Museo Etnografico di Corleone

Il Museo Etnografico di Corleone comprende al suo interno numerosi simboli dal forte significato culturale. Si tratta di un polo museale che si focalizza su agricoltura e artigianato, dando uno spaccato originale della storia della Sicilia.

Ecco cosa bisogna sapere su questa struttura ricca di fascino e di elementi intriganti.

Breve storia del Museo Etnografico di Corleone

Il Museo Etnografico a Corleone può contare su una storia relativamente recente. Infatti, la sua apertura ufficiale risale al 29 ottobre del 2004, con la presenza del sindaco locale Nicolosi, del vice-presidente provinciale e dell'arcivescovo. La sede è stata scelta presso l'ex Monastero dei Frati Olivetrini. Contiene una collezione risalente anche all'Ottocento, fino ai primi quattro decenni del XX secolo. Come detto in precedenza, si concentra prettamente sul mondo contadino, pastorale e artigianale.

Oggi il museo è di proprietà della Parrocchia di San Leuca Abate. Qui troviamo un parroco molto appassionato, Calogero Giovinco, che spesso riesce a dare nuova vita alla collezione. Lo fa mettendosi attivamente alla ricerca di nuovi oggetti, capace di arricchire sempre di più la bellezza del museo Etnologico. Ciò avviene anche grazie al contributo dei cittadini locali, che sono sempre ben disposti a donare al parroco gli oggetti appartenuti ai loro nonni affinché possano servire da testimonianza del recente passato. Altre donazioni provengono dai vicini paesi di Prizzi e Bisacquino.

Cosa visitare all'interno del Museo Etnografico di Corleone

Il Museo Etnografico di Corleone mette in mostra oltre 2000 accessori e viene curato dal professore Filippo Salvatore Olivieri. Il progresso ha fatto sì che numerose attività di bottega fossero surclassate. Di conseguenza, numerosi lavori artigianali sono andati perduti. Tuttavia, grazie a una continua raccolta di oggetti che testimoniano il lavoro dell'agricoltore e dell'artigiano del Novecento, è possibile oggi mantenere viva la memoria di questi antichi mestieri molto nobili.

Il museo Etnologico Corleone funge anche da valida opportunità per un luogo che ha un passato molto difficile, per un progetto che vuole mettere in luce nuove opportunità di cultura, arte e tradizioni popolari. Si tratta di un percorso diviso in quattro stanze nella Casa Museo. La prima è la stalla chiamata a stadda, la seconda è la stanza del lavoro, la terza invece coincide con la cucina e la quarta ospita tutti i diversi attrezzi. Nelle prime due è stato ricreato il ciclo della cerealicoltura e della panificazione oltre alle botteghe del falegname, del calzolaio e della tessitura.

Cosa fare nei pressi del Museo Etnografico e nei dintorni di Corleone

Chi vuole visitare il Museo Etnografico deve scoprire anche la cittadina di Corleone, che oggi conta circa 10 mila abitanti. Ampio spazio viene riservato alle strutture religiose, come la Chiesa Madre di San Martino e quella del Carmine. Non mancano palazzi suggestivi quali quello di Città, il Complesso dell'Ospedale dei Bianchi e il Palazzo Crescimanno. Importante è la chance di visionare la cittadina ai primi di marzo, nel corso della festa patronale di San Leoluca. Da non perdere l’escursione per scoprire un angolo paradisiaco poco lontano dal centro del paese ovvero, la Cascata delle Due Rocche.

Come raggiungere il Museo Etnografico di Corleone

Per recarsi presso la cittadina di Corleone e dare un'occhiata al celebre Museo Etnografico, è possibile prendere in auto, l'A19 e uscire ad Agrigento, in direzione Marineo.

Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle palermitane di Guadagna e Vespri, a circa 32 chilometri dalla destinazione.