Chiesa di Santo Stefano a Santa Elisabetta

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  • Religiosi

Il comune di Santa Elisabetta è, tra quelli del territorio agrigentino, uno dei più attivi sul piano ecclesiastico, a tal punto da vantare la presenza di diverse festività religiose, come il Pastorale di Nardu durante l’Epifania, che si alternano durante tutto l’anno, e punti d’interesse che ben mostrano questa antica tradizione del territorio, tra cui spicca la Chiesa di Santo Stefano.

La parrocchia è conosciuta anche come Chiesa Madre di Santa Elisabetta, in quanto è il luogo di culto più importante della cittadina, che ti invitiamo a visitare se ti trovi a passare per Agrigento, soprattutto se ami gli antichi borghi storici, che presentano i fasti del Medioevo e del Rinascimento.

Storia della Chiesa di Santo Stefano a Santa Elisabetta

La Chiesa Madre di Santo Stefano a Santa Elisabetta è originaria degli ultimi anni del Settecento. Nel corso del tempo ha subito diverse modifiche strutturali, sebbene lo stile architettonico sia rimasto quasi del tutto immutato.

Il primo grande restauro venne a partire dal 1853, con dei lavori che proseguirono a rilento, a tal punto che l’edificio venne tenuto chiuso per ben vent’anni, fino a quando, nel 1873, i lavori vennero finalmente ultimati grazie anche al contributo degli stessi cittadini di Santa Elisabetta.

L’ultima rinfrescata alla struttura della Chiesa Madre di Santa Elisabetta avvenne nei primi anni del Novecento, in cui l’edificio venne migliorato sia da un punto di vista estetico che per quanto riguarda le dimensioni, così da poter ospitare un maggior numero di persone, complice anche il popolamento del comune di Santa Elisabetta.

Architettura della Chiesa di Santo Stefano a Santa Elisabetta

Ciò che più risalterà ai tuoi occhi è la particolare facciata della Chiesa, realizzata con mattoni e pietre, che si possono osservare lungo tutto il prospetto, composto da un solo ordine contornato da lesene e paraste. Il portale d’ingresso è ligneo, con delle incisioni verticali che ne conferiscono un decoro sobrio.

Sulla cima della porta vi è la dicitura “D°.STEPH°. P. A.D. MDCCXCVI”, che illustra sia il nome di Santo Stefano che l’anno in cui vennero ultimati i lavori, ovvero il 1796.

Appena entrerai all’interno dell’edificio potrai ammirare un’unica navata tempestata di opere d’arte che ne abbelliscono le sue pareti. Sono due le file di panche presenti, separate da un lungo corridoio centrale che accompagna fino all’altare principale.

Come arrivare alla Chiesa di Santo Stefano a Santa Elisabetta

Trovandosi nel cuore del centro storico di Santa Elisabettav, ti sarà molto facile visitare la Chiesa di Santo Stefano. È altrettanto semplice arrivare in questa cittadina, grazie anche ai collegamenti di cui è servita, come la Strada Statale 118 e le Strade Provinciali 17 e 19, attraversate quotidianamente anche dagli autobus di Azienda Siciliana Trasporti AST.

La Stazione Ferroviaria Aragona Caldare si trova a circa 20 km di distanza, mentre l’Aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo è a circa 120 km. Questi rappresentano le soluzioni migliori per chi viaggia con treni e aerei con l’intento di raggiungere Santa Elisabetta.

A circa 20 km si trova Agrigento, perfetta come punto d’arrivo prima di spostarsi verso Santa Elisabetta, in quanto gode di un numero maggiore di collegamenti con tutta la Sicilia.

 

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