Torre Ottagonale di Federico II a Enna

In Italia non si contano i siti storici che narrano del passato del Paese: molti sono assai noti mentre altri sono gemme nascoste, spesso ignorate dai più. Enna è una cittadina dell'entroterra siciliano dal ricchissimo patrimonio storico e la Torre di Federico è uno di questi: è una costruzione che ancora oggi è avvolta dal mistero circa la sua edificazione, senza contare poi le leggende che la ammantano e che non fanno altro che accrescere la suggestione che scatena negli incuriositi visitatori.

La storia della Torre di Federico II a Enna

Enna sorge a 931 m. di altezza, su un promontorio circondato dai Monti Erei che domina la sottostante Valle del Dittaino: quella che oggi è considerata il Belvedere della Sicilia, era stata definita dai romani Urbs Inexspugnabilis, essendo considerata praticamente impenetrabile.

Visitando oggi Enna e i suoi monumenti, si capisce bene l'appellativo datole dai romani, soprattutto al cospetto del Castello di Lombardia e della Torre di Federico II: entrambi costituiscono il maestoso baluardo militare costruito a difesa di Castrogiovanni (antico nome della città), l'uno a guardia del settore orientale e l'altra a difendere la zona occidentale.

Il fatto che la torre sia ottagonale ha fatto pensare che la costruzione risalga agli svevi (basti ricordare il famoso Castel del Monte in Puglia): alcuni studiosi pensano che sia stata commissionata da Federico II e progettata da Riccardo Lentini, senza contare che pare che lo Stupo Mundi abbia soggiornato qui durante le sue vacanze estive in Sicilia.
Altri studi però affermano che la torre sia di epoca ben più antica e sia frutto del genio dei siculi, per poi essere stata modificata nel medioevo.

Architettura della Torre di Federico II a Enna

La Torre di Federico II si erge su un leggero pendio erboso verdeggiante, di forma ottagonale e alta 27 m.: era cinta da mura che costeggiavano il suo perimetro ottagonale e di queste sono ancora presenti alcuni tratti. Come un comune donjon normanno, anche la Torre di Enna si sviluppa su due piani collegati da una scala a chiocciola, decorati con volte costolonate ed elementi architettonici tipicamente gotici: dalla vetta della torre la vista spazia su tutta Enna e persino sul lontano Monte Etna.
Pare che la Torre abbai svolto un ruolo di osservatorio astronomico e geodetico e che alcuni astronomi siano partiti proprio dalla torre per le loro misurazioni, al fine di delineare il sistema viario siciliano e la suddivisione amministrativa dei tre valli.

Cosa vedere nei dintorni della Torre Ottagonale di Enna

La Torre di Federico è solo una delle cose da vedere a Enna, per quanto sia il suo simbolo principe: a due passi c'è il Castello di Lombardia con la sua Torre Pisana e la Rocca di Cerere, costruita per contrastare l'avanzata romana e comprensiva di siti rupestri e ambienti ipogei.
La storia di Enna è impressa poi nella Porta di Janniscuru, imponente costruzione che ricorda molto gli archi romani: sorge ai piedi del promontorio dove sorge la città ed è l'unica rimasta delle sei porte presenti in passato.

Merita poi una visita il meraviglioso Duomo di Enna, dichiarato infatti Patrimonio dell'UNESCO: l'edificio, che mostra una predominanza dello stile barocco, custodisce opere di grande valore come gli affreschi di Borremans. Questo artista ha lasciato la sua traccia anche presso il Santuario di Papardura, ricavato dentro una grotta riccamente decorata all'interno: sono infatti qui presenti stucchi del Serpotta e un crocifisso dipinto su pietra e scoperto nel 1659.

Non si può lasciare Enna senza aver visitato il Museo Archeologico Regionale all'interno del cinquecentesco Palazzo Varisanoli e il Palazzo Pollicarini, residenza gentilizia del XVI secolo che mostra un bellissimo cortile porticato, una monumentale scalinata che porta al piano nobile e un elegante portale d'ingresso.

Come arrivare a Enna

Per visitare la Torre di Federico II a Enna bisogna partire da Catania e percorrere la A19 in direzione Palermo (stessa strada per chi decide di partire dal capoluogo siciliano). Da Messina si arriva mediante la A18 mentre da Agrigento bisogna percorrere la SS640.