Ficarra, cosa sapere sul celebre comune del Gattopardo

La cittadina siciliana di Ficarra non passa inosservata. Tale comune è conosciuto perché utilizzato come sfondo perfetto per Il Gattopardo, storico libro scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Ecco cosa bisogna sapere su un comune ricco di fascino e tratti caratteristici, per una bellezza senza tempo né limiti.

L’importanza di Ficarra per il Gattopardo

Come già accennato in precedenza, la località di Ficarra è strettamente collegata al Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. La cittadina in provincia di Messina ha dato ispirazione al noto scrittore, che durante la seconda guerra mondiale lasciò Palermo proprio per nascondersi da queste parti. Tutto ciò per raggiungere i propri cugini, che invece si erano rifugiati a Capo d’Orlando. Bastarono pochi mesi di soggiorno all’interno del paesino per dare massima ispirazione a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che creò alcuni dei suoi personaggi principali proprio grazie a un’esperienza fugace ma indelebile. Dall’amministratore don Onofrio Rotolo al barone Malvica, passando per l’organista Don Ciccio Tumeo, dalla penna del Tomasi uscirono figure altamente caratteristiche.

Le bellezze da non perdere di Ficarra

La cittadina di Ficarra mette a disposizione un patrimonio culturale davvero inestimabile. Basta spostarsi di poco dalla piazza per recarsi presso palazzo Milio e ammirare la Chiesa Madre locale, denominata Santuario dell’Annunziata. Quindi, si sale sulla vecchia fortezza carceraria per affacciarsi sulla vallata, dando poi un’occhiata all’abitazione di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Da non perdere neanche lo storico convento dei cento archi, con una villa che conduce verso le isole Eolie. Ciascun palazzo racchiude una storia tutta da scoprire ed è concepito in una pietra antica, così come bisogna dare un’occhiata alla Chiesa del Carmelo.

La natura incontaminata di Ficarra

La cittadina di Ficarra piace al pubblico anche grazie a un patrimonio naturalistico di notevole importanza. Fin dall’antichità, da queste parti si coltivavano soprattutto ulivi, con l’olio apprezzato in tutta la Sicilia grazie a un gusto inebriante. I frutti caduti potevano essere raccolti dai cittadini grazie all’autorizzazione dei nobili, ma solo prima dell’arrivo dell’autunno. Il centro abitato è costellato da ulivi esistenti da diversi secoli e può essere raggiunto tramite un percorso dal notevole impatto naturalistico. A ciascuna bellezza naturale viene associato un personaggio inerente al mondo del Gattopardo, compresi gli ulivi intitolati a Tomasi di Lampedusa e ad Agata Giovanna Piccolo.

Una tradizione culinaria senza tempo

Ficarra mette a disposizione di cittadini e turisti una tradizione culinaria ricca di sorprese. La vicinanza a Capo d’Orlando contribuisce a rendere la località ancora più interessante sotto questo aspetto. Oltre all’olio, anche le nocciole e i funghi catturano l’attenzione della gente.

Le olive di Minuta danno forma a un olio extravergine delizioso e perfetto per la dieta mediterranea. Le nocciole di fine estate consentono di realizzare diversi piatti tipici con risultati soddisfacenti. I funghi sono a loro volta molto diffusi, che siano ovuli o porcini, e immancabili nella maggior parte dei ristoranti locali.

Ficarra, dove il Gattopardo ha mosso i primi passi

Nel complesso, la località messinese di Ficarra ha molto da offrire a chiunque abbia intenzione di viverla, anche per pochi giorni.

Sono numerosi i tratti salienti di una cittadina che non passa inosservata.

Non resta altro da fare che scoprire un mondo ricco di sorprese, al fine di conoscere le origini e la storia del Gattopardo.

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