Parrocchia di Santa Maria Maggiore a Geraci Siculo
Prenota il tuo Tour in Sicilia
Scegli tra le migliori esperienze da fare a Catania, Palermo, Messina, Trapani, Agrigento e tante altre città siciliane.
Abbarbicato su uno sperone di roccia e incorniciato dalla macchia mediterranea, Geraci Siculo è un borgo ricco di fascino in cui tutto narra di una storia millenaria. Furono i coloni Greci a dare all'insediamento il nome che lo distingue ancora oggi: gli avvistamenti di avvoltoi, "jerax" in greco, erano frequenti e da qui il toponimo "Geraci".
Saraceni, Musulmani, Normanni, Svevi e Angioini dominarono qui come in tutta la Sicilia, lasciando tracce del loro passaggio nelle architetture civili e religiose che impreziosiscono Geraci Siculo, uno dei Borghi più Belli d'Italia. Le stradine che incrociandosi e dividendosi conducono sino a Piazza del Popolo, cuore del centro storico, rivelano l'impianto medievale della cittadina.
Storia della Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Geraci Siculo
Incastonata tra le altre costruzioni, la Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Geraci Siculo rivela la sua natura di edificio religioso quasi con discrezione, attraverso il rosone, la bifora e l'arco a ogiva della facciata: elementi neogotici risultanti dal rimaneggiamento eseguito alla metà del '900. Il campanile decorato con maioliche colorate mostra l'aspetto assunto dopo gli interventi risalenti all'800, resi necessari dai terremoti del 1818 e del 1819. Le origini di questa chiesa sono però molto più antiche.
Fu Francesco I Ventimiglia, signore di Geraci, a iniziare nel '300 i lavori di costruzione che si conclusero dopo oltre un secolo: la chiesa fu consacrata infatti il 16 agosto 1495. Varcandone la soglia si resta colpiti dall'impressione di solidità conferita dagli archi a sesto acuto che, appoggiati su solidi muri, separano le tre navate. Nel '600 furono poi aggiunte le cappelle laterali dove sono ancora ben visibili gli stucchi barocchi e tardo barocchi, alcuni dei quali realizzati nel '700 da Francesco Lo Cascio, artista di Motta d'Affermo.
Le innumerevoli opere d'arte della Parrocchia di Santa Maria Maggiore a Geraci Siculo
Ammirando le numerose opere d'arte qui custodite, si compie un vero e proprio viaggio attraverso i secoli. L'eleganza delle sculture raffiguranti la Madonna della Mercede e la Madonna della Neve, entrambe attribuite allo scultore rinascimentale Domenico Gaggini o alla sua scuola, colpisce subito il turista che visita la Parrocchia di Santa Maria Maggiore a Geraci Siculo. Un trionfo di stucchi a motivi floreali, festoni, stemmi ed elaborate cornici, tutti in stile Barocco, decora la Cappella della Santissima Trinità e l'omonimo quadro lì riposto. Risalgono rispettivamente al '500 e al '600 il fonte battesimale e lo splendido organo veneziano ampliato nel '900 con oltre 1000 canne. La storia del dipinto dell'Annunciazione collega poi la Sicilia alla Toscana. Per la somiglianza con la tela che il Vasari realizzò per la Chiesa di Santa Maria Novella ad Arezzo è infatti plausibile attribuirne la paternità a Jacopo Chimenti, noto tra il '500 e il '600 anche come autore di copie di opere del Vasari. Da non perdere, infine, il Tesoro della cripta, una pregevole raccolta di oggetti sacri, paramenti e suppellettili in oro o argento di epoche diverse tra cui figurano il reliquiario trecentesco di Piero di Martino da Pisa e numerosi "ex voto".
Cosa vedere nei dintorni di Geraci Siculo
La Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Geraci Siculo non è l'unico gioiello di cui questa località posta nel cuore delle Madonie può andare fiera. A 3 minuti d'auto da Piazza del Popolo, all'interno dell'ex Convento dei Padri Cappuccini, sorgono infatti l'interessante Museo Etnoantropologico delle Madonie e un'importante biblioteca con testi risalenti sino al '500. Una visita meritano certamente il raffinato "Bevaio della Santissima Trinità", i ruderi del Castello dei Ventimiglia e il suggestivo Salto dei Ventimiglia: protesa su uno strapiombo, la struttura in acciaio e vetro offre una veduta spettacolare sui Nebrodi e, nelle giornate terse, sull'Etna. Geraci è altresì un ottimo punto di partenza per conoscere il Parco delle Madonie: il Castello di Castelbuono, le miniere di sale di Petralia Soprana, il Parco Avventura delle Madonie così come le ippovie, i percorsi di trekking, MB e arrampicata libera, le grotte e le caverne rappresentano occasioni uniche di svago, divertimento e scoperta delle bellezze della natura.
Come raggiungere Geraci Siculo
Per raggiungere in auto Geraci Siculo da Palermo è necessario un viaggio di circa 1 h e 30 attraverso le Autostrade E90 e A19, la provinciale SP138 e le Statali SS290, SS120 e SS286.
Sempre da Palermo è possibile prendere il treno sino alla stazione di Cefalù da dove partono taxi e autobus diretti a Geraci Siculo.
L'itineriario del bus, della durata di circa 2 ore e 30 minuti, rappresenta anche una piacevole occasione per attraversare i numerosi e suggestivi borghi che costellano il territorio delle Madonie.
© Immagine di Effems, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons