Il Treno Museo a Villarosa

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Villarosa, in provincia di Enna, in Sicilia, è un comune di circa 5.000 abitanti situato nel cuore dell’isola e, più precisamente, ai piedi del monte Giurfo.
Il centro cittadino si estende su un’area bagnata da due fiumi: uno d’acqua salata, il Salso, l’altro d’acqua dolce, il Morello.
Il clima è generalmente mite, con inverni freddi, in ragione dell’altitudine e della distanza significativa dal mare ed estati calde, ma ventilate, oltre che spesso accompagnate da sporadici temporali.

Il paese ebbe un proprio insediamento durante l’età medioevale con il nome di Casale di Bombunetto . Durante il secolo XIV, l’attuale Villarosa appartenne alla nobile famiglia Petroso di Castrogiovanni salvo, poi, essere venduta, nel 1407, a Nicola D’Anzisa da Calascibetta. Purtroppo, nel 1963 l’antico Casale venne distrutto da un terribile terremoto, che interessò l’intera Sicilia, per poi essere riedificato da Placido Notarbartolo-Zati. Questi, infatti, il 10 aprile del 1762 ottenne la cosiddetta licentia populandi che gli consentì, in maniera ufficiale, di erigere la nuova città.

Al di là del gradevole patrimonio paesaggistico, Villarosa è stata in grado di ritagliarsi un ruolo significativo nell’ambito delle numerose quanto suggestive destinazioni che la Sicilia è in grado di offrire, grazie, soprattutto, alla presenza di un importante complesso archeologico. Quest’ultimo, infatti, si estende in un’area abbastanza ampia del territorio e comprende i resti sia della necropoli che dell’antico centro cittadino.
Per anni, infatti, in ragione della favorevole posizione geografica, Villarosa è stata centro di interessanti commistioni tra civiltà e culture diverse, attratte, tra l’altro, dalla straordinaria floridità di queste terre.

Ma oltre ai ruderi della vecchia città, dimora di pastori e agricoltori dell’epoca, si erge forte, nel cuore della popolazione, uno spirito di sana ammirazione per quanto costruito nel corso degli anni, specialmente attraverso un sapiente sfruttamento delle numerose risorse minerarie a disposizione nel territorio. Non a caso, Villarosa è patria di una robusta e significativa tradizione in tale settore e, più dettagliatamente, in quello strettamente collegato all’estrazione e alla lavorazione dello zolfo e del salgemma.

Nel lontano Settecento, infatti, alle ben radicate masserie di agricoltori e pastori si aggiunsero le prime comunità di minatori e zolfatari che, pian piano, trasformarono questo centro agricolo in un autentico polo minerario. Una trasformazione che è ben testimoniata all’interno del Treno Museo a Villarosa, il vero emblema della passione e del rispetto dei cittadini locali nei confronti del loro passato.

Il Treno Museo a Villarosa

Il Treno Museo a Villarosa è una vera e propria esposizione antropologica incentrata sulla tradizione mineraria di questa cittadina ma anche sulla sua primitiva civiltà contadina e sul fenomeno dell’emigrazione che, durante il secolo XX, ha visto molti abitanti di Villarosa abbandonare la città dirigendosi verso diversi continenti (anche se molti di lori si sono spostati nella città belga di Morlanwelz, non a caso gemellata col comune ennese dal 2002).

La particolarità del museo risiede, essenzialmente, nell’insolita location in cui è stato allestito: trattasi di vagoni completamente riadattati, collocati nell’ex scalo merci della stazione di Villarosa. L’inaugurazione di questa straordinaria quanto unica attrazione è avvenuta l’8 Dicembre del 1995 su iniziativa di Primo David, attuale presidente dell’organizzazione che si occupa della gestione museale ed ex capostazione. Associazione a carattere culturale e nota col nome di Amici del Treno Museo di Villarosa – Amare Villapriolo.

I carri merci utilizzati per la realizzazione di tale location sono nove in totale e vennero adoperati nel lontano 1943 per il trasporto degli ebrei da Roma a Trieste , durante la Seconda Guerra Mondiale. David si è occupato personalmente del loro recupero oltre che restauro.
Tali vagoni sono stati pensati come autentiche sale espositive ricche di cimeli risalenti al passato della piccola cittadina di Villarosa. Tra questi spiccano attrezzi adoperati per la lavorazione dei campi; strumenti impiegati nelle solfatare; lettere e fotografie, testimonianti i difficili anni dell’emigrazione; telegrafi e lanterne, propri del mondo ferroviario.

Inoltre, non mancano utensili di uso domestico, mobili d’epoca, arredi e suppellettili propri delle abitazioni nobiliari del passato, quali emblemi della comunità di Villarosa ai principi del Novecento. La visita, poi, termina con una proiezione dei filmati storici all’interno del vagone allestito a sala video.

Nel corso di questi ventisei anni intercorsi dall’apertura del museo sono numerosissimi i visitatori (anche stranieri) che hanno avuto la possibilità di effettuare questo vero e proprio viaggio nella memoria del piccolo comune siciliano (approssimativamente un milione).

Da qui, inoltre, è possibile prendere una navetta con destinazione Villapriolo, un suggestivo borgo di appena 600 abitanti ove le case sono state adibite ad autentici musei. In questo modo sarà possibile approfondire ulteriormente la conoscenza della tradizione siciliana attraverso una visita all’interno dell’abitazione del contadino, della bottega del ciabattino, della dimora dello zolfataro.

I principali luoghi di interesse prossimi al Treno Museo a Villarosa

Oltre al già citato complesso archeologico, Villarosa offre ai propri visitatori la possibilità di scoprire ed ammirare ulteriori gemme. Tra queste citiamo la Chiesa e Monastero di Santa Maria del Popolo, ove sono custoditi i dipinti di Rosa Ciotti; la Chiesa madre di San Giacomo; il Convento dei Cappuccini; il Palazzo Ducale, edificio risalente al Seicento; i Palazzi Sant’Anna, Stanzie e Notarianni, risalenti al Settecento; la Torre dell’orologio; il Palazzo comunale.

Come raggiungere il Treno Museo a Villarosa

Raggiungere il Treno Museo a Villarosa è piuttosto semplice.
Di seguito illustreremo i due principali percorsi, in auto, rispettivamente da Palermo/Catania e da Messina.
Nel primo caso c’è bisogno di intraprendere la A19 in direzione Catania. Quindi, è necessario uscire ad Enna con direzione Villarosa.
Nel secondo caso, invece, si deve percorrere la A18 per Catania, imboccare la A19 in direzione Palermo e, quindi, prendere lo svincolo per Enna (con destinazione Villarosa).

 

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Villarosa, 94100 Enna EN, Italia

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