Festa di San Calogero a Campofranco

Santo tra i più venerati in Sicilia, San Calogero è patrono di Campofranco, ove la locale comunità gli dedica ben un mese di celebrazioni per ingraziarsi l’indulgenza del Santo, ringraziandolo per la protezione. Occasione imperdibile per visitare e vivere durante l’estate Campofranco, con il suo fascino antico, in un evento che concilia tradizione, fede e folklore.

Storia della Festa di San Calogero e Sagra dei pupi di pane a Campofranco

È almeno dall’11 gennaio 1693 che Campofranco ringrazia il Santo per l’intercessione che ha salvato la città dal tremendo terremoto occorso proprio quel giorno. Ne è nata una festa rinomata e che richiama l’attenzione di turisti e visitatori, grazie anche alla concomitante Sagra dei pupi di pane. Antichissima è la connessione del Santo taumaturgo con il principale degli alimenti, che a Campofranco trova un suo momento ricco di storia e di gusto.

Quando si svolge la Festa di San Calogero a Campofranco

Luglio è il mese interamente dedicato dai campofranchesi a San Calogero “ricco”, con il culmine della Festa che cade nell’ultima domenica del mese. Per ben trenta giorni, ogni sera, una nutrita folla di devoti assiste alla messa nella chiesa dell'antico convento francescano, oggi intitolata proprio a San Calogero, recitando il vespro e cantando «Fedeli a Calogero, correte fidenti, mentr'Egli sa compiere sublimi portenti».

Dove si svolge la Festa di San Calogero e Sagra dei pupi di pane a Campofranco

Centro delle celebrazioni religiose è la Chiesa di San Calogero, già Chiesa di San Francesco, in quanto annessa all’antico convento di tale ordine religioso. Ma tutta la città di Campofranco è coinvolta nei momenti della festa, compresa la Sagra dei pupi di pane che rappresenta un evento pressoché unico nel suo genere.

Cosa fare alla Festa di San Calogero e Sagra dei pupi di pane a Campofranco

Seguire la Festa di San Calogero a Campofranco è un modo per conoscere e vivere appieno questa comunità in rituali senza tempo che si ripetono da oltre tre secoli. La giornata di celebrazioni inizia molto presto, in quanto dalle 5 del mattino inizia l’accoglienza dei pellegrini che arrivano, tassativamente a piedi, anche da molte località limitrofe.

Non è affatto raro vedere devoti giungere scalzi: è infatti previsto che almeno una volta nella vita venga fatto a piedi nudi, con il rosario in mano, il percorso dalla propria abitazione fino al Santuario di San Calogero, presso l’antico convento francescano. I bambini indossano i tipici abitini bianchi con i bottoni neri, e si raccolgono le offerte per la “missa cugliuta” .

Negli stand vengono esposti i “pupi di pane” : dall’uso di offrire del pane per ringraziare il Santo per il raccolto, o per celebrare una guarigione, si è passato nel tempo a dare alle forme di pane, grandi da 50 centimetri fino ad oltre due metri, sembianze umane. Se, infatti, prima le stesse riportavano solo l’aspetto della parte del corpo guarita, da molto tempo ormai i “pupi” sono vere e proprie pagnotte antropomorfe. Il pane, benedetto, verrà poi offerto ai presenti, mangiato così com’è o condito con olio, pepe e formaggio fresco.

Nessuno rifiuta mai il pane: si ritiene infatti che, altrimenti, il Santo andrebbe in collera, colpendo il “colpevole” con il suo argenteo bastone, visibile nel simulacro che i portatori recano in processione lungo le strade della città dal Santuario alla Chiesa Madre, ed infine lungo il percorso inverso, salutato da ali di folla entusiasta.

Come arrivare alla Festa di San a Campofranco

Raggiungere Campofranco per la Festa di San Calogero è possibile in molteplici modi. Via treno, con la stazione ferroviaria, sita nei pressi del centro abitato, che è parte della linea Palermo – Agrigento, consentendo di approdare dalle due città o dalle stazioni intermedie. È anche possibile arrivare con automezzo o autolinea, grazie alla ss 189 ed alle sp 20, 20 bis, 21, 24 e 130.

Per chi arriva in aereo, lo scalo più vicino è l’Aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, a 130 km. A poco più di 140 km di distanza si trova l’Aeroporto Pio La Torre di Comiso, mentre sono entrambi a circa 180 km di distanza sia l’Aeroporto Vincenzo Bellini di Catania che l’Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani.