Museo Civico De Mauro a Scordia

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Che ci si trovi a Scordia per diletto o di passaggio, ciò che non può mancare è una visita al Museo Civico Etno-Antropologico ed Archivio Storico "Mario de Mauro". Un tuffo nel passato, nei ricordi e nelle tradizioni del paese, dimenticate o oscurate dal progresso dei tempi moderni ma quanto mai vive tra le pareti di questa esposizione permanente.

Storia e fondazione del Museo Civico De Mauro a Scordia

L'idea di creare un museo è nata nel lontano 1979 per merito del suo fondatore, il Prof. Nuccio Gambera. In quell'anno entrarono in vigore i nuovi programmi per le scuole medie e analizzandoli si rese conto che quei piani rappresentavano uno stimolo per la ricerca e la creazione di 2 motori fondamentali per il supporto didattico, ossia la biblioteca e il Museo Civico. Così inizia la storia di questa esposizione che dapprima venne sistemata in due stanze della casa privata del professor Gambera e poi fu trasferita nei locali scolastici della scuola Leonardo Da Vinci. Per parlare di nascita ufficiale bisogna attendere l’1 giugno 1993 quando il tutto venne sistemato nel corridoio del piano terra della sede centrale dell'istituto scolastico sito in Via Etna 12. Quindi le origini sono assolutamente didattiche ma siccome poi col tempo il museo è cresciuto di volume e di importanza, è stato assunto dal comune di Scordia che ha trasferito la collezione nel Palazzo Vecchio. Una parte della raccolta è stata poi spostata in tempi recenti a Palazzo Modica, presso piazza Umberto I.

Museo Civico De Mauro a Scordia: origini del nome

Il Museo Civico è stato intitolato a Mario De Mauro, una degli esponenti più vivaci e appassionati di Scordia. Era un prete vissuto nel 1800, anticlericale, garibaldino e per questo denigrato dalla classe dirigente. Fondò la Società Operaia e scrisse numerose opere non molto apprezzate visto che raccontavano di storie scomode che sarebbe stato meglio non rivelare. Era un uomo intellettuale le cui capacità erano riconosciute sia dall’accademia delle scienze di Parigi che di Berlino. Non fu mai apprezzato in paese e non gli fu mai riconosciuto alcun merito, visto che aveva portato alla luce ciò che alcuni volevano nascondere. Per tale ragione non è stata conservata la sua tomba nè tanto meno gli è stata dedicata una via. Quindi, per onorare il suo operato, non compreso nel periodo storico in cui è vissuto, si è deciso di intitolare il Museo Civico a suo nome.

Cosa vedere presso il Museo Civico De Mauro a Scordia

Una volta varcate le porte del Museo Civico De Mauro a Scordia si avverte un profondo silenzio, una quiete traboccante di storia che racconta vicende passate e moderne. In questo luogo il tempo sembra che si sia fermato, e gli scaffali impolverati con oggetti di vita quotidiana permettono al visitatore di comprendere meglio Scordia, i suoi abitanti e la sua storia. Chi entra si lascia alle spalle il progresso e la vita corrente e compie subito un salto nel passato andando a ritroso di decenni. La prima collezione che si può ammirare è relativa ad un passato a noi più prossimo, gli anni '70, periodo storico in cui le donne e le madri erano il focolare della casa, e infatti proprio a loro è dedicato il primo spazio. Si prosegue per la sezione dedicata alle botteghe artiginali e all'agricoltura che conserva alcuni dei pezzi più importanti di tutto il bacino del Mediterraneo. Infine si arriva alla divisione più ricca e più antica del museo in cui sono conservati oggetti per la cerealicoltura, l’allevamento e la caccia.

Cosa fare nei dintorni del Museo Civico De Mauro

Il centro storico di Scordia ha molto da offrire ai suoi visitatori, quindi dopo una visita al Museo Civico Etno-Antropologico Mario De Mauro, sarebbe buono completare il proprio itinerario tra le strade e le opere architettoniche del paese. Numerose sono le architetture religiose tra cui la Chiesa Madre di San Rocco, patrono di Scordia, realizzata in stile barocco siculo, e la Chiesa di San Giuseppe costruita secondo canoni tipicamente neoclassici. Di grande interesse è anche la Chiesa di Sant'Antonio al Convento e la Chiesa di San Gregorio Magno, detta del Purgatorio. Se invece è di interesse l'architettura civica, allora merita sicuramente una visita il Palazzo Branciforte, dimora dei principi di Scordia o il Palazzo Vecchio-Majorana e i Palazzi De Cristofaro. Molto particolari sono le Case Cancellieri che sono attualmente adibite a ristorante e dalla cui corte centrale è possibile ammirare il panorama della Cava.

Come arrivare al Museo Civico De Mauro

Il Museo Civico De Mauro a Scordia è comodamente raggiungibile da diverse località della Sicilia. Dista circa 40 km da Caltagirone e Catania.
Chi arriva in auto da Catania dovrà percorrere la tangenziale e uscire verso la SS115 per Siracusa, prendere la SS194 Ragusana in direzione Palagonia, immettersi sulla SS385 e una volta giunti al bivio, proseguire per la SP28/I in direzione Scordia.

 

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