Storia, cultura e tradizioni di Campofiorito

La memoria a Campofiorito è lunga e le storia che scoprirete in paese inizia intorno all’VIII secolo a.C.

Campofiorito ha visto passare greci e romani, musulmani e cattolici, guerrieri e contadini: tutti hanno lasciato le loro tracce, non solo in centro, ma anche nei dintorni, tra castelli e chiese, torri e necropoli e così, per le vie di Campofiorito, si tramandano gli echi di grandi battaglie e giornate tranquille trascorse tra i fertili campi.

Tutte le misure di Campofiorito

In origine, intorno al paese c’era una grande area di circa 18 ettari chiamata “grammaritaru“, una zona che in passato si estendeva dall’ex feudo di Conteraineri fino a Castellaccio.

I paesi che facevano parte del grammaritaru erano quelli di Tricola, Entella, Jato e Corleone. Per accedere a questo grande “campo” nell’antichità si passava dalla strada ai piedi del Monte Castellaccio, oggi ancora visibile. Da qui si iniziano a vedere le due terrazze-fortificazioni di Castellaccio, poi il torrente Batticano, Piano delle Giumente e infine la grande vallata tra i Monti Tiracalenta e Trione che superano i mille metri.

Proseguendo, si incontra la Via dei Mulini, che collega le due zone di Pirrera Alta e Pirrera Bassa, superando le quali si arriva al Castello di Scorciavacca. Infine, troverete gli antichissimi siti archeologici della Montagna di San Giovanni e di Cozzo Tarucco.

La storia di Campofiorito

Qui nel grammaritaru, inizia la storia di Campofiorito, con l’arrivo dei greci nell’VIII secolo a.C. testimoniato dalla necropoli che fu ritrovata solo nel XX secolo; in seguito, durante la dominazione dei romani, il centro divenne importante e noto col nome di Villanovam, probabilmente abitato dagli schiavi. Quando però vi giunsero gli arabi, Villanovam aveva perso gran parte della sua importanza, divenendo un piccolo centro bizantino. Nel corso del Medioevo, il centro fu colonizzato dai cristiani, che cacciarono i musulmani, accendendo così la miccia di una lotta durata ben tre anni e terminata con la cacciata dei musulmani nel 1246.

Esplorando i dintorni del paese, è possibile ritrovare anche l’antica fattoria romana, ruderi di castelli e antichi magazzini. Altri reperti, come porcellane e oggetti di uso quotidiano, sono stati ritrovati durante gli scavi del 1951 e sono conservati presso i diversi musei locali.

La storia più recente di Campofiorito si legge invece nei monumenti del centro storico, dall’Orologio della Torre datato 1839 all’edificio della scuola media, costruito nel 1958.

Cultura e tradizioni del borgo di Campofiorito

La cultura predominante a Campofiorito è quella cattolica, che si sviluppa nelle Chiese del borgo a partire dalla costruzione del primo edificio sacro nel 1246. Del 1760 è invece la Chiesa di Santo Stefano Protomartire, una delle più importanti di Campofiorito, dove è possibile ammirare grandi testimonianze di arte sacra, dall’Altare dell’Addolorata all’Altare di Santo Stefano.

Un altro aspetto della cultura locale, è la vivace attività commerciale che ruota intorno a fiere e mercati sin dal XIX secolo: la Fiera del Bestiame è un’istituzione locale, nata per agevolare i commerci degli allevatori che costituivano la principale ricchezza del borgo. Intorno alla metà dell’Ottocento, la fiera fu accorpata alle celebrazioni religiose in onore della Madonna del Rosario, divenendo una vera e propria festa di paese, con tanto di luminarie, processioni e fuochi d’artificio.

Campofiorito festeggia il suo Santo Patrono, Santo Stefano, il 26 Dicembre, mentre il Compatrono San Giuseppe viene festeggiato il 19 Marzo; le feste patronali seguono il calendario cristiano come in tutta Italia, ma a Campofiorito queste date diventano teatro della tradizione, tra Tavuliate e concerti, processioni e luminarie.

Cosa vedere a Campofiorito e dintorni

A Campofiorito potrete visitare la Chiesa di Santo Stefano e la Chiesa di San Giuseppe, ammirare opere come la statua di San Leoluca di Corleone e la statua di San Giuseppe del Bagnasco; nella Chiesa della Maddonnuzza, che si trova sulla strada per Corleone, troverete la statua della Pietà, mentre in direzione di Bisacquino, incontrerete la statua di Padre Pio.

In estate, il Comune di Campofiorito organizza per i suoi cittadini spettacoli musicali e teatrali, ai quali sono invitati anche tutti i turisti che si trovano in paese. Inoltre, i visitatori potranno assistere a sfilate come quelle delle auto d’epoca per le vie del centro, oppure alle gare e alle manifestazioni sportive di Campofiorito.

Tra sagre, fiere e feste, ogni stagione dell’anno a Campofiorito, vi accoglie con piacevoli attrazioni e con un invito a tavola: qui si gustano purea di fave e timballo di melanzane, caponata e pasta alla Norma, oltre a dolci deliziosi come il cannolo siciliano o la cassata.

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