Pirrera Sant’antonio a Melilli

Il paese di Melilli, in provincia di Siracusa, e tutte le zone circostanti sono da sempre conosciute per la produzione della pietra bianca. Una delle cave di riferimento per l'estrazione di questo materiale è la Pirrera Sant'antonio, che si trova in Contrada Vignalelli Pianazzo e che ha caratterizzato per lunghi secoli la vita del paesino.
Ancora oggi la cava è visitabile ed è spesso la location privilegiata per mostre e altre attività culturali.
Per tutti coloro che sono interessati, ecco le informazioni necessarie per poter raggiungere la Pirrera Sant'antonio a Melilli.

Storia della cava Pirrera a Melilli

La cava Pirrera a Melilli ha origini naturali e si trova alla base di quella che viene definita falesia, certamente di età milazziana. Probabilmente il suo utilizzo era attivo fin dai tempi antichi ma ufficialmente la cava inizia la sua attività nel 1450, quando iniziarono ad essere estratti i blocchi di pietra bianca che servirono per l'edificazione di alcuni stabili della zona molto caratteristici, come la Torre e l'attiguo Castello di Melilli.
Soprattutto dopo il 1693, la cava Sant'Antonio a Melilli, conosciuta anche con il nome di Cava del Barocco o Cava Bianca per il tipo di pietra che si estraeva, fu utilizzata per la ricostruzione di edifici sia religiosi che civili rasi al suolo dal terribile terremoto del gennaio di quell'anno.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, invece, la cava fu requisita dalle truppe inglesi che stabilirono proprio qui la sede del quartier generale. Terminato il conflitto, la Pirrera Sant'antonio ripresa a pieno regime il suo lavoro ma nel 1962 fu definitivamente chiusa per mancanza di manodopera visto che gli abitanti di Melilli preferivano di gran lunga lavorare nel polo siderurgico appena sorto, un ambiente meno stancante e certamente meno pericoloso.

L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nella Pirrera Sant'antonio a Melilli

Dal punto di vista dell'architettura, la Pirrera Sant'antonio a Melilli ha un'estensione totale di 2,5 kmq. Al suo interno sono stati scavati dei piloni centrali, ognuno con una base quadrata di 5 metri per lato e alti fino a 27 metri, che hanno lo scopo di sorreggere il soffitto. Fra un pilone e l'altro nel corso del tempo sono stati scavati dalla mano dell'uomo dei corridoi che possono avere un'estensione massima di 280 metri e che rappresentavano il punto esatto di scavo per il recupero del materiale edile. Dopo che nel 1962la cava è stata dismessa, a poco a poco la vegetazione ha preso il sopravvento e ha occupato alcuni dei corridoi.

Negli ultimi anni c'è stata, però, un'opera di recupero molto importante e oggi la cava viene utilizzata anche per numerose manifestazioni culturali.

Cosa è possibile fare nei dintorni della Pirrera Sant'antonio a Melilli

Chi si reca a Melilli per visitare la Pirrera Sant'Antonio potrà approfittare dell'occasione per scoprire anche altri luoghi caratteristici del borgo. Fra gli edifici sacri, meritano una visita la chiesa di San Sebastiano, che custodisce dei bellissimi dipinti di Olivo Sozzi, e la chiesa Madre di San Nicolò, con il suo caratteristico soffitto in legno a quadroni, in ognuno dei quali è incastonata una tela del Settecento con scene sacre. Nei dintorni del paese, poi, è presente una necropoli sicula con alcune tombe ancora ben conservate mentre nei pressi del letto del fiume Marcellino c'è una seconda necropoli, probabilmente di epoca più tarda, all'interno della quale sono stati ritrovati interi corredi funebri ben conservati.

Come è possibile arrivare a Melilli

Chi desidera arrivare a Melilli per visitare la Pirrera Sant'Antonio potrà muoversi in modo agevole e veloce con la macchina. Da Palermo la strada da percorrere è l'A19 per poi proseguire sulla E932 fino a destinazione. Chi proviene da Catania, invece, dovrà percorrere solo la E45; stessa strada anche per chi proviene da Siracusa. La stazione di riferimento per coloro che preferiscono muoversi con il treno è quella di Priolo-Melilli, che offre anche il servizio di trasporto merci del polo siracusano. Infine, dalle principali città siciliane è attivo anche il servizio di autobus offerto dall'azienda ATS.