Ustica: alla scoperta della leggendaria isola della maga Circe

Quando si pensa alle isole che circondano la Sicilia, la mente corre subito a Lampedusa, Stromboli, Panarea e Pantelleria.

Poi c’è Ustica, l’isolotto spesso associato solamente all’incidente aereo del 1980, ma che in realtà rappresenta un prezioso gioiello naturalistico che regala, a chi decide di visitarla, una vacanza all’insegna del relax e della natura, che qui regna pressoché sovrana. Non sorprende che questa piccola terra del Mar Tirreno sia legata alle vicende di Ulisse, narrate da Omero nella sua opera Odissea.

L’Isola di Ustica: un gioiello dal passato leggendario

La leggenda narra che l’isola di Ustica non sia altro che il luogo dove, secondo l’Odissea scritta da Omero, Ulisse incontrò la maga Circe, la quale, per trattenere nella sua dimora l’eroe, tramutò in maiali i suoi compagni di navigazione.
L’affascinante leggenda ben si sposa con la bellezza di Ustica, circondata quasi totalmente da un'”Area Marina Protetta”: basta immergersi per ammirare praterie di posidonia oceanica e una vivacissima fauna marina, composta da dentici, tonni, aragoste, cernie brune e polpi. A Ustica c’è anche un Museo Archeologico Subacqueo e per visitarlo bisogna recarsi tra Punta Cavazzi e Punta Spalombatore.
Tra gli altri luoghi consigliati per ammirare i bellissimi fondali di Ustica ci sono la Secca della Colombara, le cui acque sono talmente cristalline e limpide da rivelare la vita marina tipica del luogo, la caletta Anfiteatro a forma di mezzaluna e Caletta dello Spalmatore, circondata peraltro da molti sentieri dove è possibile fare trekking immersi nella natura.

Le grotte e le spiagge più belle di Ustica

In barca poi è d’obbligo un’escursione alla Grotta Azzurra, oltre la cui grande apertura si cela un ambiente straordinario che, grazie ai riflessi del sole sulle acque turchesi, regala atmosfere davvero magiche.
La Grotta Azzurra, al cui interno c’è una sorta di piramide formata da stalagmiti, è collegata alla Grotta di San Francesco Vecchio. Tra le altre cavità carsiche da visitare c’è poi la Grotta della Pastizza, situata proprio davanti al faraglione omonimo.
L’isola ospita anche una Riserva Naturale, di cui fa parte la Guardia dei Turchi: si tratta della panoramica vetta di un vulcano alto 244 m., circondata da macchia mediterranea, piante di legumi, viti e gli immancabili fichi d’India.
Tra le spiagge più belle dell’isola, meritano in particolare una visita Cala Sidotti, composta da sabbia nera e ciottoli e Cala Santa Maria, sita a due passi dal grazioso Villaggio dei Pescatori.

Cosa vedere a Ustica: dall’omonimo borgo al sito archeologico

Nell’estremo sud-ovest dell’isola si può visitare il Faro di Punta Cavazzi: la costruzione si trova in un tratto di costa particolarmente roccioso e frastagliato, dominando la sottostante piscina naturale delimitata da bassi scogli e comunicante con il mare da un cunicolo ipogeo.
Vicino invece a Cala Santa Maria si trova Torre di S.Maria, una torretta di avvistamento facente parte dell’antico sistema difensivo realizzato in passato nell’intera Sicilia. Risale al 1759 ed è stato Carlo III di Borbone a volerne la costruzione, affidandone il progetto al Pigonati, colui che realizzò anche la Torre dello Spalmatore nei pressi dell’omonima spiaggetta.
Anche Ustica ha il suo sito archeologico e si tratta di Rocca della Falconiera, antico agglomerato urbano di origine romana, fortificato poi in epoca borbonica: questa torre è stata costruita sui bordi di un cratere vulcanico, a un’altezza di 157 m., regalando ai visitatori un panorama mozzafiato sul mare di Ustica.

Alla scoperta del borgo di Ustica

Merita una visita poi la cittadina di Ustica, affacciata sulla bellissima Cala di Santa Maria, ai piedi di un piccolo promontorio. Piazza Umberto I è il cuore pulsante della città e vi si affacciano la Chiesa di San Ferdinando risalente al ‘700 e la casa dove abitò Antonio Gramsci. Il politico, noto per aver fondato il Partito Comunista, sostò a Ustica durante il suo esilio e nelle sue lettere non lesina complimenti all’isola, di cui descrive i paesaggi ameni, le visioni marine e i magnifici tramonti.
Passeggiando per le vie di Ustica, all’ombra del Castello Saraceno che la domina dall’alto, si possono scorgere molti murales colorati, raffiguranti nature morte, paesaggi, scene storiche e bellissimi trompe-l’œil. Le raffigurazioni più antiche di questa street-art sono state realizzate da Salvatore Fiume. Se volete conoscere il volto più incontaminato e autentico della Sicilia, raggiungete l’isola di Ustica, una terra dove storia e mito si fondono regalando atmosfere ineguagliabili.

© Immagine di I viaggi della Van, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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