La leggenda della biddrina a Butera

Leggenda o realtà? Butera da secoli ospiterebbe un’enorme, spaventoso e pericolosissimo serpente: la “biddrina”. Molti gli avvistamenti, ma nessun reperto per una creatura a metà fra leggenda e criptozoologia.

Di misterioso la biddrina ha già il nome. Etimo incerto, secondo alcuni deriverebbe da un termine arabo atto ad indicare un grosso serpente acquatico. Per altri, deriverebbe da “belluino”, ad indicarne l’indole. Infine, biddrina sarebbe un termine che indicherebbe l’habitat del rettile, per l’appunto Butera. Altro nome della biddrina è “culofia”, di origine altrettanto incerta.

Dove vive la biddrina

Serpente acquatico o di zone umide, la biddrina è stata sempre avvistata in vicinanza di corsi d’acqua dolce, prevalentemente in prossimità dei fiumi che lambiscono Butera. Una biddrina di cartapesta, detta “u sirpintazzu”, simile ai dragoni cinesi, appare anche durante le celebrazioni della Festa di San Rocco: leggenda vuole che un’antica biddrina sarebbe stata catturata ed uccisa da coraggiosi contadini buteresi, che la adescarono con un’oca il 15 agosto, giorno dell’Assunta e vigilia della Festa di San Rocco.

Com’è fatta la biddrina

Enorme serpente, di colore verde/blu, dagli occhi rossi e dalla corazza inscalfibile, la biddrina supererebbe in dimensioni ogni serpente oggi conosciuto. Dalle enormi fauci, sarebbe in grado di inghiottire interi capretti, agnelli, così come altro bestiame e finanche bambini. I danni alle produzioni ed i pericoli anche per le persone motiverebbero le uccisioni di cui si narra: infatti quella della biddrina sarebbe una popolazione, una colonia di rettili presenti a Butera e nel centro Sicilia, non un solo esemplare sul modello del leggendario “mostro di Loch Ness” in Scozia.

Cosa fa la biddrina

Animale spaventoso, la biddrina sarebbe responsabile di sparizione di capi di bestiame, danni alle colture, come anche di bambini. Solitamente avvistata vicino ai corsi d’acqua, non mancano anche narrazioni che la vedono in azione nelle grotte: ciò allargherebbe l’areale di azione del rettile aumentandone conseguentemente la pericolosità.

Secondo alcuni, la biddrina sarebbe il risultato della trasformazione improvvisa di una biscia, rimasta nascosta per sette anni. Ciò spiegherebbe la relativa rarità degli avvistamenti.

Avvistamenti

Rari, ma non rarissimi, gli avvistamenti della biddrina si concludono solitamente con la fuga di chi se la trova sul proprio cammino. Relativamente ad avvistamenti avvenuti negli anni ‘50 e ‘60 si parla di uccisione di alcuni esemplari, ma di cui rimane solo la narrazione. Ad oggi non si posseggono resti, foto o filmati della biddrina, che quindi rimane tra le più affascinanti e tenebrose leggende di questo universo che è la Sicilia.

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