Chiesa Madre di Maletto

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  • Religiosi

La Chiesa Madre SS. Cuore di Gesù e Maria o più semplicemente la Chiesa Madre di Maletto, è il principale luogo di culto cristiano presente sul territorio del comune siciliano. Si tratta di una costruzione realizzata nel corso dell’Ottocento per volere di Mariano Palermo che poi verrà successivamente consacrato vescovo di Piazza Armerina.

Architettura ed opere d'arte presenti all'interno della Chiesa Madre di Maletto

La Chiesa venne realizzata dal 1857 al 1877 coinvolgendo praticamente tutta la popolazione perché furono necessari sacrifici inenarrabili per arrivare alla consacrazione avvenuta il 3 giugno del 1877. La Chiesa madre di Maletto venne subito dedicata ai Sacri Cuori di Gesù e Maria in una celebrazione che vedeva la presenza dell'allora arcivescovo Cardinale Dusmet.

Negli anni successivi la struttura religiosa venne ulteriormente completata con l'inserimento nell'anno 1855 di un campanile che fu opera del Vicario Antonino Schilirò e nel 1909 con la Cappella del Sacramento. Grazie anche al miglioramento economico della cittadina, ci furono delle migliorie apportate per rendere questo luogo di culto ancora più bello e maestoso come nel caso dell'inserimento delle porte laterali. Nella sua attuale forma la chiesa si presenta con una facciata piuttosto grande che si trova alla fine di una scalinata quanto mai scenografica. La facciata è stata decorata da alcuni operatori del territorio utilizzando soprattutto delle paraste in pietra lavica. La pianta è quella tradizionale con le tre navate, in particolare una centrale di dimensioni più ampie e quelle laterali più strette. Sono dei pilastri decorati con la tecnica dello stucco e l'altare e altre parti della chiesa sono invece rifiniti con marmi con finiture in stile neoclassico.

Tra le opere d'arte più importanti che sono ancora oggi visibili nella chiesa, c'è una tela che raffigura il transito di San Giuseppe realizzata nel 1793 dal pittore Marcello Leopardi che in precedenza veniva conservata in altre strutture religiose.

La storia di Maletto

Maletto è un comune della provincia di Catania che oggi conta circa 4000 abitanti. Si trova a circa 960 metri sul livello del mare e ha una storia ricca di leggende e di documenti storici più o meno confermati.

In particolare secondo un'antica leggenda sembra che l'origine del nome della cittadina sia dovuta a una principessa di nome Maletta che viveva sulla rocca del castello dal quale comandava alcuni mercenari che per suo conto compivano scorrerie in tutta la zona. Lei offriva riparo e sicurezza all'interno del castello in cambio di un bottino cospicuo. Con il passare degli anni sembra che questi briganti iniziarono a costruire varie case attorno al castello e quindi si iniziò a formare il primo insediamento della cittadina. Naturalmente si tratta di una leggenda anche se ci sono delle evidenze storiche che hanno parlato di persone che per mettersi al riparo dalla giustizia del re hanno deciso di nascondersi in questa cittadina abbastanza protetta. Tuttavia, i documenti storici a disposizione raccontano di come i primi insediamenti di Maletto risalgono all'anno 1273, proprio quando iniziò la costruzione del castello per cui c'è un chiaro contrasto con la leggenda. Come tanti altri territori siciliani, anche questa comunità ha dovuto fare i conti con le varie dominazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli e che hanno lasciato opere d’arte e un inestimabile bagaglio di cultura e tradizioni.

Cosa vedere nelle vicinanze della Chiesa Madre di Maletto

Nelle vicinanze della Chiesa Madre di Maletto ci sono tante interessanti location turistiche da non perdere. Rimanendo nel comune siciliano si può dare uno sguardo al Museo civico Salvo Nibali nel quale ci sono reperti archeologici risalenti al Neolitico e del periodo storico che ha visto l'arrivo prima dei greci e successivamente dei romani.

Sul territorio di Adrano è possibile proporre un itinerario alla scoperta della bellezza del Monastero di Santa Lucia, la cui alimentazione è stata avviata nel 1150 per volontà della Contessa Adelasia, nipote del Conte Ruggero D'Altavilla e che al suo interno prevedeva la presenza di monaci san benedettini. Molto bello e particolare è anche il cosiddetto castello Normanno che rappresenta uno dei simboli della città e il Castello della Solicchiata.

Spostandosi invece verso Bronte, oltre alle tipicità del territorio tra cui il celeberrimo pistacchio, ci sono altre location di interesse come il sito archeologico di Balze Soprane oppure il Castello di Nelson risalente al XII secolo e che dispone di un ingresso maestoso con il suo bellissimo portale.

Come arrivare a Maletto

Per chi arriva in auto da Catania, c’è da seguire un percorso complessivo di 56 km seguendo principalmente la Strada Statale SS284 (per 34 km) andando in direzione Paternò-Misterbianco e successivamente Paternò-Catania con indicazioni per Adrano.

Se invece si arriva da Messina, bisogna percorrere circa 100 km per un tempo di percorrenza di un'ora e mezza.

In questo caso bisogna prendere l'autostrada A18 in direzione Fiumefreddo per poi continuare sulla SS120 in direzione Maletto seguendo le indicazioni.

© Immagine di Riccardo Spoto, Public domain, via Wikimedia Commons

 

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