San Marco d’Alunzio: alla scoperta del gioiello nel Parco dei Nebrodi

L'Italia è ricchissima di borghi incantevoli e molti di questi si trovano in Sicilia, come ad esempio San Marco d’Alunzio: questo paesino, parte della Città Metropolitana di Messina, è un piccolo gioiello situato in cima al Monte Castro, a 548 mt di altezza, proprio nel cuore del meraviglioso Parco dei Nebrodi.

Oltre al panorama che si gode dal borgo, con la vista che spazia da Cefalù a Capo d’Orlando fino a scorgere le isole Eolie, è davvero importante il patrimonio storico qui custodito.

Cosa vedere nel borgo di San Marco d’Alunzio

Secondo Dionigi di Alicarnasso, fu Patron dei Thuri a fondare nel IV a.C. il primo nucleo di San Marco d’Alunzio (uno dei fedeli seguaci del prode Enea), battezzandolo Alontion. Con l’arrivo dei romani divenne poi il municipio Haluntium, acquistando tanta importanza da essere citato anche nelle Verrine di Cicerone. Arrivarono successivamente i bizantini e poi i normanni, i quali eressero una fortezza e diedero alla cittadina il nome di San Marco: in seguito si aggiunse il termine Alunzio, in riferimento al suo passato più remoto.
Uno dei monumenti più antichi di San Marco d’Alunzio, nonché il suo simbolo principale, è il Tempio di Ercole, risalente al IV a.C.: sorge su un piccolo sperone roccioso tanto da sembrare sospeso nel cielo. Mostra ancora oggi tutto il suo stile dorico e presenta ancora la celletta interna, dove un tempo i sacerdoti praticavano i loro riti in onore di Ercole.

Successivamente il tempietto, arricchito di elementi decorativi baroccheggianti del ‘600, fu convertito al culto cristiano in onore di San Marco Evangelista.
Nella parte più alta di San Marco d’Alunzio sorgono poi le vestigia del Castello Normanno: la fortezza fu eretta in cima al Monte Rotondo nel 1061, per espresso volere di Roberto il Guiscardo e nel corso del tempo divenne un prezioso avamposto, proprio alla luce della posizione in cui si trovava. Divenuto col tempo residenza degli Altavilla, dell’antico castello restano oggi pochi ruderi e qualche tratto di mura, il cui impatto scenografico è però ancora scenografico, anche a distanza di secoli.

Alla scoperta di San Marco d’Alunzio, tra musei e chiese

Passeggiando per il cuore medioevale di San Marco d’Alunzio, tra suggestivi vicoli in pietra, si incontrano scorci nascosti davvero incantevoli: in Via Aluntina sorge la Fontana Marmorea costruita nel 1897 in marmo rosso al di sotto di una scalinata che porta dritta all’altare della Madonna del Lume. In Via Cappuccini, proprio dove sorgeva il giardino del vecchio Convento dei Frati Minori, si trovano i resti di una delle necropoli di San Marco d’Alunzio. L’altra è in contrada Santa Marina: è proprio in seguito agli scavi in queste due aree che è stata rinvenuta una kòttabos, una sorte di strumento ludico risalente al III a.C.. Questo reperto è custodito all’interno dell’imperdibile Museo Bizantino, un’area museale che ha sede nell’antico Monastero delle Benedettine (sorto nel XVI secolo sui resti di un luogo di culto bizantino-normanno). Il museo comprende una sezione dedicata all’archeologia, alle arti figurative di epoca bizantino-normanna e infine l’area dedicata al Medioevo sui Nebrodi. Sono custodite monete, messali legati al rito greco-ortodosso, fibule, resti di capitelli, anfore in terracotta e affreschi bizantini.

Molto interessante è anche il Museo Parrocchiale di Arte Sacra situato all’interno della Chiesa di San Giuseppe: qui sono custoditi gli Argenti Liturgici Aluntini posti una sala specifica, reliquiari, tele di pregio, stemmi nobiliari e statue.
Tra le chiese più importanti di San Marco d’Alunzio c’è senza dubbio la Chiesa Madre di San Nicola: questo pittoresco edificio è stato costruito tra il 1584 e il 1800 e presenta all’esterno una graziosa facciata in marmo rosso sulla quale si aprono tre portali d’ingresso. Attorno all’unica navata sorgono una dozzina di cappelle: l’interno della chiesa custodisce bellissime statue in legno, dipinti del Cristo e della Vergine, un fonte battesimale in un bellissimo marmo rosso e un tabernacolo tardo-rinascimentale.

A marzo e a luglio poi a San Marco d’Alunzio si svolgono due eventi molto sentiti dalla cittadinanza, ossia la Festa del Crocifisso con la toccante processione dei Babbaluti e il suggestivo Palio dell’Assunta la rievocazione storica e medievale del borgo.

Organizzate un viaggio in Sicilia e fate tappa a San Marco d’Alunzio, per scoprire l’intima bellezza di questo angolo di Sicilia fuori dalle rotte turistiche, ma molto interessante e sorprendente.

Davide Mauro, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Condividi

Lascia un commento

 

 / 

Accedi

Invia un messaggio

I miei preferiti