Pomodoro di Valledolmo, una coltivazione davvero fuori dal comune

Il pomodoro di Valledolmo, chiamato anche Pomodoro “Siccagno”, viene considerato diverso rispetto agli altri.

Sorge nell’omonima cittadina da circa 3000 abitanti situata nella provincia di Palermo ed è un ortaggio davvero sorprendente. Ecco cosa bisogna sapere su un sistema di coltivazione fuori dal comune.

Dove sorge il pomodoro di Valledolmo

Il pomodoro di Valledolmo non è come tutti gli altri. Sorge in una Sicilia pura e incontaminata e si avvale del lavoro attento e certosino di Rinascita, una cooperativa guidata da Vincenzo Pisa e basata sulla massima sostenibilità ambientale. La zona si contraddistingue per un suolo argilloso, immerso tra le colline locali. Da queste parti non è facile coltivare al meglio, ma le sostanze nutritive naturali rendono i frutti estremamente genuini.

Come viene effettuata la coltivazione del pomodoro siccagno di Valledolmo

Entrando nei particolari, il sistema con il quale viene coltivato il pomodoro di Valledolmo può essere senz’altro considerato innovativo e originale. Infatti, secondo quanto affermato proprio da Vincenzo Pisa, il prodotto può essere curato in maniera attenta e affettuosa senza l’aiuto di un elemento fondamentale per la nostra vita, ossia l’acqua. Come è possibile portare a termine un obiettivo del genere?

Pisa ha sottolineato quanto sia laborioso un metodo di questo tipo, che richiede un’opera manuale senza sosta. La scelta viene condotta per motivi geografici e collegati alla tradizione. Ciò avviene perché i terreni sono in grado di trattenere al meglio l’umidità in qualsiasi momento della giornata, senza alcun problema inerente a climi e temperature.

Con tali premesse, le piante hanno la possibilità di crescere riducendo al minimo l’impatto ambientale. Non servono accessori meccanici, ma ogni lavoro viene effettuato seguendo metodi primordiali e basandosi sulla tecnica della rotazione triennale, tramite la semina di legumi e grano. Nel frattempo, il pomodoro attrae le sostanze necessarie e va avanti con sistemi naturali, aggiungendo solo dello zolfo naturale per prevenire ogni malattia fungina.

Le origini di Rinascita per il pomodoro siccagno di Valledolmo

Il pomodoro di Valledolmo deve le sue peculiarità al contributo della cooperativa Rinascita. Quest’ultima è attiva nel settore a partire dagli anni Settanta ed è nata grazie al nonno di Vincenzo Pisa, proseguendo fino a raggiungere la cifra di 300 soci. Negli anni Novanta, l’attività ha scelto di creare un proprio stabilimento in modo di gestire ogni aspetto della filiera nella sede della cooperativa.

Il 2003 è stato un anno importante per la realizzazione dell’impianto di lavorazione. Anno dopo anno, il pomodoro siccagno acquisisce una notevole importanza anche a livello nazionale, con industrie e università pronte a investire. Tra i punti di forza del prodotto, va segnalata una quantità di licopene notevolmente maggiore rispetto alla media. Oggi il pomodoro viene venduto anche sotto forma di sughi pronti e pelati.

Pomodoro di Valledolmo, la crescita in un territorio notevole

Il pomodoro di Valledolmo cresce in un piccolo paese palermitano, a oltre 100 chilometri dal capoluogo regionale. Tuttavia, il confine con varie province siciliano ha donato vigore al comune, riducendo al minimo qualsiasi forma di contaminazione negativa. L’industria del pomodoro è cresciuta a vista d’occhio e molti giovani si dedicano all’agricoltura. In questo modo, la coltivazione di un prodotto così importante va avanti senza alcuna sosta e con risultati in grado di lasciare a bocca aperta. Inoltre, ogni anno, viene dedicata una sagra all’ortaggio tanto amato da cittadini e turisti, che si svolge a metà settembre.

Per quali ragioni visitare Valledolmo

Il pomodoro è solo una delle molteplici ragioni per visitare Valledolmo almeno una volta nella vita. Dalla Chiesa di Maria Santissima della Purità a quella dell’Immacolata Concezione, il paese merita di essere visionato e approfondito da chiunque provenga da ogni angolo della Sicilia e non solo. Non resta altro da fare che valutare un viaggio simile e viverlo fino in fondo.

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