Sclafani Bagni, cosa vedere nel borgo incantato tra terme e natura

Il borgo di Sclafani Bagni è un piccolo gioiello medievale che conta appena 600 abitanti e che nasconde un piccolo segreto che saprà stupire anche il visitatore più incredulo.

Il suo centro storico ha un sapore tutto medievale e i dintorni sono un trionfo della natura, visto che il paese si trova all’interno di una riserva naturale che è quella Orientata Bosco Favara e Bosco Granza. Ecco, allora, tutto quello che si deve sapere per visitare il borgo o per scoprire ogni sua bellezza storica e naturale.

La storia delle origini di Sclafani Bagni

Le origini di Sclafani Bagni sono molto incerte perché non vi sono documenti ufficiali, anche se la sua posizione in una zona di facile protezione e una citazione all’interno di uno scritto di Diodoro Siculo, fanno pensare che la zona fosse abitata ben prima dell’arrivo dei greci. In realtà la prima identificazione certa del borgo è datata 938 e si ha nelle Cronaca di Cambridge dove si racconta che le truppe musulmane sotto la guida di Halil riuscirono ad espugnare la roccaforte di Scaflani.

A partire dal 1060, invece, si assiste alla dominazione normanna e poi a quella aragonese, mentre nei primi anni del XIV secolo il feudo passa nelle mani di Matteo Scaflani, già conte di Adernò. Sotto questo signore, il borgo conobbe un periodo di prosperità e di espansione urbanistica ma alla sua morte i mariti delle due figlie femmine, Margherita e Luisa, si contendettero a lungo il dominio, di fatto lasciandolo abbandonato a se stesso.

Sclafani Bagni: cosa vedere

Sono tante le cose da vedere nel borgo di Sclafani Bagni: un tour turistico non può che iniziare con una visita alla chiesa madre, intitolata a Santa Maria Assunta, una struttura edificata nel periodo palatino e poi, dal XIV secolo in poi, ristrutturata e ampliata più volte. A suo interno, fra le varie cose, è custodito anche un sarcofago romano interamente realizzato in marmo. C’è poi la Chiesa di San Giacomo, di datazione incerta ma esisteva certamente già nel 1573 quando viene citata in un documento ufficiale, medesima storia che la accomuna alla chiesa di San Filippo, citata all’interno dello stesso documento. Molto bello anche il monastero di Santa Chiara, realizzato nel 1629. Dal punto di vista dell’architettura civile, invece, ci sono i resti del castello voluto da Matteo Sclafani che è datato XIV secolo: si possono ammirare ancora una delle torri e il portale di ingresso.

Le terme naturali di Sclafani Bagni

Uno dei punti di attrazione di Sclafani Bagni, però, è certamente rappresentato dalle terme. Si tratta di una sorgente naturale, che raggiunge una temperatura di 37 gradi.

Nel 1748 intorno alle sorgenti fu costruito uno stabilimento termale che fu fortemente voluto dalla Casa Ducale di Fernandina. Nel 1846, poi, l’allora conte Matteo Sclafani decise di ristrutturarlo completamente ma purtroppo qualche anno dopo, nel 1851, una frana lo danneggiò in modo irreparabile. Fu ricostruito più a valle ma non tornò mai allo splendore di un tempo e intorno al 1990 fu chiuso definitivamente.

L’acqua è di tipo solfo bromo jodica e raggiunge una pozza appena fuori dal centro abitato, aperta a tutti, che forma una piscina naturale che viene utilizzata da chiunque desideri approfittare dei benefici della sorgente termale. Nell’antichità la pozza era utilizzata dai pellegrini che percorrevano la via francigena sponda siciliana e che si rilassavano prima di riprendere il viaggio.

Cosa fare a Sclafani Bagni

Tanti gli eventi che ogni anno vengono organizzati a Sclafani Bagni e che attirano migliaia di visitatori. Nel mese di dicembre, ad esempio, c’è la sagra della salsiccia che è un appuntamento goloso che celebra uno dei piatti tipici di questa zona mentre, nel mese di giugno si può partecipare alla sagra della porchetta. L’ultima domenica di giugno, invece, c’è l’appuntamento più sentito, ossia la festa patronale che è quella dell’Ecce Homo, un appuntamento che nel corso del tempo ha saputo mixare fede e folklore e la cui origine si perde nella notte dei tempi.

Come arrivare a Sclafani Bagni

Una delle particolarità del borgo storico di Sclafani Bagni è quello di non essere percorribile con le auto, visto che le sue stradine strette si arrampicano sulle pendici delle montagne e non permettono il passaggio delle macchine. Per questo motivo, dopo aver raggiunto in auto, i piedi del borgo percorrendo l’A19 che collega Palermo a Catania, con uscita la stessa Scillato oppure Tremonzelli, sarà poi necessario proseguire prima per Caltavuturo e subito dopo per Sclafani Bagni, se si vogliono visitare le terme. Per il borgo storico, invece, sarà necessario lasciare l’auto appena fuori e proseguire a piedi.

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