Un giorno sull’Isola di Capo Passero

Nel Mar Ionio, a poche miglia dalla costa Sud orientale della Sicilia, 1300 metri per 500 metri di terre emerse formano l’Isola di Capo Passero.

Con una superficie di 0,37 km quadrati e un’altitudine di appena 21 metri s.l.m. l’Isola di Capo Passero, conosciuta anche come “la casa d’u scupazzo“, è un piccolo, ma ricchissimo, mondo a sé: paesaggio e storia di quest’isola incantano e attraggono moltissimi visitatori, nonostante alcune attrazioni, come il Forte Spagnolo, non siano ufficialmente aperte al pubblico. Ecco allora tutti i segreti di quest’isola nell’isola.

La penisola di Capo Passero

Per raccontare la storia dell’Isola, dobbiamo partire proprio dall’inizio: in origine infatti, e fino alla metà del XVIII secolo, questa non era affatto una vera e propria isola, bensì una penisola, collegata alla Sicilia da una sottilissima striscia di sabbia. Oggi di quel collegamento non resta che un basso fondale dominato dalle correnti, una via battuta solo dalle piccole imbarcazioni che d’estate accompagnano i turisti da Porto Palo allo Scalo Mandria, l’approdo sul solitario isolotto.

Se la bellezza del mare è subito manifesta, ben presto si notano anche gli altri dettagli che fanno del paesaggio una delle principali ragioni per visitare l’isola: le dune sulla spiaggia, il basalto che emerge dalle rocce calcaree, le grotte e le falesie che appaiono in superficie e poi, i fondali bassi dalle acque tiepide e trasparenti, ricchi di tesori da scoprire facendo snorkeling, come la barriera corallina. Questa natura un tempo dominata dall’uomo, ha ora ripreso il sopravvento e trova il suo simbolo nella palma nana, il cosiddetto “scupazzo” che soprattutto nella prima metà del secolo scorso, cresceva rigoglioso sull’isola accanto al giglio e alla rughetta marina, dando vita alla macchia mediterranea.

La storia dell’Isola di Capo Passero

Oggi chi arriva sull’isolotto di Capo Passero, lo fa anche per ammirare le testimonianze del passato, che si trovano presso il Forte Spagnolo, a meno di mezz’ora di cammino dallo Scalo.

Il Forte Spagnolo fu costruito nel XVII secolo sul punto più alto dell’isolotto per volere del viceré di Sicilia, che trasformò così Capo Passero nella prima roccaforte a difesa dell’isola dalle scorribande dei pirati e dagli attacchi dei Saraceni. Il Forte ha svolto la sua funzione difensiva fino all’Ottocento, ma già da un secolo prima veniva impiegato anche come carcere militare. Con la nascita del Regno d’Italia, il Forte cessava la sua attività difensiva, mentre alla Marina Militare Italiana veniva affidata la gestione del Faro costruito presso il Forte nel 1871. Nei primi anni Duemila, il Forte Spagnolo è stato restaurato, ma, purtroppo, oggi non è ancora stato riaperto ufficialmente ai visitatori.

Cos’altro vedere sull’Isola di Capo Passero

Oltre alla ricchezza del mondo sottomarino (popolato anche da aragoste, spigole e saraghi) l’Isola di Capo Passero offre anche altre attrazioni ai visitatori: le bellezze della costa, la piazza panoramica, i magazzini della tonnara dove ancora si possono vedere gli sceri (le vecchie imbarcazioni da pesca usate nella mattanza dei tonni) e il cimitero delle ancore. Questo sito in particolare, testimonia di un’epoca in cui la pesca dei tonni era una delle principali attività di tutta la Sicilia e le reti venivano gettate sui fondali con le pesanti ancore.

Non lontano dal Forte Spagnolo, è possibile vedere una delle ultime tracce umane lasciate sull’isola nel secolo scorso, ovvero la statua di Maria di Nazaret, realizzata dallo scultore Mario Ferretti.

Una giornata di vacanza a Capo Passero

Approfittando del servizio-trasporto gestito dai barcaioli, è possibile trascorrere una magnifica giornata d’estate sull’isolotto di Capo Passero, prendendo il sole sulla spiaggia, per poi fare il bagno nelle tranquille e calde acque del Mar Ionio; chi ama le esplorazioni, potrà fare snorkeling o dedicarsi alla scoperta del Forte, facendo il giro dell’isolotto, prima di tornare a Porto Palo, ripercorrendo in barca i pochi metri che separano l’isolotto dall’isola. Qui, nel borgo marinaro più a Sud della Sicilia, è possibile rilassarsi, scoprire un altro tratto di storia locale e godersi i migliori piatti della tradizione siciliana.

Come arrivare sull’Isola di Capo Passero

Per raggiungere l’Isola di Capo Passero (dove sarà possibile spostarsi a piedi) è necessario imbarcarsi per lo Scalo Mandrio da Porto Palo. Il tragitto, poche decine di metri, dura qualche minuto di viaggio in acque tranquille.

Per arrivare a Porto Palo, nel Libero Consorzio Comunale di Siracusa, si viaggia in macchina fino a Noto, che dista circa 20 km dal borgo; in alternativa, è possibile raggiungere la meta anche in treno, scendendo alla Stazione di Ragusa (44 km) e proseguendo il viaggio in bus o navetta.

© Immagine di Salvo Cannizzaro, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

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