Castello di Chadra a Francofonte

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A Francofonte, in provincia di Siracusa, c'è un castello che domina la collina che si trova nell'ansa formata dal confluire del torrente Canale: si tratta del castello di Chadra e si trova in una posizione davvero inespugnabile, visto che è a picco sulla valle sottostante. La sua funzione, ovviamente, era principalmente difensiva e la costruzione può essere ancora oggi visitata visto che le condizioni di conservazione dei suoi ruderi sono piuttosto buone. Ecco, allora, tutte le informazioni indispensabili per consentire agli utenti di raggiungere e visitare il castello di Chadra.

Storia del castello di Chadra

La storia del castello di Chadra, conosciuto anche con il nome di castello di Gadera, inizia in un periodo molto turbolento per la Sicilia, quando gli angioini e gli aragonesi si contendevano il predominio del territorio, sia prima e dopo la guerra del Vespro. In un documento del 1270 si inizia per la prima volta a parlare del casale di Chadra, facente parte del relativo feudo che nel 1296 viene suddiviso fra due famiglie. Qualche anno più tardi, nel 1307, Giovanni De Lamia decide di far costruire nella sua parte di feudo un castello, poi completato quando due anni più tardi la famiglia si impossesserà anche dell'altra parte del dominio. Il possesso dei De Lamia dura fino al 1392 quando, per motivi politici, il feudo viene confiscato e dato alla famiglia di Berengario Cruyllas il quale, però, dopo pochi anni inizia a disinteressarsene, visto che riceve in dono anche l'abitato di Calatabiano. Tuttavia il castello sopravvive ancora qualche anno, visto che altre notizie della struttura si hanno nel 1552, quando un terremoto crea dei seri danni che però vengono riparati. Nel 1693, però, un evento sismico ancora più violento lo abbatte quasi del tutto, scoraggiando qualsiasi tentativo di ricostruzione.

L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nel castello di Chadra a Francofonte

Dai ruderi che sono attualmente visibili e da fonti storiche dell'epoca si possono ricavare informazione che consentono di avere un'idea abbastanza precisa di quale aspetto avesse il castello di Chadra. Innanzitutto si trattava di una costruzione tipicamente difensiva, quindi era caratterizzata dal fatto di essere circondata da un profondo fossato di circa 4 metri e da mura possenti di circa un metro e mezzo di spessore che proteggevano tutti gli accessi. Al ponte levatoio, situato a nord-est, si accedeva ad un cortile interno caratterizzato da una torre mastra di avvistamento che faceva parte, insieme ai camminamenti merlati utilizzati per le ronde, dei sistemi di difesa. All'interno di un secondo cortile, al pianterreno, c'erano i silos per il grano e gli altri locali di servizio mentre al piano superiore erano posizionati gli appartamenti dei signori del feudo.

Cosa è possibile fare nei dintorni o all'interno del castello di Chadra

Una visita al castello di Chadra è la scusa ottimale per scoprire Francofonte, conosciuto anche come il paese delle arance. Sono tanti i monumenti che sono racchiusi nel suo centro storico e che meritano certamente una visita. Dal punto di vista religioso, la chiesa più importante è quella Madre di Sant'Antonio Abate ma anche la chiesa del Carmine e quella di San Francesco d'Assisi hanno strutture storiche imponenti e opere d'arte al loro interno. Bellissimi esempi di architettura civile, invece, sono Palazzo Palagonia, oggi sede del Comune, e due fontane: la Canali e quella del Giardiniello.

Come è possibile arrivare a Francofonte

Chi desidera arrivare a Francofonte, in provincia di Siracusa, per visitare il castello di Chadra potrà spostarsi in modo semplice con l'auto. La località è raggiungibile da Siracusa attraverso l'E45 e poi la Ss194, mentre per coloro che provengono da Palermo il percorso da seguire è quello dell'autostrada A19 e poi della E932. Infine da Messina si arriva percorrendo l'A18 con uscita a Francofonte. Il borgo è raggiungibile anche con il treno, pur se il paese non è dotato di una propria stazione ferroviaria. Le più vicine sono quelle di Lentini o di Priolo Melilli dalle quali, poi, si può proseguire per Francofonte con le linee di bus locali messe a disposizione dall'azienda AST.

 

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