Chiesa Madre di San Giuseppe a Campofiorito
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La Chiesa Madre di Campofiorito è un luogo molto importante sotto l'aspetto artistico e religioso. È riuscita ad attraversare oltre due secoli di storia e mantiene intatto il proprio ruolo all'interno dell'omonima cittadina palermitana, senza perdere un briciolo del suo fascino. Dopo aver dato un'occhiata alle sue origini, scopriamo i tratti salienti dell'edificio ecclesiastico intitolato alle figure di San Giuseppe e Santo Stefano.
La storia della Chiesa Madre di San Giuseppe di Campofiorito
La Chiesa Madre di San Giuseppe a Campofiorito fu costruita nel 1804. Tale data viene confermata anche dalla sua presenza sull'architrave del portone d'ingresso. Per diversi decenni, la struttura fu adoperata come sede per seppellire i defunti, tra i quali la moglie di Filippo Fulco, Leonarda Triolo. La costruzione del campanile risale invece al 1870, con l'aggiunta di nuovi mattoni in marmo al posto di quelli precedenti in terracotta. Nello stesso anno, il sacrato situato davanti alla Chiesa assunse una nuova fisionomia grazie all'aiuto dei cittadini di Campofiorito.
L'avvento del Novecento fu un'altra occasione di profondo rinnovamento per la Chiesa Madre locale. Nel 1910, vari cittadini americani si organizzarono con una raccolta fondi per creare un apposito altare, sul quale collocare la statua dedicata alla Madonna del Rosario. Il 1968 fu un anno complicato a causa del terremoto, con la perdita di vari lampadari, dell'organo centrale e di un importante dipinto. Passarono oltre vent'anni prima di vedere la chiesa totalmente restaurata, con il ritorno alla piena attività religiosa datato al 1992.
Architettura ed opere d'arte presenti all'interno della Chiesa Madre di San Giuseppe a Campofiorito
La Chiesa Madre a Campofiorito è intitolata ai santi Giuseppe e Stefano si contraddistingue per la presenza di un'unica navata, impreziosita da altari laterali. Una finestra sovrasta la cantoria d'ingresso, con pianta longitudinale. La navata si pone in evidenza per una volta a botte lavorata a stucco. Sono numerose le decorazioni contenute nell'edificio religioso, a partire dalla statua di San Giuseppe realizzata dall'artista Bagnasco.
La passeggiata prosegue con un altare in marmo che sorregge la Madonna del Rosario, oltre alla statua raffigurante Santa Lucia e all'altare con la scultura di Sant'Antonio da Padova. Varie edicole e nicchie appaiono in corrispondenza delle mura longitudinali, mentre una balaustra in pietra e quattro alzate suddividono l'aula centrale dalla zona riservata ai presbiteri. Nel complesso, l'edificio è molto semplice nel suo aspetto.
Cosa fare nei dintorni della Chiesa Madre di Campofiorito
Chi si reca presso la Chiesa Madre di Campofiorito può scoprire le bellezze di una cittadina sorprendente. Proseguendo nella tematica religiosa, un ruolo importante viene assunto anche dalla Chiesa di Maria Santissima Addolorata, denominata dai fedeli locali come la Madunnuzza. Molto importante è la festa patronale dedicata a San Giuseppe, che si tiene il 19 marzo di ogni anno e prevede altari e tavolate anche a domicilio. Importante è anche la celebrazione del 10 ottobre, dedicata alla Maria Santissima del Rosario.
Basta spostarsi di pochi chilometri per raggiungere località come Corleone, Bisacquino e Chiusa Sclafani.
Come raggiungere Campofiorito
Chi vuole scoprire Campofiorito e la Chiesa Madre di San Giuseppe può raggiungere la cittadina palermitana in automobile, dopo aver attraversato la Strada Statale 624 o 118.
In treno, le stazioni di Guadagna e Vespri distano entrambe circa 40 chilometri dal centro cittadino. Non mancano servizi di navetta e bus per giungere a destinazione senza problemi dalle sedi citate.