Castello di Mistretta

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Il castello arabo-normanno di Mistretta con l'Acropoli di Amestratos racchiude una storia davvero affascinante. Immergiamoci in un breve viaggio nella storia della Sicilia.

Breve storia del Castello di Mistretta

Il castello arabo-normanno di Mistretta ha molto da raccontare. Tutto iniziò nel 1101, quando il conte Ruggero donò al Demanio Regio l'intera cittadina con il castello annesso. Per i tre secoli successivi, il luogo fece da cornice a numerosi eventi sociali e politici, passando tra le mani dei vari dominatori della città. Inoltre, fu anche la dimora selezionata per il rifugio di Matteo Bonello, che al suo interno architettò una congiura contro il re normanno Guglielmo.
Fu anche la sede di Federico d'Aragona nella notte precedente rispetto alle nozze con Costanza.

Dopo alcuni scavi archeologici negli anni '80, nel castello di Mistrettafurono rinvenuti i resti di un'antica chiesa, probabilmente eretta dai Normanni sulle ceneri delle costruzioni bizantine. Nel corso dei decenni, la struttura ha trovato nuova luce. Nel 2000, è emerso un nuovo pezzo di storia di un reperto archeologico unico, con tre diversi ambienti poi identificati come possibili magazzini. Più in fondo, un'area dedita alla conservazione delle armi, con pietre utilizzate per le catapulte.

Architettura e opere d'arte del Castello arabo-normanno e Acropoli di Amestratos

Un tempo, il castello di Mistretta era una fortezza. Oggi sorge sulla sommità di una rupe situata a circa 1000 metri di altitudine, nella valle del torrente Serravalle. Le vedette sono ancora situate tra le località di Santa Croce e Mistretta. La sua struttura risalirebbe al tardo medioevo. Al di sotto del punto architettonico, dovrebbe essere situata l'antica e suggestiva Acropoli di Amestratos. Nel corso degli anni, vengono portate avanti ricerche sempre più eccitanti che sottolineano l'importanza sociale della Sicilia nei secoli, con una storia ricca di eventi.

All'interno del castello di Mistretta, ci fu il ritrovamento di una cisterna d'acqua, in grado di testimoniare l'uso a carattere quotidiano di un edificio intriso di fascino. Grazie a questo reperto, è possibile dimostrare che diverse civiltà hanno scelto il castello come sede permanente. Al suo interno, sono state scoperte sei stanze, una delle quali di forma rettangolare e utilizzata come sala di rappresentanza. Inoltre, è possibile visionare anche monete risalenti all'età ellenistica.

Cosa fare nei pressi del castello di Mistretta

Il castello arabo-normanno di Mistretta offre numerose chance per vivere un'esperienza da ricordare. Dalla vetta del colle, è possibile ammirare una veduta meravigliosa verso la cittadina che oggi conta 4 mila abitanti. Se il tempo è limpido, il colle consente di scorgere facilmente le isole Eolie, mentre verso sud appaiono i Monti Nebrodi. Tetti e torri rendono il paesaggio romantico e suggestivo.

Importante è anche la visione di Porta Palermo, situata a bordo di un celebre ponte. Il Palazzo Tita prende il nome da una famiglia signorile e offre numerosi spunti di interesse, così come è possibile visionare la Fontana San Vincenzo e Villa Garibaldi, dal chiaro stile medievale. Chi ama la natura può ammirare l’intera Valle delle Cascate di Mistretta, tra cui la Cascate di Ciddia e il laghetto di Urio Quattrocchi. Da non perdere le feste di San Sebastianoe della Madonna della Luce.

Come arrivare a Mistretta

Chi vuole scoprire il castello di Mistretta può farlo in automobile, prendendo l'A20 e uscendo in corrispondenza di Santo Stefano di Camastra o Tusa, con distanza di circa 10 e 15 chilometri dal centro. In treno, a circa 30 chilometri dalla destinazione, ecco le stazioni di Sant'Agata di Militello e Cefalù. In aereo, basta raggiungere lo scalo di Catania a 80 chilometri da Mistretta e muoversi con i vari mezzi disponibili.

 

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