Pianto Romano a Calatafimi Segesta
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Siamo alla scoperta di un particolare sito storico, ossia il Pianto Romano a Calatafimi Segesta. Posta su una collina, la sua struttura fu ideata da un importante architetto, Ernesto Basile, con costruzione risalente a sette anni dopo. La cittadina situata nel libero consorzio comunale di Trapani è senz'altro tra le più iconiche della Sicilia e il monumento in questione non fa altro che dimostrarlo.
Ecco cosa bisogna sapere in merito a questo luogo sorprendente.
Breve storia del Monumento del Pianto Romano a Calatafimi
Il Monumento e Museo di Pianto Romano è un'opera ossaria che trae spunto dal ricordo dei caduti della battaglia di Calatafimi Segesta, risalente al 15 maggio del 1860. Allo stesso tempo, fu testimone di una frase molto famosa pronunciata da Giuseppe Garibaldi. Proprio qui, infatti, lui si rivolse al generale Nino Bixio dicendo una delle espressioni più celebri della nostra storia: Qui o si fa l'Italia o si muore!
Il progetto fu ideato nel corso del 1860 da parte di un comitato, formato da una delegazione della popolazione locale. Quindi ci pensò l'architetto Ernesto Basile a iniziare a metterlo in pratica, anche se si dovette ulteriormente aspettare prima che prendesse forma. Infatti, il 15 maggio del 1892, l'allora sindaco della cittadina Salvatore Cabasino diede vita a questo importante sacrario. All'inaugurazione prese parte anche un rappresentante di spicco del sovrano Umberto I. Doveva essere un edificio dalla struttura abbastanza semplice, ma in grado di farsi notare grazie a un forte significato storico e culturale.
Tratti salienti del Monumento al Pianto Romano a Calatafimi Segesta
La struttura del monumento al Pianto Romano è composta da un Obelisco alto 20 metri, poggiato su una base di forma quadrata. Proprio in questa area, appare l'ingresso. Nei lati, invece, si trovano applicazioni a rilievo in bronzo realizzate da Giovanni Battista Tassara, appartenente all'esercito dei Mille di Garibaldi. Nella scena è raffigurato un evento storico molto importante, ossia lo Sbarco dei Mille a Marsala. Nella seconda scena, invece, viene rappresentata la battaglia di Calatafimi. Infine, è ben visibile una ghirlanda comprendente palme e querce, realizzata a sua volta in bronzo.
Cosa fare nei pressi del Pianto Romano a Calatafimi Segesta
Basta spostarsi di poco dal monumento garibaldino per conoscere le bellezze di Calatafimi Segesta, cittadina che conta poco più di 6 mila abitanti. L'area archeologica lascia a bocca aperta e comprende un teatro, un tempio dorico, un santuario e la casa del navarca. Tra gli altri poli civili principali, vanno menzionati il castello Eufemio, il Teatro Felice Cavallotti, il Palazzo Zuaro e la ruota dei Proietti. Da non perdere neanche le strutture religiose, come la Chiesa Madre di San Silvestro Papa e quella intitolata a San Michele Arcangelo.
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Come arrivare a Calatafimi Segesta
In auto, partendo da Palermo, basta percorrere circa 75 chilometri e attraversare l'autostrada A29 o la Strada Statale 624 per raggiungere Calatafimi Segesta.
Da Catania vanno prese l'A19 e la SS115 per percorrere ben 300 chilometri, mentre da Messina serve passare lungo l'A20 per una distanza analoga.
In treno, le stazioni ferroviarie più vicine sono poste a Castelvetrano e Trapani, rispettivamente a 27 e 33 chilometri dal centro.