Gioiosa Marea: storia, cosa vedere e come raggiungere la perla del Tirreno

Gioiosa Marea è un pittoresco comune che fa parte del circuito Bella Sicilia.

Viene apprezzato dai visitatori per la vista mozzafiato e per tantissime altre bellezze che ne caratterizzano il territorio.

Gioiosa Marea in provincia di Messina

Nella provincia di Messina in particolare lungo la costa tirrenica spicca la località di Gioiosa Marea che si fa apprezzare per i suoi panorami mozzafiato e per la bellissima spiaggia di cui dispone. Una sua peculiarità è quella di essere composta da circa 30 frazioni di diversa grandezza e di offrire ai visitatori tante proposte esclusive come il famoso carnevale.

Questa cittadina è un concentrato di tante attività e interessi che riguardano l’aspetto culturale storico, ma anche paesaggistico ed enogastronomico. Tutto questo fa di Gioiosa Marea una meta particolarmente gettonata tra i visitatori che scelgono la provincia di Messina per un soggiorno. La prima frazione da visitare è quella di Gioiosa Guardia che si trova nella parte più alta, quasi a sovrastare tutto il territorio. Si tratta di un’area archeologica a cielo aperto nella quale poter apprezzare tanti resti che fanno riferimento a epoche passate.

La storia di Gioiosa Marea

Le origini di Gioiosa Marea sono molto antiche, in particolare i primi insediamenti sono risalenti al sesto e quinto secolo avanti Cristo con i greci che abitavano quest’area. A conferma di questa versione storica, ci sono i ruderi che sono ancora oggi visibili e che raccontano di quanto avvenuto. Soprattutto la zona più alta ossia quella di Gioiosa Guardia, è stata oggetto di contenziosi tra vari popoli in ragione del suo ruolo strategico che permetteva di sovrastare e controllare gran parte della costa tirrenica settentrionale della Sicilia. Purtroppo questo antico borgo è stato completamente abbandonato dalla popolazione dopo il terribile terremoto del 1783.

La fine di Gioiosa Guardia ha coinciso con la nascita e lo sviluppo di Gioiosa Marea che invece si affaccia direttamente sul mare. La conferma del passaggio di consegne tra i due centri abitati, c’è dai materiali e vari detriti presenti a Gioiosa Guardia. Questo fatto del tutto casuale ha permesso di avviare lo sviluppo di un centro che oggi rappresenta una delle principali attrazioni balneari di tutta la costa settentrionale della Sicilia.

Cosa vedere a Gioiosa Marea

Sul territorio di Gioiosa Marea ci sono diversi spunti per gli appassionati di storia della chiesa, in generale di arte. Innanzitutto si può dare un’occhiata alla chiesa madre che è stata dedicata a San Nicola di Bari oppure alla chiesa della Madonna delle Grazie all’interno della quale ci sono delle importanti opere e affreschi risalenti al Settecento e che un tempo appartenevano a importanti ecclesiastici del territorio. In aggiunta è stato edificato un apposito museo nel quale ci sono tante opere d’arte sacra che possono essere ammirate e apprezzate a conferma di come quel sentimento spirituale fosse importante nella comunità. Non mancano le proposte per gli amanti della natura con la possibilità di visitare la meravigliosa Grotta del Tono oppure di apprezzare un territorio nel quale ci sono grotte come quella del Tono ricche di stalattiti e stalagmiti.

Il borgo di San Giorgio e Capo Skino

Gioiosa Marea è suddivisa in una trentina di frazioni, tra cui quella più caratteristica è indubbiamente il Borgo di San Giorgio. Si tratta di un villaggio dove vivono esclusivamente pescatori che portano avanti questa tradizione quotidianamente. In questo piccolo borgo marinaro ci sono bellissime spiagge che sono equiparabili anche a quella di Capo Skino. Si tratta di proposte da prendere in considerazione per un soggiorno alla scoperta della parte settentrionale della Sicilia.

Come arrivare a Gioiosa Marea

In auto, partendo dalla città di Messina è possibile raggiungere il Borgo di Gioiosa Marea coprendo un percorso di 70 km lungo l’autostrada A20 prima e successivamente l’E90. Da Palermo, invece, la distanza è di 150 km con l’esigenza di percorrere l’A20 in direzione opposta ossia verso Messina.

© Immagine di Gomera-b, Public domain, via Wikimedia Commons

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