Vicari e la sua singolare Cuba Araba

Quando si parla di Cuba araba, detta anche la Cuba di Ciprigna, occorre fare riferimento al paesino di Vicari.

Ci troviamo nella Val di Mazzara vicino a Palermo dove questo centro ha avuto anche rilevante importanza nel corso delle dominazioni succedutesi nel corso dei secoli. Vicari deve la sua denominazione sicuramente ai greci e ai latini.

Ed è infatti dal greco che proviene il termine Bicara mentre dal latino quello di Biccaris dai quali è tratto Vicari che già nell’VIII secolo a.C. risultava essere abitata da una popolazione autoctona che si era sistemata proprio sulla rupe per sfruttare le sue pendici per la necropoli.
Visitare Vicari significa immergersi in una quasi sconosciuta perla della Sicilia che è al di fuori delle cosiddette attrattive turistiche pur avendone tutti i titoli.

Il passato costituito da millenni di dominazioni sono molto stimolanti da esplorare e scoprire e si evincono nell’architettura cittadina.
Proprio ai confini del centro storico, all’interno di un quartiere alquanto recente conosciuto come Ciprigna, si erge la Cuba Araba di Vicari.

Cos’è e com’è fatta la Cuba Araba o Cuba Ciprigna

Si tratta di una costruzione, non alta più di due metri, fatta in pietra che è la migliore testimonianza dell’insediamento dei popoli arabi in Sicilia. In origine la Cuba di Ciprigna si innalzava in piena campagna ma lo sviluppo urbanistico che si è manifestato negli ultimi decenni praticamente l’hanno inglobata tra moderni edifici sorti tutto intorno evidenziandola ancor di più per via di uno stile molto lontano da quello delle altre costruzioni.

Infatti la costruzione è in tradizionale stile arabo con una culla che sovrasta il manufatto che poggia su quattro identici archi di forma ogivale. Non è certo l’uso che veniva fatto della Cuba Araba anche se l’ipotesi più accreditata è quella che in realtà fosse una cisterna – gebba in gergo locale – facente parte dell’allora rete idrica appartenente all’acquedotto realizzato proprio dagli arabi che furono i primi a dotare Palermo di pozzi per l’approvvigionamento idrico creando un sistema di cunicoli – i ganat – oggi chiamati come canuti.
I quattro archi sono corrispondenti ai quattro punti cardinali e questo fa supporre che la posizione della Cuba Araba non fu fatta a caso ma che nasconde un ben preciso significato.

C’è da segnalare il fatto che all’interno dell’isola ci sono diversi esemplari architettonici che seguono lo stile della Cuba Araba come la Chiesa di San Cataldo di Palermo e la Cubula sempre a Palermo, costruite sicuramente nello stesso periodo nel quale fu edificata la Cuba Araba tra la fine dell’anno Mille e gli inizi del XII secolo.

Per molti studiosi, oltre che per gli abitanti di Vicari, la Cuba Araba rappresenta un pezzo di storia ancora da esplorare dal momento che la cultura araba ha condizionato per secoli la vita dei siciliani.

Al momento e fin quando non saranno compiute specifiche ricerche sul tema, la costruzione è l’emblema di Vicari che nonostante la sua veneranda età, racchiude ancora dei misteri affascinanti tutti da scrivere.
Una splendida occasione per entrare all’interno di una di quelle pagine di storia ancora non scritte ma che destano tanta curiosità anche al visitatore di passaggio.

© Immagine di Mαρκος, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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