Misteri e leggende si intrecciano nell’antico borgo di Gaggi

Chi lo visita per la prima volta, non può non fare un moto di stupore di fronte alla sua bellezza. Stiamo parlando dell’Antico Borgo Cavallaro, che si trova a Gaggi.

Questo luogo è caratterizzato da un tessuto urbano costituito da stradine, piccoli vicoli e basse case che si legano l’una all’altra in una scenografica sequenza, che molto ricorda un tipico Suk arabo dove lo stile medioevale è tutt’ora evidente.

Il Borgo di Gaggi è veramente minuscolo ma particolarmente affascinante e lo si evince dalle costruzioni ancora presenti come la Chiesa Madre di Santa Maria SS. Annunziata che risulta essere, sin dall’antichità, l’edificio religioso più importante di questo paesino.

La leggenda del borgo Cavallaro

Nel territorio di Gaggi si trova quello che anticamente era il borgo Cavallaro che, alla stregua di altre città fantasma, è una destinazione preferita da curiosi, turisti e dagli amanti di misteri e leggende.

Si narra che anticamente, alle sponde dell’Alcantara, esistesse il piccolo paese di Kaliggi un tempo facente parte di Taormina fino a quando, un ricco marchese lo acquistò affascinato dalla sua bellezza costituita dalle viuzze e dai vicoli che caratterizzavano questo borgo ubicato nella parte superiore di Gaggi.

All’interno del minuscolo abitato sorgeva la Chiesa Madre intitolata a Maria SS. Annunziata che era anche il più significativo centro religioso del paese.

Leggenda racconta che mentre si stava procedendo all’edificazione della piccola chiesa, i viandanti diretti in pellegrinaggio alla Madonna della Catena, amavano prendersi una pausa proprio in quel luogo e un giorno, una vecchietta che aveva visto giorni migliori, chiese del denaro per comprarsi da mangiare proprio al marchese che stava dirigendo i lavori. Questi, ascoltate le istanze dell’anziana, rifiutò di darle aiuto minacciando anche i presenti di fare altrettanto. Fu allora che la malandata vecchietta, irritata dal modo in cui era stata trattata, lanciò una maledizione proprio nei confronti del nobile avvisando che chiunque avesse il compito di terminare la costruzione del campanile, sarebbe morto precipitando dallo stesso.

Il marchese, per evitare quella minaccia, scelse di abbandonare il borgo facendo arrestare i lavori del campanile che rimase incompiuto ma anche gli stessi abitanti di Cavallaro, terrorizzati dalla maledizione, decisero di abbandonare le loro case che restarono per mezzo secolo totalmente disabitate.

Nonostante tutto, anche se trasferitosi a Palermo, la maledizione colpì il marchese che cadde dal campanile della cattedrale durante le celebrazioni per il Santo Patrono e si narra che il suo fantasma giri senza pace all’interno di Cavallaro dove, nelle notti di luna piena, è ancora possibile vedere il suo spirito cadere dalla torre.

Cosa vedere nell’antico Borgo di Gaggi

L’attrazione principale è data dalla presenza della Chiesa nonostante il fatto che rimase chiusa per diverso tempo e che l’incuria ne causò alcuni danni al suo interno. Successivamente a lavori di ristrutturazione svolti nel 1999, l’edificio religioso venne riaperto ai fedeli anche se limitato ad eventi come le più importanti Celebrazioni del tipo Settimana Santa, Battesimi, Comunioni e sposalizi.

La chiesa è caratterizzata da una facciata racchiusa da delle belle lasene che fanno da contraltare alla pietra lavica e al marmo rosa con la quale è costruita. Al suo lato si erge il campanile che evidenzia, nella sua parte superiore, trifigli e timpani in tutti i quattro lati e ad un cupolino che lo sigilla.

Da visitare anche il Vecchio Carcere, una severa costruzione probabilmente risalente al Quattrocento dove si trova una scala costruita totalmente con locale pietra lavica proveniente dall’Etna che porta al piano superiore oggi sparito a causa di crolli. Belle anche le finestre in pietra lavica e l’interno della costruzione per via di particolari mattoni di color rosso infilati tra le pietre in una sorta di opus incertum.

Da vedere anche il cinquecentesco Palazzo del Marchese anche se la struttura risulta essere alquanto severa tranne i cornicioni delle porte finestre accompagnati da qualche ornamento in pietra lavica.

Per tutti coloro che si trovano a soggiornare in una delle stupende spiagge della Sicilia Orientale e volessero respirare un’atmosfera particolare che si vive in una città fantasma, può facilmente raggiungere il Borgo di Gaggi ed inoltrarsi nell’antica Cavallaro e, per i più temerari, attendere la notte quanto c’è la luna piena e sperare di incontrare il fantasma del marchese maledetto.

Giuserpeverde, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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