Museo Etno Fotografico a Tortorici – Franchina-Letizia

Fra le tante bellezze che si possono ammirare a Tortorici, una di queste è certamente il Museo Etno Fotografico "Franchina-Letizia" che vuole raccontare la storia del borgo attraverso le peculiarità dei suoi abitanti. Ecco tutto ciò che può essere utile per organizzare la propria visita a questo singolare museo.

Storia del Museo Etno Fotografico a Tortorici "Franchina-Letizia"

Nel 1982 il Prof. Sebastiano Franchina mette insieme la prima collezione di quello che poi diventerà il Museo Etno Fotografico. L'obiettivo, nelle intenzioni dello studioso, era quello di non disperdere un patrimonio di informazioni e di reperti storici che raccontavano in modo preciso quella che era stata la storia di Tortorici, attraverso soprattutto gli strumenti di lavoro di contadini e pastori.
Nel mese di agosto del 1997, poi, il museo ottiene una sede molto più prestigiosa in quanto gli viene offerto il seminterrato del Circolo Orice, una struttura eretta nel 1862. Questo trasloco ha dato lustro all'esposizione museale, anche grazie alla bellissima cornice che si affaccia sia su Piazza Timpanaro che sulla Piazza Faranda.
Da quel momento in poi, il museo si è arricchito di tanti reperti differenti che hanno avuto il merito di spiegare in modo semplice un mondo ormai antico e perduto.

L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nel Museo Etno Fotografico a Tortorici "Franchina-Letizia"

All'interno del Museo Etno Fotografico a Tortorici ci sono alcuni reperti molto interessanti da ammirare.
Uno strumento tipico della civiltà agro-pastorale che si è insediata nella Valle dei Nebrodi cioè il u cintimulu, un termine dialettale per indicare un piccolo mulino che veniva azionato manualmente per macinare piccole quantità di cereali, per un uso domestico. La saraudda, invece, era un elemento prezioso per la sopravvivenza della popolazione, in quanto era un silos per la conservazione dei prodotti. È davvero particolare, poi, u scapulari, ossia un mantello che veniva indossato dai pastori per proteggersi dal freddo e che era ricamato dalle donne con motivi che ricordavano la storia familiare: il telaio conservato nel museo per la loro realizzazione è uno degli esemplari unici di questa tipologia. Inoltre c'è un'ampia sezione dedicata ai reperti fotografici, immagini d'epoca che immortalano non solo i luoghi più rappresentativi di Tortorici ma anche le persone, i volti della gente comune che ha fatto la storia di questa località.

Cosa è possibile fare nei dintorni del Museo Etno Fotografico a Tortorici “Franchina-Letizia”

Coloro che vengono a Tortorici per scoprire le bellezze del Museo Etno Fotografico, potranno approfittare dell'occasione per una visita più approfondita al borgo, così da lasciarsi affascinare anche da altri monumenti e luoghi interessanti.

Gli amanti della pittura apprezzeranno certamente la Pinacoteca comunale intitolata a Giuseppe Tomasi, che ospita alcuni dipinti molto suggestivi come quello dedicato a Santa Caterina d’Alessandria, realizzato proprio da Giuseppe Tomasi da Tortorici nel XVII secolo. Chi, invece, volesse lanciarsi alla scoperta del centro storico, troverà alcune strutture religiose molto belle. Oltre alla Chiesa Matrice, da segnalare anche quella della Annunciazione o Batìa, che in siciliano vuol dire abazia, in onore di quella delle Clarisse che un tempo vivevano qui. C'è, poi, la Chiesa di Santa Maria Assunta che invece risale al Settecento oppure la Chiesa di S. Biagio, che invece è molto più antica visto che al suo interno c'è un arco normanno realizzato nel 1270.

Gli amanti della natura invece, non potranno fare a meno di visitare la Riserva Naturale Integrale Vallone Calagna nel territorio di Tortorici, dove sarà possibile effettuate diverse attività come, trekking, passeggiate o semplici picnic grazie alle tante aree attrezzate presenti all’interno della riserva.

Come arrivare a Tortorici

Chi desidera arrivare a Tortorici per visitare il Museo Etno Fotografico "Franchina-Letizia" potrà muoversi agevolmente con l'auto. Da Messina, da Trapani e da Palermo la strada di riferimento è l'A20 alla quale poi segue la E90. Da Catania, invece, si deve seguire prima l'A18 e poi la E45 mentre da Siracusa si deve prendere solo la E45.

Tortorici è dotata anche di una propria stazione ferroviaria, quindi tutti coloro che vogliono scegliere il treno come mezzo di trasporto potranno farlo senza alcun problema. Infine dalle principali città della Sicilia sono attive anche delle linee di autobus locali che collegano direttamente a Tortorici.