Museo Archeologico di Prizzi
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Il territorio siciliano è da sempre una miniera di reperti storici visto che proprio qui si sono susseguite dominazioni differenti come quella greca, romana e araba. Proprio per questo motivo non deve stupire che ci siano diversi musei archeologici, fra i quali certamente spicca quello di Prizzi all'interno del quale si possono ammirare oggetti di uso comune e non, appartenenti ad epoche diverse. Ecco, allora, le informazioni principali per raggiungere il museo archeologico di Prizzi e cosa non perdere al suo interno.
Storia del museo archeologico di Prizzi
Il museo archeologico di Prizzi comprende reperti storici di diverse epoche ed è suddiviso al suo interno in tre sezioni principali: una è dedicata ai reperti archeologici, una a quelli paleontologici e infine l’ultima ai minerali. La prima sezione è popolata con tutto ciò che è stato ritrovato durante gli scavi che sono stati effettuati nel sito di Montagna dei Cavalli: fra i pezzi più belli ci sono due diademi d'argento che risalgono al IV secolo a.C. Nella sezione dedicata alla paleontologia, invece, ci sono fossili che provengono non solo da Prizzi ma anche da altre zone della Sicilia e raccontano delle diverse ere geologiche che il territorio ha attraversato. Infine, nella sezione dei minerali ci sono moltissimi esemplari che sono stati recuperati anche nelle miniere della Sardegna. All'interno del museo è presente una collezione permanente ma vengono organizzate anche alcune mostre temporanee.
L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nel museo archeologico di Prizzi
Il museo archeologico di Prizzi è stato fortemente voluto dal Comune di Prizzi che nel 1999 ha ottenuto il via libera dalla Soprintendenza dei beni culturali, sezione di Palermo. La sua effettiva inaugurazione, però, si è tenuta solo nel maggio del 2000. Gran parte dei materiali che sono presenti all'interno del museo sono stati reperiti nei siti archeologici che si trovano nelle immediate vicinanze del centro abitato, aree che per anni sono state depredate dai ladri di reperti storici. Proprio per questo motivo il Comune si è impegnato per la costituzione di un museo dedicato all'archeologia che potesse mettere in esposizione ciò che si era salvato dall'incuria del tempo e dell'uomo. Per quanto riguarda le sezioni dedicate alla mineralogia e alla paleontologia, sono il frutto della generosa donazione dell'ingegnere Vincenzo Canzoneri che ha assicurato gran parte dei reperti in mostra.
Cosa è possibile fare nei dintorni del museo archeologico di Prizzi
Dopo una visita al museo archeologico di Prizzi è possibile sfruttare il resto del tempo a disposizione per scoprire qualcosa di più del borgo storico. Uno dei gioielli che il centro offre è certamente rappresentato dalla chiesa madre che è stata edificata intorno al Cinquecento e che ospita sia la statua dell'Arcangelo San Michele che quella di San Giorgio, che è il patrono del paese. Un altro luogo di culto che merita una visita è la chiesa del Crocifisso che, invece, è stata realizzata nel 1670. Dal punto di vista dell'architettura civile, uno dei monumenti maggiormente rappresentativo è la Torre di avvistamento, che è stata realizzata nel 745 per proteggere il borgo dagli attacchi degli arabi. Il centro storico di Prizzi è pure famoso per i numerosi murales che adornano le case del borgo, alcuni di essi realizzati già a partire dagli anni Ottanta. Per gli appassionati di natura, infine, sono da segnalare il vicino lago di Raia e le riserve naturali di Monte Carcaci e di Palazzo Adriano e la Valle del Sosio.
Come arrivare a Prizzi
Coloro che desiderano raggiungere Prizzi per visitare il Museo Archeologico lo potranno fare percorrendo in auto, da Palermo la Ss118 mentre da Trapani la strada consigliata è la A29 seguita dalla E933. Per coloro che si muovono da Catania, invece, potranno preferire la A19 mentre da Messina si consiglia di prendere prima la A20 e poi la E90. Tutti i visitatori che partono da Siracusa potranno prendere la A19 e poi la E932, infine da Enna sarà necessario percorrere solo la Ss189.
Prizzi non dispone di una propria stazione ferroviaria quindi se si preferisce viaggiare in treno sarà necessario avere come riferimento la stazione di Roccapalumba-Alia e da lì proseguire con le linee di autobus messe a disposizione dall'azienda pubblica AST.