Chiesa Madre di Santa Maria Assunta a Gallodoro
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A Gallodoro, in Sicilia nella Città Metropolitana di Messina, la Piazza principale del paese è quella di Santa Maria Assunta, dove si trova anche la Chiesa Madre a Gallodoro: la Parrocchia di Santa Maria Assunta.
Questo edificio sacro di culto cattolico è stato costruito nel XIV secolo e poi ristrutturato nella seconda metà del XIX secolo, così da risultare oggi più grande della Chiesa originaria. Lo stile predominante dell’edificio è il Neoclassico.
Prima di divenire Chiesa Madre a Gallodoro, Santa Maria Assunta era una chiesa gesuita chiusa al pubblico, mentre oggi, visitandola, al suo interno si possono ammirare le opere d’arte che ancora custodisce.
A Gallodoro si svolgono sagre e feste religiose che vengono celebrate principalmente nella Chiesa Madre; sull’omonima Piazza si svolgono anche le più importanti attività artistiche e culturali del paese.
Gallodoro, che affonda le sue radici nei tempi in cui sull’isola giungevano gli antichi greci, è oggi un piccolo comune popolato da circa 340 abitanti, ma nonostante le sue piccole dimensioni, sono diverse le attrazioni turistiche e artistiche che vi si possono incontrare. Il paese, per secoli sottoposto al controllo politico ed economico di famiglie nobili o comuni vicini, ha finalmente raggiunto la sua indipendenza nel 1952.
L’architettura della chiesa madre a Gallodoro e le opere che custodisce
La Chiesa Madre a Gallodoro è costituita da un corpo centrale affiancato dalla torre campanaria.
L’ingresso, situato sulla facciata principale, è costituito dal portone incorniciato da due colonne sovrastate dal timpano: le linee architettoniche sono lineari e semplici, come tutta la facciata in stile classicheggiante; i toni del rosa e bianco che dominano sulla facciata della chiesa contribuiscono a conferire a questo edificio un aspetto ordinato e rassicurante. L’ingresso è affiancato da una nicchia, in cui è rappresentato San Teodoro in bassorilievo.
Il campanile, in pietra, che affianca il corpo centrale e svetta sulla piazza, conserva invece i toni più scuri dell’architettura originaria medievale.
All’interno la Chiesa è divisa in tre navate, separate da colonne rettangolari in marmo, materiale che domina nelle decorazioni e negli arredi sacri. La più interessante opera d’arte che è custodita nella Chiesa Madre a Gallodoro è senza dubbio il Gonfalone Antonelliano, vessillo della Confraternita del Santissimo Crocifisso, realizzato dagli artisti della scuola di Antonello da Messina.
Il gonfalone, risalente al Cinquecento, è in legno intagliato a mano e dorato, e riporta dipinti della Crocifissione di Cristo e della Madonna col Bambino. Del secolo successivo è invece la pala d’altare che rappresenta l’Incoronazione della Vergine.
Cosa fare nella chiesa madre a Gallodoro e nei dintorni
La Chiesa Madre a Gallodoro è aperta ai turisti fedeli che vogliono raccogliersi in preghiera anche in vacanza, quindi tutti possono recarsi in parrocchia per ascoltare la messa. Dopo la funzione, naturalmente, ci si può fermare ad ammirare il capolavoro antonelliano, il magnifico Gonfalone del Santissimo Crocifisso: importante pezzo della storia dell’arte del nostro paese, è anche il più grande tesoro di Gallodoro e tutti gli amanti della storia dell’arte non vorranno perdersi quest’opera affascinante.
Per chi si trattiene qualche giorno a Gallodoro, ecco alcuni consigli sui principali luoghi da visitare. Le piazze più importanti del paese sono tre, Piazza di Santa Maria Assunta dove si trova la Chiesa Madre, è il cuore del paese; per ammirare invece la natura e godere appieno del relax in paese, si può raggiungere Piazza San Nicola, da cui si gode anche di una bellissima vista sul mare; infine, gli appassionati di storia potranno riposarsi sulle panchine di Piazza Autonomia, dove visitando anche il Monumento al Frantoio della Macina delle Olive, potranno scoprire un pezzo di storia siciliana.
Chi viaggia con i bambini, non può tralasciare qualche ora all’aperto, nella bella Villa A. Paguni, dedicata al primo Sindaco di Gallodoro: qui, tra le varie sculture sacre e civili, c’è anche un parco giochi in cui i più piccoli potranno divertirsi con i bambini del paese.
Chi arriva in Sicilia, sa già che troverà ad accoglierlo tutte le prelibatezze della cucina siciliana: tra i piatti più tipici del messinese ci sono la caponata di melanzane, le polpette di ricotta e lo stoccafisso alla messinese, ma non si possono dimenticare i dolci: cannoli, pasta di mandorle e mustazzoli, da gustare direttamente sul posto, nei ristoranti di Gallodoro.
Prima di lasciare il paese, si possono visitare Catania e Messina, a meno di 60 km da Gallodoro: nel percorso costiero che affianca il Mar Ionio, si troveranno anche bellissime spiagge, come quella di Taormina. Le bellezze naturalistiche dei dintorni comprendono anche il Parco dell’Etna.
Come si arriva alla chiesa madre di Gallodoro
Gallodoro, nella Città Metropolitana di Messina, si raggiunge in treno dalla Stazione di Taormina a 6,5 km dal paese (il percorso è servito da bus pubblici) oppure in macchina, dall’A18 Messina-Catania, prendendo l’uscita per Taormina e proseguendo sulla SS 114 fino a Gallodoro.