Il ritratto dell’imperatore Augusto a Centuripe

Che in Sicilia ci siano tracce di storia romana imperiale è cosa nota, poiché ci sono alcune cittadine che presentano edifici e monumenti rimasti che dimostrano come l'isola fosse diventata una provincia romana già nel 241 a.c.

Per l’esattezza, alcune cittadine facevano parte dei progetti di espansione dell’impero e dovevano essere naturalmente ben collegate fra loro, per esempio è questo il caso dei dei collegamenti tra l’area ionica dell’isola – le città di Catania e Siracusa – e le montagne dell’area interna della Sicilia, in pratica la zona di Enna e provincia, dove si trovano importantissime testimonianze della presenza romana – le cittadine di Piazza Armerina e Centuripe, quest’ultima ha appunto recentissimamente festeggiato il momento del ritorno del Ritratto dell’imperatore Augusto in sede, almeno provvisoriamente.

La storia del Ritratto dell’imperatore Augusto a Centuripe


Già nel 70 a.c. Cicerone aveva definito la città di Centuripe come una delle più fiorenti di Sicilia, ed era il 30 aprile 1938 quando qui, nel corso di alcuni scavi pubblici per la costruzione di una strada, uno degli operai fece questo ritrovamento sorprendente, il ritratto scultoreo della testa di Augusto, il primo imperatore romano, e, coincidenza altrettanto eccezionale, il rinvenimento avvenne durante il periodo del ‘bimillenario augusteo’, cioè l’anniversario dei 2000 anni dall’impero di Augusto. Il ritratto è stato realizzato sullo stesso modello della statua di Augusto che è custodita nei Musei Vaticani, quella che era stata ritrovata nella villa delle moglie Livia, a Prima Porta.


Ora, le vicissitudini legate al ritrovamento a Centuripe sono varie, infatti il Ritratto dell’imperatore Augusto, inizialmente, era stato trasferito (a malincuore per la popolazione centuripina che vi si era fortemente legata) al Museo Paolo Orsi di Siracusa, visto che comunque, lo stesso Augusto, duemila anni prima, aveva elogiato all’unisono le città di Centuripe, Siracusa e Catania per l’aiuto ricevuto durante le sue campagne.


È stato solo di recente, appunto nell’estate 2021 che, grazie al gentile dialogo diplomatico fra le istituzioni culturali della città etnea e di quella aretusea, si è deciso di trasferire sotto forma di ‘prestito’ il ritratto imperiale, insieme ad altri importanti ritrovamenti ‘centuripini’, dal Museo Paolo Orsi di Siracusa, al Museo Archeologico Regionale di Centuripe, per un periodo di cinque anni.


L’evento è stato celebrato come un momento di illustre identità storica ritrovata per il territorio centuripino, ma gli stessi parchi archeologici di Catania e Siracusa hanno salutato con piacere al fine di promuovere la nascita di un museo diffuso su tutto il territorio siciliano ed ampliare l’offerta culturale.
Il giorno 3 luglio 2021 è stato il giorno di apertura dell’Antiquaria centuripina nel chiostro dell’ex convento agostiniano insieme alla mostra Segni.

L’eredità di Roma imperiale per Centuripe


E così, dopo 83 anni di permanenza a Siracusa, con il ritorno nella cittadina del suo ritrovamento, il Ritratto dell’Imperatore Augusto insieme ad altri due importanti ritratti, quelli di Germanico e Druso minore, vasi e altre importanti opere in terracotta, vanno quasi a incorniciare un quadro di storia romana in quel di Centuripe dove si trovano altre celebri eredità architettoniche, come il Tempio degli Augustali, risalente al I-II d.c., il quale è un edificio a pianta rettangolare affacciato su una via colonnata, e poi anche due tombe monumentali a torre, di cui una è note come la ‘Dogana’, di essa si vede solo il lato superiore, mentre l’altra è il Mausoleo Romano, detto il ‘Castello di Corradino’.


E non finisce qui, poiché in contrada Bagni, attraverso una strada pavimentata in pietra si arriva davanti ai resti delle Terme Romane, ovvero una parete di mattoni con cinque nicchie, era una vasca per raccogliere l’acqua, sempre qui vi si trovano anche parti dell’acquedotto.

Insomma, a Centuripe ci sono molte testimonianze di epoca romana, il Ritratto dell’imperatore Augusto è come una ciliegina sulla torta di un territorio già abbastanza ricco di testimonianze dell’antica Roma e pertanto lo stesso è ideale per una visita culturale qui e magari anche con il pretesto di spostarsi verso altre destinazioni vicine di Sicilia

© Romyquark, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

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