Sinagra, la dolce e intrigante bellezza di un borgo dei Nebrodi

Nel messinese, incorniciato dalla rigogliosa natura dei Monti Nebrodi e della fiumara del Naso, si trova Sinagra un centro ricco di storia.

Caratteristiche vie lastricate dove si affacciano palazzi nobiliari contraddistinti ognuno dal suo stemma famigliare che dominano antichi ed importanti portali, secolari chiese e la testimonianza storica che emerge dai resti di un possente maniero, è quanto può ammirare un turista capace di apprezzare le tipicità di una remota bellezza.

Sinagra è questo ma anche molto di più, conoscendone la storia.

L’origine di Sinagra

Si ipotizza, a ragion veduta, che l’origine del primo agglomerato sul quale si è sviluppato in seguito il paese di Sinagra, sia riconducibile ai Romani tanto che il suo nome potrebbe derivare dal latino Sinus Aggerisper, con il quale si indicava un’insenatura o un luogo dove la corrente del Torrente Naso, diventava impetuosa.

Nonostante questa prima indicazione, si ritiene che furono gli ellenici a fondare Sinagra tanto che il suo nome potrebbe essere un mix tra il latino Sinus, ossia insenatura, e il greco Kryo, ossia freddo, per indicare un’insenatura che conduce verso freddi territori come quelli dei Nebrodi in inverno spesso innevati.

I primi documenti che certificano Sinagra risalgono all’epoca dei Normanni in Sicilia. Infatti alla fine dell’XI secolo Sinagra faceva parte di una lista di castelli e cittadine che il Conte Ruggero d’Altavilla regalò ai monaci di Troina. A metà del XII secolo papa Eugenio III destinava Sinagra alla diocesi di Messina e circa un secolo più tardi veniva trasferita sotto l’egida del vescovo di Patti e, infine alla famiglia dei Lancia che, per loro desiderio, fecero insediare i monaci Carmelitani proprio in quella cittadina.
Sinagra non fu esente, durante i secoli, dal subire ingenti danni provocati sia da alluvioni che da terremoti ma fu sempre ricostruita, mantenendo la sua vocazione agricola e pastorale.

Cosa vedere a Sinagra

Il turista che si reca per la prima volta a Sinagra non può non notare il contrasto esistente tra il silenzio dei boschi e l’impetuoso rumore delle acque del Torrente Naso. Si resta ammaliati dalla natura che trionfa con il verde di estesi noccioleti così come dal cristallino azzurro del fiume, e poi subito conquistati dall’alternanza del tessuto urbano che fa emergere storici edifici tra moderni palazzi.

Ciò che caratterizza Sinagra è il colore dei tanti fiori che rendono tutto più vivo tanto che la cittadina è entrata a far parte del Circuito Nazionale dei Comuni Fioriti, aggiudicandosi anche il Marchio di Qualità dell’Ambiente di vita.

Merita il titolo di essere la Perla dei Nebrodi anche per la storia che è passata lasciando un equivocabile traccia nei nobiliari palazzi e nelle strette vie lastricate che richiamano ad un tempo che fu.

Oltre a questa rarefatta atmosfera, non si possono non visitare i resti dell’antico Castello che, ancor oggi, mantiene integra la Torre dell’orologio oltre a una parte del cortile e qualche muro perimetrale. Tutto in perfetta sintonia con la Chiesa di Sant’Antonio che s’innesta perfettamente nel contesto e che offre l’opportunità di vivere il centro storico di Sinagra spesso teatro di eventi culturali.

Da non perdere, alle pendici della collinetta dove si erge il Castello, la Grotta del Beato Diego. Si tratta di una cavità naturale dove il Beato – originario del luogo – viveva dopo aver realizzato una sorta di letto per riposare e di un inginocchiatoio dove pregare.

Interessante è l’ottocentesca Chiesa Matrice dedicata in onore di San Michele Arcangelo al cui interno si trova un pregiato trittico marmoreo del Gagini che rappresenta la Madonna della Catena al centro e San Michele Arcangelo e San Giovanni Evangelista ai suoi lati.

Tra gli edifici più antichi di Sinagra c’è la Chiesa del Crocifisso, abbellita da una medioevale torre campanaria. All’interno della chiesa si trova una statua raffigurante Santa Caterina, probabilmente ad opera della scuola del Gagini, oltre ad un Crocifisso ligneo riccamente decorato.

Da ammirare, sempre nel centro, Palazzo Salleo di proprietà dell’omonima famiglia siciliana oggi location di eventi e manifestazioni culturali.

Sinagra risulta essere la destinazione perfetta per tutti quei turisti che, desiderosi di conoscere intimamente la Sicilia, implementano le tradizionali mete con una località che ha molto da offrire e dove si respira una particolare atmosfera.

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