Chiesa Madre di Santa Croce a Furnari

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La storia della Chiesa Santa Croce a Furnari

Nella Città Metropolitana di Messina, fra le colline che affacciano sul Mar Ionio, sorge il piccolo comune di Furnari, le cui origini si muovono tra storia e leggenda. Qui, nel 1375 il barone Biagio Furnari aveva fatto edificare il suo castello, che comprendeva anche una piccola cappella; circa un secolo più tardi, con le invasioni saracene, il castello e la cappella furono distrutti, ma nel 1600 sulle loro rovine venne fatta costruire una grande Chiesa: quella che oggi è divenuta la Chiesa Madre a Furnari, intitolata alla Santa Croce.

La Santa Croce fu scolpita nel 1630 da Frate Innocenzo da Petralia e fu uno dei pochi arredi sacri a salvarsi dalla distruzione, causata da un fulmine nel 1652.
Nel 1929 la Chiesa di Santa Croce subì interventi di ricostruzione, pur conservando la struttura originaria.
All’interno della Chiesa sono ancora conservate opere d’arte testimoni del passaggio dei secoli: statue del Quattrocento, tele del dei Seicento, e vari arredi sacri molto antichi.

L’architettura della Chiesa Madre a Furnari

La Chiesa Madre a Furnari è situata nel quadrante settentrionale del paese, tra Via Castello e Via Madre Chiesa. Tra gli edifici di culto più interessanti del comune, la parrocchia di Furnari è stata completamente ricostruita nel 1929 sulle basi della vecchia chiesa Seicentesca.
L’edificio è composto dal corpo centrale, mentre la torre campanaria si trova nella zona posteriore della Chiesa, dove in origine sorgeva la cappella del castello. All’esterno l’edificio appare semplice, ma solido e imponente, appena ingentilito dai decori del portone e del timpano. Sul campanile è visibile un grande orologio con numeri romani.

Entrando nella Chiesa Madre a Furnari si possono ammirare diverse opere d’arte tra cui la Santa Croce, una tela a olio raffigurante la Madonna del Rosario e un organo a canne del 1637. Sulla tela del Rosario di Rosalia Novelli (1628-1688) è raffigurato anche Sant’Antonio da Padova, del quale è presente anche una statua in legno del 1400.
Tra gli arredi sacri della Chiesa, il tempietto in marmo di Carrara in cui vengono conservati gli oli sacri è di particolare bellezza, come pure l’altare, col davanzale in marmo sul quale è rappresentato San Francesco da Paolo mentre attraversa lo Stretto di Messina.

L’opera che però senza dubbio attrae nella Chiesa Madre a Furnari la maggior parte dei visitatori è la Santa Croce di Frate Innocenzo da Petralia, commissionata nel 1630 dalla famiglia Ravidà.
Posizionata sull’altare maggiore, la Croce è incredibilmente espressiva e riesce a trasmettere a chi la ammira, tutto il senso del sacrificio di Nostro Signore. Un’opera dal grande valore artistico, che veniva considerata prodigiosa e per questo venerata dai fedeli, provenienti anche dai paesi vicini proprio per adorarla.

Cosa si puó fare all’interno della Chiesa Madre a Furnari e nei dintorni

Come i pellegrini di una volta, i turisti di oggi possono recarsi alla Chiesa Madre a Furnari per ammirare la Santa Croce e le altre opere che si trovano in chiesa; chi lo desidera, può trattenersi per la messa e raccogliersi in preghiera con la comunità locale.
A Furnari, dopo aver visitato la Chiesa di Santa Croce si possono ammirare anche altri edifici religiosi, come la Chiesa della Madonna del Carmine o la Chiesa di Sant’Antonio da Padova. Tra le architetture civili, invece, ci sono il Palazzo di Federico II (che attualmente ospita il Municipio) e il Palazzo Marziani, residenza settecentesca di una delle più importanti famiglie nobiliari siciliane.

A Furnari, però, ci sono anche altri monumenti che possono essere visitati semplicemente facendo una passeggiata per le vie del paese: la Fontana Vecchia in Piazza Orti, che un tempo riforniva d’acqua tutte le case del paese e che all’occorrenza torna anche al giorno d’oggi a svolgere la sua preziosa funzione, il Monumento ai Caduti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale cui si accede da un bel viale alberato, il Monumento al Pescatore situato sulla marina e il Monumento al Cane in Piazza Marconi.

Visitare Furnari rivelerà anche dolci segreti gastronomici, come gli sfinci di San Giuseppecon crema alla ricotta, la pasta di mandorle e naturalmente i deliziosi cannoli siciliani.
Una vacanza a Furnari può essere occasione per visitare anche i dintorni lungo la costa tirrenica, dove con appena 11,5 km di strada panoramica si raggiungono a ovest la Riserva Naturale Laghetti di Marinello e Tindari con la sua meravigliosa area archeologica, mentre a est c’è Barcellona Pozzo di Gotto, a circa 8,6 km, dove visitare il Duomo di San Sebastiano o rilassarsi sulla spiaggia di Calderà.

Come si arriva alla Chiesa Madre di Furnari

Furnari, nella Città Metropolitana di Messina, si può raggiungere in automobile sia da Palermo che da Messina grazie alla bella Strada Panoramica che costeggia il Mar Tirreno. In treno, prenotare un biglietto per la fermata Barcellona Pozzo di Gotto e poi proseguire per un breve tratto in bus.
La Chiesa Madre a Furnari è situata in Via Castello.

 

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Via Castello, 1, 98054 Furnari ME, Italia

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