Museo del Cappero a Pantelleria

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Pantelleria è una delle più belle isole d'Italia e sorge nel Canale di Sicilia, rientrando nella provincia di Trapani, pur essendo più vicina alle coste africane della Tunisia, distante solo 35 miglia marine. Ha origini vulcaniche ed è per questo soprannominata "Perla nera del Mediterraneo ": proprio la presenza del terreno vulcanico e il clima particolarmente caldo e secco, ha permesso che sull'isola fosse facilitata la coltivazione della pianta del cappero. Il cappero di Pantelleria è IGP e sull'isola si coltiva la varietà Nocellara, dove il frutto è uniforme, compatto e assai profumato. Non a caso a Pantelleria sorge il Museo del Cappero, uno spazio originale e unico in tutto il mondo.

Museo del Cappero a Pantelleria: cenni storici

L'idea di creare un museo dedicato al cappero è stata della società "Bonomo & Giglio", col patrocinio dell'ente del Parco Nazionale dell'Isola di Pantelleria, della Regione Sicilia, della CCIAA della città di Trapani e del comune della città di Pantelleria. Si tratta di un museo assolutamente originale ma anche molto piccolo, tanto da far parte di quel circuito nazionale che riunisce tutti quegli spazi museali di piccole dimensioni.
Il Museo del Cappero di Pantelleria ha sede all'interno di un dammuso del'900: si tratta di una costruzione tipica dell'isola, memoria della dominazione araba in Sicilia e realizzato per arginare il clima, particolarmente ventoso, caldo e secco dell'isola. Sono molti i dammusi a Pantelleria e sono solitamente affiancati da un jardin, una sorta di orticello dove poter coltivare alberi da frutto proteggendoli dalle intemperie.
Anche il dammuso che ospita il Museo del Cappero è affiancato da un origaneto, un uliveto e soprattutto da un cappereto. All'interno sono presenti una sala audiovisiva, una esperienziale, una sala espositiva e infine l'area dedicata alla mostra fotografica, tutte focalizzate non solo alla coltivazione dei capperi ma anche alla vita contadina di Pantelleria.

Il Museo del Cappero a Pantelleria e i suoi tesori

All'interno del Museo del Cappero di Pantelleria sono custoditi una serie di attrezzi donati dagli stessi contadini del posto, usati fino a qualche decennio fa per lavorare i terreni e coltivare le piante di capperi. Nella sala audiovisiva i visitatori potranno guardare un documentario dove è mostrato l'intero ciclo di lavorazione del cappero, dalla potatura nei mesi freddi fino al confezionamento del prodotto finito. La sala esperienziale regala a tutti l'opportunità di toccare con mano le rocce che vanno a formare i terreni vulcanici (che sono poi fondamentali per dare al frutto quel sapore inconfondibile che lo differenzia dagli altri).
All'esterno il dammuso mostra ancora gli antichi segni della tradizione contadina di Pantelleria: si possono infatti scorgere una cisterna per l'acqua piovana, una macina per il grano, ma soprattutto un furniddu e uno stinniture, ossia strumenti utilizzati in passato per fare appassire l'uva.

Cosa vedere nei dintorni del Museo del Cappero a Pantelleria

Non lontano dal Museo del Cappero, ci sono alcuni dei luoghi più belli di tutta l'isola, a partire da Lago Specchio di Venere, famoso per i fanghi termali sui fondali e per la leggenda dove si narra che Venere facesse il bagno prima di incontrare l'amato Bacco. Altrettanto bello è il Laghetto delle Ondine, separato dal mare solo dagli scogli che formano una sorta di piscina naturale, dove l'acqua del mare filtra, splendida e cristallina.
C'è poi l'Arco dell'Elefante, la scenografica roccia costiera che si tuffa letteralmente in mare come se fosse la proboscide di un pachiderma.
Da non perdere la Grotta di Benikulà, dentro la quale fuoriesce vapore che sfiora i 40 gradi e Cala Tramontana, nelle cui acque sono state rinvenute circa 3000 monete di epoca punica, probabilmente perse da una vascello cartaginese e destinate presumibilmente a finanziare la battaglia contro l'acerrima nemica Roma.

Come arrivare a Pantelleria

Pantelleria si raggiunge da Trapani in traghetto o in aliscafo, i quali arrivano proprio a Pantelleria città: dal porticciolo si percorre la Strada Provinciale fino a seguire le indicazioni per Via Stufe di Kazem dove sorge il Museo del Cappero.

© Immagine di Rosario Cappadona, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

 

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Via Stufe di Khazzèn, 14, 91017 Pantelleria TP, Italia

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