L’incredibile leggenda di Pietra Zita a Sant’Angelo di Brolo

C’è un tesoro nascosto tra le colline di Sant’Angelo di Brolo, nella Città Metropolitana di Messina, protetto dal bosco e celato dietro la protezione dello spirito di una fanciulla: è l’incredibile leggenda di Pietra Zita a Sant’Angelo di Brolo, un racconto popolare che si tramanda dal XV secolo.

È infatti il 1500, quando l’Alta Valle del Coniglione, infestata dai briganti, passa dalla storia alla leggenda per il rapimento di una giovane fanciulla. La ragazza, che si stava recando al suo matrimonio, fu rapita e insidiata dai briganti, ma resistendo alle minacce del capo dei banditi, fu uccisa nei pressi delle caverne che si trovano nella valle. Qui, ai piedi di un grande masso, la giovane fu condannata dal brigante a proteggere col proprio sangue un tesoro nascosto.

Il grande masso fu chiamato Pietra Zita, la pietra del fidanzamento, ma l’incredibile refurtiva dei briganti non fu mai ritrovata, forse perché custodita dallo spirito della fanciulla o forse perché persa nella leggenda…

Quel che sappiamo per certo, è che il masso esiste davvero e forse il tesoro di Pietra Zita, cercato per secoli tra i boschi della Valle, si nasconde in realtà in paese, a Sant’Angelo di Brolo.

La mappa del tesoro di Pietra Zita

L’incredibile leggenda di Pietra Zita a Sant’Angelo di Brolo parla della refurtiva dei briganti, ma c’è un altro grande tesoro che è invece sotto gli occhi di tutti: il patrimonio artistico custodito in paese, il Duomo di Santa Maria, le numerose e antiche chiese del borgo, il Castello di Piano Croce, i mulini e gli altri palazzi di Brolo. Per trovare questo tesoro, basta percorrere i 6,6 km che separano Pietra Zita da Sant’Angelo, in direzione Nord-Est.

Entrando in paese, la Parrocchia di Santa Maria si trova sull’omonima piazza ed è un edificio del XV secolo, mentre ancora più antico è il Monastero di San Michele Arcangelo, che svetta nella Valle col suo alto campanile; la Chiesa fu costruita nel 1084 dal Conte Ruggero e oggi dell’edificio originario rimane solo il bellissimo Chiostro, ma si possono visitare anche i resti della Chiesa, crollata nel 1923.

Tra gli altri edifici sacri del borgo, in Via Garibaldi troverete la seicentesca Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, tanto bella all’esterno, quanto ricca di opere d’arte all’interno. Passeggiando per il centro, potrete scoprire le altre Chiese e anche i palazzi storici di Sant’Angelo, oltre al Monumento ai Caduti del paese nella Prima Guerra Mondiale.

Dirigendovi verso la costa settentrionale dell’isola, ad appena 15 km dal centro di Sant’Angelo di Brolo troverete la frazione di Piano Croce, dove si erge la Torre Saracena che affianca il complesso del Castello Medievale, risalente al XII secolo.

Scoprire la storia di Sant’Angelo di Brolo attraverso la leggenda

In un paese dalle origini antiche come Sant’Angelo di Brolo, sotto ogni pietra si nasconde una leggenda: tra le rovine del Monastero di San Michele Arcangelo, aleggia ancora il mito del Conte Ruggero d’Altavilla che, come narra la leggenda, fece costruire il Monastero in seguito all’apparizione di San Michele, invocato in battaglia. Dietro questa leggenda si legge la storia del conflitto tra Normanni e Saraceni nella Sicilia dell’XI secolo; oltre all’incredibile leggenda di Pietra Zita a Sant’Angelo di Brolo e alla leggenda della Battaglia di Altavilla, nei dintorni di Brolo si narra anche il mito di Franco, la storia di uno schiavo fucilato per aver estratto dell’oro dalla terra su cui si coltivava il gelso per produrre il baco da seta, fonte di ricchezza per il territorio di San Giuseppe, presso l’attuale Fosso di Franco.

Dietro le leggende di Sant’Angelo di Brolo, che raccontano di tesori e vittorie, si nasconde la gloriosa storia di una terra da riscoprire.

Scoprire Sant’Angelo di Brolo: tra cultura e tradizioni

L’incredibile leggenda di Pietra Zita a Sant’Angelo di Brolo attrae in paese numerosi cercatori di tesori, ma anche turisti che incuriositi dalla ricerca di un fantastico bottino, trovano in realtà un tesoro fatto di arte, storia, cultura e tradizioni.

Oltre agli edifici sacri e ai palazzi storici, infatti, a Sant’Angelo di Brolo ci sono anche musei e locali dove ristorare spirito e corpo.

Il Museo di Arte Sacra si trova nella Chiesa del Santissimo Salvatore, poco distante da Piazza Santa Maria: qui, oltre ad ammirare le bellezze architettoniche della Chiesa cinquecentesca, potrete scoprire la ricchezza degli arredi e dei paramenti sacri a partire dal XV secolo.

Il Museo degli Angeli si trova invece nel Chiostro dell’ex Convento di San Francesco, in via I Settembre, nella zona meridionale del borgo. Qui potrete ammirare numerosissime tele di artisti contemporanei, che ritraggono le celesti creature e scoprire tutto sugli angeli, consultando gli studi sull’angelologia che si tengono nel centro.

Una parte importante della cultura di ogni paese è legata alla cucina e questo è tanto più vero in una terra come la Sicilia, dove grazie ai prodotti a km 0 e alle tradizionali ricette popolari, ogni piatto servito in tavola è una vera e propria opera d’arte. Per conoscere tutti i sapori di Brolo, riservate un tavolo nei migliori ristoranti, trattorie e pizzerie del posto, dove potrete gustare salumi di qualità come il famoso salame di Sant’Angelo di Brolo, pasta fresca alla Norma, oltre a carne, pesce e verdure; ogni pasto si chiude con dolci e liquori locali e spesso avrete la possibilità di acquistare anche prodotti da riportare a casa.

Come arrivare a Sant’Angelo di Brolo

L’incredibile leggenda di Pietra Zita a Brolo vi porterà a scoprire Sant’Angelo, a circa 314 metri sul livello del mare, nella Città Metropolitana di Messina.

Raggiungere il borgo per trovare i tesori nascosti di Brolo è facile, sia in macchina, sia in treno.

I visitatori che arrivano in macchina, possono prendere l’A20 Messina-Buonfornello fino all’uscita per Brolo-Capo d’Orlando est, a circa 5 km dal borgo; chi preferisce il treno, potrà scendere alla Stazione di Patti-S. Piero Patti, dove troverà ad attenderlo bus e navette, per proseguire nel viaggio di circa 8 km fino in centro.

Siete pronti ad entrare nella leggenda?

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