Storia e cultura di Santa Margherita di Belice

Santa Margherita di Belice in provincia di Agrigento è un piccolo comune di circa 6 mila abitanti che tuttavia sa conquistare viaggiatori e appassionati di cultura per la sua straordinaria storia e per le tante proposte turistiche di cui dispone.

Le origini e la storia di Santa Margherita di Belice

Santa Margherita di Belice è una comunità che si trova nella provincia di Agrigento in un territorio che si sviluppa ad un’altitudine di circa 400 metri sul livello del mare. I riferimenti storici relativi ai primi insediamenti rimandano all’epica preistorica con la presenza dei sicani originariamente e poi, in seguito, dei greci e dei romani.

Tuttavia non si è mai formata una vera e propria comunità tant’è che occorrerà attendere fino all’anno 1572. In particolare, secondo quanto emerso da documenti storici, la fondazione di Santa Margherita di Belice è dovuta al Barone Antonio Corbera nel giorno del 2 giugno grazie ad una concessione da parte del re di Spagna Filippo II. La concessione di fatto permetteva al Barone di far costruire delle case per popolare questo territorio che fino a quel momento non era stato sfruttato come invece si poteva.

Il re nella sua concessione permise al Barone anche di prevedere la realizzazione di mura e di torri per poter proteggere la popolazione stessa. Per quanto riguarda invece le origini del nome, nel 1610 con un’altra concessione il Barone venne autorizzato nel dare il nome di Santa Margarita.

L’arrivo dei principi Filangieri

Dopo la fine della casata dei Baroni Corbera a Santa Margherita di Belice arrivarono i principi Filangieri che erano antenati dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa e che ebbero il grande merito di rilanciare l’economia e permettere una veloce crescita economica e numerica. Tra l’altro, tra i principi Filangieri che abitavano in questo territorio si avvicendarono addirittura tre Vicerè di Sicilia ossia Nicolò I, Alessandro I e Alessandro II.

Questo ha permesso alla comunità di avere una certa rilevanza dal punto di vista politico. Non a caso nel corso del 1812 nel principale Palazzo di Santa Margherita ci fu una grande festa perché il Re Ferdinando I insieme alla regina Maria Carolina d’Austria e al principe Leopoldo di Borbone, vennero ospitati lungamente.

Tutti questi eventi e le varie vicende di corte diedero spunto al famoso scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa per lo sviluppo del suo più celebre romanzo intitolato Il Gattopardo che venne ambientato in una sua antica residenza di campagna a Santa Margherita. Il romanzo peraltro è stato utilizzato dal regista italiano Luchino Visconti per realizzare uno dei film più conosciuti e amati al mondo che peraltro ha conseguito un importante riconoscimento come la Palma d’oro al Festival di Cannes ed è stato inserito nella lista delle più importanti pellicole italiane e del mondo.

Cosa vedere a Santa Margherita di Belice

Sul territorio del piccolo comune ci sono diverse attrazioni da prendere in considerazione per un viaggio alla scoperta delle bellezze della provincia di Agrigento. In particolare, è da apprezzare il Palazzo Filangieri di Cutò conosciuto soprattutto con il nome di Palazzo Gattopardo.

Purtroppo questa struttura è stata completamente distrutta durante un terribile terremoto e oggi si presenta parzialmente ricostruita ed è sede del Municipio e del museo del Gattopardo nel quale ci sono delle riproduzioni dell’originale manoscritto del romanzo di Gioacchino Lanza Tomasi. Nell’ex Chiesa Madre, dopo l’intervento di restauro, è stato organizzato il Museo della Memoria nel quale ci sono tante fotografie e documenti che permettono di ripercorrere quanto accaduto in questa zona della Sicilia durante il terribile terremoto del 15 gennaio del 1968.

Nei pressi del palazzo Filangieri c’è anche la Villa del Gattopardo con tutto il suo spazio verde e gli alberi secolari. Inoltre è possibile apprezzare tantissimi eventi culturali che vengono organizzati periodicamente come il premio letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa che è di rilevanza internazionale e che ha visto la partecipazione degli anni di straordinari scrittori come Claudio Magris, Anita Desai, Mario Vargas Llosa.

Tra le celebrazioni storiche e religiose da ricordare, c’è la festa del Santissimo Crocifisso e la Fiera di settembre che si svolge il 3, 4 e il 5 settembre e che coinvolge tutto quello che riguarda il patrimonio zootecnico di questo territorio. Si tratta dell’evento più importante che c’è nella zona di Santa Margherita di Belice.

Come arrivare a Santa Margherita di Belice

Per arrivare a Santa Margherita di Belice venendo da Agrigento, è necessario coprire un percorso di 86 km per la durata di 80 minuti di viaggio attraversando soprattutto la strada statale SS115. Da Caltanissetta i chilometri sono invece 138 per circa 2 ore di viaggio attraverso la strada statale SS640 e successivamente la SS115.

© Immagine di HaguardDuNord, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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