Storia di Pettineo: da Pectineum al Borgo Medievale

La città di Pettineo ha attraversato una lunga storia prima di diventare la suggestiva località che è oggi, meta di numerosi turisti durante l’anno che ne fanno meta per le proprie vacanze in Sicilia.

Originariamente, più precisamente durante il Duecento, questa località godeva ancora del toponimo latino di Pectineum. A quel tempo era ancora un piccolissimo casale, che il sovrano concesse al camerario del Regno di Sicilia Manfredi Maletta, anche se solo per pochi anni, prima di ritornare al demanio.

Nel 1300 Pettineo fu uno dei feudi che venne concesso come premio dal Re Federico III di Aragona a tutti coloro che gli furono fedeli durante la Guerra del Vespro. Quindi, Pettineo venne affidato ad Alanfranco di San Basilio, che spiccò per le sue grandi doti nelle battaglie navali.

Pettineo e la Contea Geraci

Il 1332 è un’altra data storica per Pettineo, in quanto segna il passaggio del suo controllo alla Contea Geraci.

In particolare, Alanfranco di San Sibilio cedette Pettineo come permuta a Francesco Ventimiglia, che vantava il titolo di Conte di Geraci. Questo passaggio fu molto importante per la storia di Pettineo, perché segnò l’inizio di una lunga successione che fece guadagnare al borghetto medievale un mix culturale che vanta ancora oggi.

Infatti, dopo la famiglia Ventimiglia, la cittadina di Pettineo passò sotto il controllo di altre importanti famiglie dell’epoca, tra le quali ti citiamo gli Alagona, i Cardona, i Lanza e i Valguarnera.

Il Castello Migaido a Pettineo

Uno degli episodi storici più importanti della storia di Pettineo fu la costruzione del Castello Migaido, realizzato durante il Quattrocento.

Questa fortezza è uno dei pochissimi esempi in Sicilia di architettura feudale rimasta praticamente intatta, riuscendo a resistere al passare dei secoli nel migliore dei modi.

Visitare il Castello Migaido, infatti, sarà come ritornare indietro nel tempo, negli anni del Medioevo siciliano, probabilmente i più affascinanti della storia siciliana, da cui derivano le principali tradizioni e ricorrenze che si vivono ancora oggi in tutta l’isola.

Del Castello Migaido potrai notare la massiccia cinta muraria che lo circonda, oltre alla grande torre alta ben 13 metri. Si è ben conservata anche la Chiesa di Sant’Antonino posta al suo interno, tanto che potrai notarne ancora tutti gli affreschi delle sue pareti in ottimo stato.

La fortificazione vanta delle mura spesse più di 3 metri, facendola risultare tra le più robuste del Medioevo.

Pettineo dopo il Medioevo

Quando l’epoca medievale giunse al termine, Pettineo continuò a mantenere il suo fascino da borgo per lungo tempo, tanto che alcune di queste caratteristiche sono presenti ancora oggi.

Dopo il medioevo, Pettineo continuò a ingrandirsi, a tal punto che attirò la curiosità di importanti famiglie benestanti provenienti sia da Palermo che da Messina, che notarono in questa località delle opportunità da non lasciarsi sfuggire.

Nel giro di pochi anni, Pettineo divenne anche la casa di numerosi mastri artigiani siciliani, che diedero vita alle prime botteghe di Pettineo. Falegnami, architetti, scultori e anche pittori: Pettineo era ormai diventata una vera e propria fucina d’arte, tanto che, nel corso dei decenni, diede i natali anche a numerosi artisti di grande fama, come Nicolò da Pettineo, le cui opere sono sparse in tutta la Sicilia.

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