Palazzo Zito a Cesarò

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Palazzo Zito a Cesarò è diventato negli ultimi anni la sede della direzione dell'Ente Parco dei Nebrodi ma ospita al suo interno anche le sale del Museo della Conoscenza delle Tradizioni dei Nebrodi. Se queste motivazioni dovessero non bastare per organizzare una visita, allora basti pensare che si tratta di uno degli esempi di architettura nobiliare agraria più sontuoso e meglio conservato di tutta la Sicilia. Ecco tutto quello che c'è da sapere per organizzare al meglio la propria visita.

La storia del Palazzo Zito a Cesarò

La struttura che è attualmente presente nel centro storico di Cesarò è stata progettata e poi realizzata a partire dal 1600. Durante il corso degli anni, poi, è stata rimaneggiata e modificata per adeguarsi alle necessità dei proprietari che via via si avvicendavano al suo interno.

Il progetto fu iniziato per volontà della famiglia Zito, nobili del luogo e proprietari terrieri, che decisero di farsi costruire questa residenza non solo per ospitare la numerosa famiglia e anche la servitù ma soprattutto per segnare uno stacco fra la propria condizione economica e sociale e quella della massa di contadini che invece abitavano nei dintorni e in molti casi erano al servizio proprio della famiglia Zito.

Poiché la struttura nel suo complesso si è perfettamente conservata, Palazzo Zito è anche un perfetto esempio di come la società dell'epoca fosse caratterizzata da una grande discrepanza non solo sociale ma soprattutto economica, per cui l'edificio si presenta con ambienti molto eleganti all'interno e alcune strutture attigue tipiche di una vita nobiliare come la scuderia ma fanno parte della proprietà anche alcuni edifici che invece ospitavano le zone di vita e di lavoro della servitù come la carbonaia e la falegnameria.

L'architettura e le opere d'arte presenti nel Palazzo Zito a Cesarò

La struttura si presenta come un edificio a tre piani ed è caratterizzata dalla presenza di una bellissima terrazza dalla quale si può godere di una bellissima vista sul centro storico di Cesarò. Al suo interno tutti i piani, che in realtà sono stati realizzati in epoche diverse, hanno però la caratteristica comune di avere le volte affrescate con scene di vita o di stampo bucolico e campestre. Al piano terra vi è una corte che è caratterizzata da due sale, una rossa e una verde, entrambe riccamente decorate. In particolare sono proposte scene considerate degne di un salotto dell'epoca, come quelle di caccia oppure relative alle quattro stagioni. In diversi punti del palazzo sono presenti anche stemmi nobiliari che sono riconducibili alla famiglia Zito. L'elemento di maggiore interesse del Palazzo, però, è certamente rappresentato dal salone di rappresentanza che oltre ad essere anch'esso riccamente decorato, conserva ancora alcuni arredi originali dell'epoca. In particolare vi sono enormi tappeti d'epoca che ricoprono quasi l'intera superficie della stanza, divani in tessuto pregiato, 20 sedie con profili d'oro e una grandissima specchiera. Completano il tutto anche un lampadario originale dell'epoca che prevedeva la presenza di oltre 100 candele. Il palazzo è stato totalmente restaurato nel 2009.

Cosa è possibile fare nei dintorni o all'interno di Palazzo Zito a Cesarò

Come già sottolineato, all'interno del palazzo a Cesarò è ospitato il Museo della Conoscenza delle Tradizioni dei Nebrodi, quindi le due visite possono essere abbinate per ottimizzare i tempi. Il museo ospita una collezione di reperti che raccontano la vita del luogo, dai primi ritrovamenti e con particolare attenzione alla vita contadina, oltre che alle tradizioni culturali locali.

Inoltre, Palazzo Zito si trova nelle vicinanze del Parco Naturale dei Nebrodi, una bellissima oasi naturale dove è possibile ammirare esemplari di flora e fauna locali nel loro habitat consueto. Un luogo che vale la pena conoscere, immerso in questa incontaminata bellezza è senza dubbio il Lago di Biviere. Cesarò, comunque, è un piccolo borgo antico che racchiude tantissime altre attrazioni che valgono una visita. Fra queste va segnalate la Chiesa Madre della Madonna Assunta che conserva un bellissimo sarcofago del Settecento che è stato realizzato da Giovanni Antonio Romano Colonna. Inoltre c'è pure la Chiesa di San Calogero che, oltre ad essere riccamente adornata al suo interno, è nota anche per ospitare il fercolo di San Calogero, che è il Santo patrono del paese. Infine è possibile organizzare la propria visita al palazzo Zito di Cesarò in concomitanza con la sagra del suino nero e del fungo porcino dei Nebrodi, un evento molto atteso da turisti e cittadini locali.

Come è possibile arrivare a destinazione

Per raggiungere Cesarò il mezzo migliore è sicuramente l'auto. Sia da Messina che da Palermo l'autostrada da percorrere è la A20, poi chi proviene dal capoluogo percorrerà la Ss 117 mentre chi proviene da Messina sceglierà la Ss 116. Da Catania, invece, la strada di riferimento è la Ss 120. Più complesso, invece, il percorso da compiere se si desidera arrivare a destinazione in treno perché Cesarò non possiede una propria stazione ferroviaria. Quella più vicina per chi proviene da Palermo è Sant'Agata di Militello mentre per chi proviene da Messina la stazione di riferimento è quella di Capo D'Orlando. Esiste, poi, un servizio di autobus di linea con tappa anche a Cesarò dalle principali città siciliane come Catania, Palermo e Messina.

 

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