Chiesa di Sant’Agrippina a Mineo

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A Mineo, in provincia di Catania, c'è una bellissima chiesa che risale al 1700 e che ha vissuto diverse vicissitudini nei secoli precedenti. Si tratta della Chiesa di Sant'Agrippina a Mineo, un luogo molto suggestivo che vale assolutamente una visita, anche perché nei suoi dintorni si possono scoprire tanti altri luoghi magici che certamente cattureranno l'attenzione del visitatore. Ecco, allora, tutto quello che c'è da sapere sulla parrocchia di Sant'Agrippina a Mineo, per organizzare una gita nel migliore dei modi.

La parrocchia di Sant'Agrippina a Mineo: storia del luogo

Ciò che rende davvero particolare la parrocchia di Sant'Agrippina a Mineo è il fatto che sia stata costruita su una struttura preesistente che risale addirittura al 263 d.C. Qui Sant' Eupresia decise di fondare un oratorio dove conservò le spoglie e altri oggetti cari a Sant'Agrippina, martire e vergine, che lei stessa aveva provveduto a raccogliere da Roma, dopo un avventuroso viaggio. Nel 312 San Severino, che all'epoca era il vescovo di Catania, la consacrò a basilica ma qualche secolo dopo, durante le invasioni arabe che toccarono anche questa zona della Sicilia, la basilica fu trasformata in una moschea.

Con le operazioni di riconquista da parte degli eserciti cristiani, però, qualche decennio dopo gli arabi furono ricacciati dall'altro lato della costa, quindi la Chiesa di Sant'Agrippina a Mineo tornò ad essere un luogo di culto cristiano ma un tremendo terremoto nel 1169 la rase quasi completamente al suolo. Trascorsero molti secoli prima che la struttura fosse ripristinata in quanto avvenne solo nel XIV secolo mentre un altro secolo dopo, precisamente nel 1556, la chiesa di Sant'Agrippina ottenne la consacrazione a collegiata.

Purtroppo i problemi non erano ancora finiti per questa suggestiva struttura che si trova alla sommità di una collina . Infatti nel 1693 un altro violento terremoto la rase completamente al suolo e risparmiò esclusivamente l'abside. Solo qualche anno dopo, nel 1700 circa, furono avviati i lavori di ricostruzione che però non furono mai portati davvero a compimento visto che la facciata principale risulta essere ancora spoglia.

Architettura e opere d'arte presenti nella parrocchia di Sant'Agrippina a Mineo

Per quanto riguarda la sua struttura attuale, la Chiesa di Sant'Agrippina a Mineo ha una pianta a croce greca e presenta quindi tre navate. L'esterno è abbastanza spoglio, in pietra quasi grezza, ma è al suo interno che si possono ammirare alcuni tesori nascosti . Le navate, infatti, sono riccamente decorate con stucchi che possono essere ricondotti alla scuola del Serpotta mentre affreschi di stampo ottocentesco, realizzati da Sebastiano Lo Monaco e da Barone, che rappresentano scene della vita di Cristo e l'episodio in cui Sant'Agrippina caccia via gli invasori arabi sono un elemento di spicco della struttura.

L'attrazione principale della chiesa è però certamente la statua lignea che è dedicata alla patrona e che la raffigura in epoca giovanile. L'opera è stata realizzata nel 1518 da Vincenzo Archifel, molto conosciuto all'epoca. Infine sono da segnalare alcuni altri capolavori custoditi al suo interno come l'altare dedicato alla Natività, un sarcofago in marmo del Cinquecento e altre tele di pregio. Meritano una visita anche i sotterranei che probabilmente fanno parte dei resti di un antichissimo castrum di epoca bizantina.

Cosa è possibile fare nei dintorni della Chiesa di Sant'Agrippina a Mineo

Oltre a visitare la Chiesa di Sant'Agrippina, una gita a Mineo permetterà di poter ammirare anche molto altro. Ad esempio, l'attuale palazzo del Comune, che è in un vecchio collegio dei gesuiti, è una struttura che è stata edificata nel XVII secolo e nel 1767 è diventato la sede comunale per volere dei Borbone, all'epoca re delle Due Sicilie o il Palazzo Capuana, casa natale dello scrittore Luigi Capuana.

Gli amanti dell'archeologia apprezzeranno invece l' area di Palikè, un'oasi naturale che ha l'obiettivo di preservare la fauna e la flora locale. Al suo interno, però, ci sono i resti di un meraviglioso tempio dedicato ai fratelli Palici, ossia figli di Zeus e Talea. Infine a breve distanza c'è pure il castello di Mongialino che è una struttura del XIII secolo che però ingloba i resti di una costruzione preesistente visto che la zona è stata abitata fin dall'età del bronzo. Del castello in particolare resta un torrione molto ben conservato.

Come arrivare a Mineo

Mineo può essere facilmente raggiunta sia da Catania che da Palermo in auto. Nel primo caso, la strada da percorrere è la Ss. 417 seguendo le indicazioni per Gela, poi occorre proseguire sulla Strada Provinciale 181 che porta fino a destinazione.
Da Palermo, invece, si percorre l'autostrada A19 con uscita Enna, poi si prosegue sulla Sp.192 e poi sulla Ss. 417 fino a raggiungere Mineo.
La località può essere raggiunta anche in treno ma in modo meno agevole visto che la stazione più vicina è quella di Militello e da lì occorre proseguire con un servizio di autobus locali.
Allo stesso modo si può arrivare da Palermo e Catania sempre con gli autobus , che sono il mezzo più conveniente per giungere a destinazione.

© Carlo Blangiforti, Public domain, via Wikimedia Commons

 

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Via Giorgio la Pira, 59, 95044 Mineo CT, Italia

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