Tempio di Ercole a San Marco d’Alunzio
Prenota il tuo Tour in Sicilia
Scegli tra le migliori esperienze da fare a Catania, Palermo, Messina, Trapani, Agrigento e tante altre città siciliane.
San Marco d’Alunzio è un comune di poco meno di 2 mila abitanti ubicato nella provincia di Messina nel quale è possibile ammirare tante bellezze architettoniche giunte fino ai nostri giorni come il Tempio di Ercole. Non a caso questa comunità è stata inserita nell'esclusivo circuito dei borghi più belli d'Italia.
Il tempio di Ercole a San Marco d'Alunzio
Il tempio di Ercole a San Marco d'Alunzio è tra le strutture che fanno parte dell'antica città greca realizzata nel corso del IV secolo avanti Cristo. Secondo gli storici e gli studiosi, il tempio è stato a sua volta realizzato in questo periodo ed è oggi tra i più importanti siti che ricordano il periodo di dominazione greca sull’attuale territorio della provincia di Messina.
Lo si può visitare facilmente perché si trova su un gradone roccioso nelle vicinanze del centro abitato. È stato ideato con una pianta rettangolare che presenta un pronao sulla facciata frontale e con mura laterali che terminano in due ante con altrettante colonne realizzate nel classico stile dorico.
Non ci sono documenti riguardanti questo tempio, ma probabilmente veniva utilizzato soprattutto per attività sportive che all'epoca erano collegate al culto di Ercole considerato figlio di Zeus e di una donna mortale. Sono state usate delle pietre particolari come i blocchi di Travertino estratto che probabilmente arrivarono da una cava della Valle del Rosmarino.
Come spesso è accaduto nel corso della storia, queste strutture di culto religioso vennero poi rivisitate durante altre dominazioni e in particolare nell'epoca Normanna il tempio venne convertito e la chiesa cristiana fu dedicata a San Marco Evangelista, importantissima per tutta la comunità fino al XVI secolo con delle modifiche importanti dal punto di vista architettonico in stile barocco.
Il portale di ingresso ancora oggi visibile venne arricchito con dei fregi e con tante decorazioni tipiche di questo stile. Tuttavia, molte di queste opere oggi non sono più visibili in ragione di uno stato di abbandono iniziato nel corso dell'Ottocento che ha visto il cattivo costume di portare via tanti blocchi costruttivi ed elementi di arredo. Fortunatamente nel 1969 è stata iniziata la prima opera di restauro poi completata nel 2015.
Cosa vedere a San Marco d’Alunzio
Sul territorio c'è tanto altro da vedere oltre al tempio di Ercole a San Marco d’Alunzio. In particolare è consigliabile una visita presso la chiesa di San Teodoro realizzata in croce greca ma con una struttura risalente all'epoca bizantina. Al suo interno ci sono importanti decorazioni, stucchi risalenti al XVIII secolo. Inoltre c'è la chiesa del Santissimo Salvatore di chiara concezione architettonica normanna, mentre quella dell'Annunziata è stata sviluppata nel corso del periodo paleocristiano. Da segnalare anche la chiesa madre dedicata attualmente a San Nicola di Bari e la chiesa dell’Aracoeli.
Grazie a una lunga storia che ha caratterizzato San Marco d'Alunzio e le tante dominazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli, è possibile visitare importanti edifici civili come i resti del castello Normanno oppure i reperti archeologici, oggi conservati presso il museo comunale San Teodoro e al museo Parrocchiale San Giuseppe.
Come arrivare al Tempio di Ercole San Marco d’Alunzio
Per chi parte dalla città di Messina arrivare al centro di San Marco d'Alunzio significa percorrere un itinerario lungo 103 km per circa un'ora e 20 minuti di viaggio. Occorre imboccare l'A20/E90 in direzione SP156 per complessivi 88 km e quindi uscire a Rocca di San Leone per poi completare seguendo una strada che prevede la SS113 e la SP160. Se invece si parte dalla città di Palermo il percorso da coprire è pari a 140 km per un viaggio di poco superiore alle 2 ore. Si prende inizialmente la E90 e la A20 per 121 km, si esce a S. Agata Militello e si segue la SS113 e la SP160.
Davide Mauro, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons