Castello di Oliveri

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Oliveri è una località legata alla storia di Tindari e della sua fortezza che, all’epoca, insieme a Marina di Patti e Mongiove, costituivano un naturale approdo orientale della colonia greco romana che si trovava ubicata strategicamente sul promontorio. Oggi, il Castello di Oliveri, è una stimolante attrazione turistica da visitare.

Storia del Castello di Oliveri

Si dice che la denominazione del paese derivi da un mitico palatino di Carlomagno, tale Oliverus, famoso per epiche gesta conosciute sin dall’anno Mille.

La storia narra che questo cavaliere una volta sbarcato sulla costa, rimase così attratto dalla bellezza del territorio che decise di installarvi un insediamento che fu il primo nucleo abitato.
Molto più probabilmente il nome deriva dai tantissimi alberi secolari di ulivo che caratterizzano il territorio.

Ovviamente nel corso dei secoli il Castello di Oliveri ha visto varie modificazioni sia strutturali che funzionali dettate dalle esigenze dei vari proprietari che si sono succeduti e anche se oggi restano solo pochi resti, tanto basta a rendere affascinante questo luogo. Tra i possessori si annoverano Vinciguerra d’Aragona, Raimondo Xamer, la famiglia Gioeni, la famiglia La Grua, la famiglia Paratore Merlo e i Bonaccorsi principi di Patti tutt’ora proprietari.

Il Castello di Oliveri fu costruito durante il XII secolo per volere del Conte Ruggero a presidio del tratto di costa tirrenica e delle isole Eolie, ed è una delle fortificazioni tra le più antiche della provincia di Messina.

Architettura e opere d'arte presenti al Castello di Oliveri

Come accennato il Castello di Oliveri ha visto, nel corso dei secoli, diverse modifiche anche strutturali e l’aspetto attuale, più che una fortificazione, ricorda un palazzo nobiliare anche se circondato da muri e baluardi.

La base è a forma regolare quadrata e s’innalza su tre piani aventi ampie finestre sia sui quattro lati che sugli edifici aggiunti successivamente.

Restano visibili i poderosi bastioni che incorniciano l’ingresso e si riconosce anche la cilindrica Torre che l’antica cappella di famiglia.

Sulla corte si trovano le entrate ai locali un tempo di servizio mentre, proprio al centro della facciata principale, si trova un androne dominato da un arco a sesto acuto con una importante scalinata e l’accesso agli ambienti che si trovano al piano nobile. Un esteso giardino circonda la costruzione dov’è presente anche la chiesa avente un’unica navata.

Riconoscibile sull’architrave del portale principale, lo stemma intagliato dei baroni Paratore sicuramente risalente all’inizio del XVIII secolo quando questa famiglia venne investita del titolo. Risalenti invece alla meta del Novecento sono alcune aggiunte come le terrazze e le scale in cemento armato che stonano con l’armonia architettonica preesistente. Gli interni, non aperti al pubblico, sono ben conservati nel loro aspetto originario.

Cosa è possibile fare nei dintorni del Castello di Oliveri

Oliveri è una base ideale per vedere molte attrattive presenti della provincia di Messina anche per la vicinanza dell’autostrada.

Da non perdere le visite di Novara di Sicilia, Tripi, Montalbano Elicona, Capo Milazzo e Castroreale.

Decisamente più vicini al Castello di Oliveri rimangono sia il Santuario di Tindari che la Riserva Naturale Laghetti di Marinello.

Il Santuario della Madonna Nera di Tindari si rifà ad una leggenda che racconta che questa scultura, messa in salvo dalla persecuzione iconoclasta imperante in quei tempi nel vicino Oriente, fu trasportata via mare da una nave che si era riparata da una tempesta nella baia naturale dei laghetti di Tindari. Tornato il bel tempo la nave cercò di salpare ma non le fu possibile se non solo dopo aver abbandonato la statua della Madonna sulla riva.

Gli abitanti del luogo portarono la statua sul soprastante colle dov'era presente una chiesetta che da quel giorno fu meta di pellegrinaggi così continui che fu necessario ampliarla per accogliere i fedeli fino a divenire un Santuario che si presenta con una pianta a forma basilicale a croce latina con tre navate e con un transetto quadrato. La base è in marmo e la copertura delle falde è assicurata da pannelli di ceramica azzurra. Dalla parte settentrionale è stato realizzato un bel loggiato che consente di ammirare i sottostanti Laghetti di Marinello.

La Riserva Naturale Laghetti di Marinello è raggiungibile scendendo una scalinata che conduce sia alla spiaggia che ai laghetti. Si tratta di una riserva di ben quattrocento ettari dove la natura è preservata.

Come è possibile arrivare al Castello di Oliveri

In auto: si deve prendere l’Autostrada A20 Messina-Palermo uscendo al casello autostradale di Falcone e dopo 300 metri imboccare il bivio per Oliveri.

Immagini di Effems, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

 

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S.da Statale 113, 11, 98060 Oliveri ME, Italia

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