Castello di Valguarnera ad Assoro

Assoro è una piccola comunità che sa offrire ai propri visitatori tanti edifici di importanza architettonica e artistica come il celeberrimo Castello di Valguarnera.

Achitettura ed opere d'arte presenti nel Castello di Valguarnera di Assoro

Nel territorio di Assoro, in provincia di Enna, ci sono diverse location di interesse turistico per la loro storia e la bellezza artistica e architettonica di cui dispongono. Tra questi spicca il Castello di Valguarnera che oggi può essere apprezzato soltanto in parte perché è stato abbandonato nel corso dei secoli dopo che, nell’anno 939, venne espugnato dagli arabi.

Il castello aveva una planimetria poligonale irregolare e seguiva l'andamento geografico del territorio in cui si trova. Infatti la struttura si presenta su una collinetta che sovrasta tutta la zona per garantire massima difesa rispetto all'arrivo dei nemici. Intorno al castello vennero realizzate delle possenti mura in pietra con un'enorme torre a pianta circolare. Le mura e la torre erano caratterizzate da classici beccatelli in pietra in ragione dell'influsso che ebbe sulla struttura la dominazione spagnola in particolare della famiglia Valguarnera originaria dell'attuale catalogna. Il castello era stato costruito precedentemente ma questa famiglia decise di utilizzarlo per farne una sorta di dimora attraverso un'importante opera di restauro. Venne prevista una seconda muraglia che creava una sorta di passaggio segreto a cui si accedeva attraverso una scala a chiocciola e che metteva in collegamento vari ambienti. Un'opera imponente perché bisogna rimarcare come i passaggi vengono ricavati nella nuda roccia.

La Storia del Castello di Assoro

La storia del castello Valguarnera di Assoro è abbastanza frammentaria anche perché mancano documenti inequivocabili che raccontano quello che è accaduto. Di certo si sa che era originariamente una fortezza realizzata dai bizantini e che nell'anno 939 gli arabi seppero espugnare. Ci fu un nuovo cambiamento successivamente quando in Sicilia arrivarono i Normanni che riuscirono ad espugnare per la seconda volta la fortezza cacciando gli arabi dal territorio. La dominazione e la proprietà di queste terre passarono quindi al vescovo di Catania per volere di Ruggero II il quale volle vendere la struttura per diverse ragioni.

Nei secoli precedenti ci sono tantissimi altri passaggi di proprietà, in particolare dal vescovo di Catania si passò alla famiglia Umberti a cui però venne confiscata nel 1340 per poter essere poi affidata al duca di Randazzo che sfruttò la sua influenza verso i catalani. Di certo si sa anche che nell'anno 1364 Federico IV decise di dare il castello e tutta la terra a Matteo d'Aragona che però nel giro di pochissimo tempo non aveva eredi così che il castello nel 1866 arrivò nelle mani di Antonio Moncada che ne detiene la proprietà fino al 1397. Dopo la morte arrivò in Sicilia la famiglia dei Valguarnera che se ne occupò effettuando gli interventi di installazione e gestendo la struttura che poi sarà completamente abbandonata una volta passata di mano.

Cosa fare ad Assoro e nei dintorni

Assoro è una cittadina che ha altro da offrire oltre allo splendido castello di Valguarnera come, ad esempio, il Palazzo dei Principi di Valguarnera conosciuto anche come Palazzo della Signoria la cui realizzata è avvenuta nel corso del XV secolo. Una struttura che ricalca lo stile dell'epoca, marcatamente catalano, collegata con un bellissimo arco alla suggestiva Basilica di San Leone. Si tratta di una chiesa costruita nel 1186 ma più volte rivista, ristrutturata per via di cataclismi tra cui il terribile terremoto del 1693, e ampliata fino ad assumere l'attuale forma con ben 5 navate e 3 absidi. Ci sono anche altri edifici religiosi di interesse turistico come la Chiesa di Santa Maria del Carmine risalente al XIV secolo, il Campanile di San Biagio, il Monastero delle Clarisse e la duecentesca Chiesa dello Spirito Santo.

Come arrivare ad Assoro

In auto, per raggiungere Assoro venendo da Enna è necessario coprire un percorso di 24 km in circa 35 minuti. Ci si immette nella SS121 e la si lascia dopo 17 km all'apposita uscita.
Arrivando da Messina il percorso complessivo è di 175 km per un viaggio di 2 ore prendendo prima la A20/E90 e quindi, dopo 2,5 km, la A18 in direzione SP62 pe 162 km e infine la SP7.
Per chi arriva da Palermo i chilometri da percorrere sono 150 ma il tempo è più alto ossia 2 ore e 30 minuti perché sono strade meno veloci. Si prende la E90, quindi A19/E932 uscendo a Cinque Archi e infine si procede lungo la SS121.

© Immagine di Vito Calabretta, CC0, via Wikimedia Commons