Un borgo molto carino che si può ammirare in provincia di Messina è quello di Monforte San Giorgio, conosciuto con il nome in dialetto siciliano di Munfotti, una realtà che conta appena tremila abitanti ma che ha una storia ricca e appassionata oltre che numerosi monumenti storici che possono essere davvero una bella scoperta.
Ecco, quindi, tutto quello che c’è da sapere per organizzare una visita al borgo siciliano di Monforte San Giorgio.
La storia di Monforte San Giorgio
La storia di Monforte San Giorgio è antichissima e parte da molto lontano, visto che i primi segni di vita in zona risalgono al XV secolo a.C., ossia l’Età del Bronzo. Tuttavia la vera data di nascita del borgo è fissata fra l’827 e il 965 d.C., durante il periodo dell’occupazione araba.
Lo sviluppo del borgo, però, si ebbe a partire dal 1061 con l’arrivo dei conti Ruggero e Roberto d’Altavilla, dando vita all’epoca normanna, salutata con grande entusiasmo dalla popolazione. La guerra dei Vespri che durò oltre 90 anni fu un periodo molto buio, che portò guerra e distruzione, tuttavia nel XVI secolo iniziò quello che è definito il periodo d’oro di Monforte San Giorgio, che vide la realizzazione di diversi monumenti ancora oggi visitabili.
Cosa vedere a Monforte San Giorgio
Nonostante sia un borgo molto piccolo, Monforte San Giorgio è ricco di monumenti e opere d’arte che valgono davvero una visita. Quello che più di ogni altro caratterizza il paese è senza dubbio il castello, realizzato in epoca normanna, che per anni ha svolto una funzione difensiva molto importante per tutta la Valle del Niceto. Dello stesso periodo anche la cosiddetta Porta della Terra, uno dei punti di ingresso al borgo medievale. Nel XVI secolo, invece, vennero realizzate la Chiesa Madre, con il suo bellissimo portale del periodo tardo-gotico, e della Cappella del SS. Sacramento, un esempio di struttura religiosa costruita in base ai dettami emersi all’indomani del Concilio di Trento.
Cosa fare a Monforte San Giorgio
Tante le manifestazioni che lungo il corso dell’anno si tengono a Monforte San Giorgio. Una di queste è la cosiddetta Katabba che è una rievocazione storica dal sapore medievale della venuta degli uomini del Nord, ossia i normanni: un corteo storico in costume si muove al suono dei tamburi e delle campane, rispettivamente il mezzo di richiamo del mondo musulmano e di quello cristiano. Da non perdere anche la festa patronale dedicata a San Giorgio, che si abbina alla Sagra del pane caldo, e Il giro delle botti che è un appuntamento di stampo eno-gastronomico.
Cosa mangiare di tipico a Monforte San Giorgio
In molte delle sagre e degli appuntamenti eno-gastronomici previsti a Monforte San Giorgio, i visitatori avranno modo di gustare alcuni dei piatti tipici che sono realizzati sul territorio secondo la tradizione. Fra questi ci sono i busiati, che sono un formato di pasta fresca realizzata con acqua e farina, conditi con un tipico sugo a base di carne di maiale. Fra i secondi, invece, la salsizza fritta è un piatto succulento e goloso, servito quasi sempre durante le sagre. Fra i dolci sono da provare i fichi d’India al marsala oppure il cous cous dolce.
Come arrivare a Monforte San Giorgio
Per arrivare a Monforte San Giorgio e scoprire tutte le sue bellezze, il modo più semplice è quello di prendere l’auto.
Da Messina è possibile raggiungere il borgo attraverso l’A20 e a seguire l’E90 fino a destinazione, stessa strada anche per quanto riguarda coloro che provengono da Palermo mentre i visitatori che sono diretti a Monforte San Giorgio partendo da Catania dovranno percorrere l’A18.
Infine da Siracusa la strada di riferimento è la E45.
Il borgo di Monforte San Giorgio non dispone di una propria stazione ferroviaria, per cui chi desidera arrivare con il treno dovrà fare riferimento alle stazioni di Torregrotta oppure quella di Spadafora, che sono le più vicine, dalle quali poi si può raggiungere il borgo attraverso il servizio di bus locali.
