La storia di Villafrati, un piccolo comune in provincia di Palermo posto lungo il letto del fiume Milicia.
Ha un passato fatto di dominazioni e gloria. Scoprirlo più da vicino vuol dire non solo scoprire un tesoro di architettura sia civile che religiosa ma anche capire più da vicino un pezzo di storia che ha reso la Sicilia ciò che oggi è: una terra meravigliosa e ricca di cultura. Ecco allora qualche dettaglio sulla storia di Villafrati e cosa c’è da vedere di davvero imperdibile nel borgo siculo.
La storia di Villafrati
Nel 1602 la Corona spagnola decise di concedere la licentia populandi ad una piccola masseria che si trovava nel territorio di quello che oggi è il borgo di Villafrati. Grazie a questo speciale permesso, alcune famiglie si trasferirono dai territori vicini in quella che era all’epoca una zona disabitata ma che in passato aveva visto tracce di civiltà fin dalla Preistoria. Purtroppo il processo di popolamento fu molto lento tanto che nel 1650 circa il borgo era animato da meno di 500 persone. Quando il borgo passò in mano alla famiglia dei Filangeri, però, tutto cambiò poiché i nuovi feudatari investirono molto sull’edificazione, realizzando ad esempio il quartiere di Castello, e diedero vita a una fiorente produzione di gesso, facendo diventare Villafrati un centro all’avanguardia in questo campo. Nei primi anni del Novecento, poi, Villafrati subì un processo di migrazione, così come avvenne per altri centri abitati siciliani. Tuttavia intorno agli anni Settanta il borgo visse una stagione di forte impulso edilizio, grazie alle rimesse degli abitanti emigrati all’estero.
Cosa vedere a Villafrati
Certamente la Chiesa Madre, intitolata alla Santissima Trinità e con il bellissimo portale che si chiama Porta dei Misteri, è uno dei monumenti più significativi del borgo ma non certo l’unico. Gran parte delle strutture realizzate a partire dal 1700 in poi sono state volute oppure sovvenzionate dalla famiglia Filangeri. Ciò accade, ad esempio, nel caso del Baglio, una struttura residenziale che era il palazzo della famiglia Filangeri e che poi in parte è stata trasformata in un teatro. Anche la Chiesa di Sant’Antonio di Padova, della prima metà del Settecento, merita una visita accurata.
Cosa fare a Villafrati
Molte le feste sia religiose che folkloristiche che ogni anno vengono organizzate a Villafrati. Certamente quella più conosciuta è la cunnutta di torci: si tratta di una ricorrenza che si tiene in corrispondenza della festa del Santissimo Crocifisso e che prevede una sfilata sia di muli che di cavalli che vengono bardati con i simboli del paese. Gli animali portano in groppa il grano raccolto, proprio perché si tratta di una celebrazione dell’abbondanza. C’è poi la festa patronale che è quella della Santissima Trinità che si tiene ogni anno nel mese di giugno
Cosa mangiare a Villafrati
Ovviamente a Villafrati la cucina è quella tradizionale siciliana, quindi si possono assaggiare tutti i piatti più tipici di questa enogastronomia. Molti sono gli appuntamenti con sagre, come quella del grano che mette in campo tutti i prodotti a base di frumento. Infine sono da assaggiare alcune specialità molto conosciute come cannoli, cassate, lardu chinu e molto altro ancora. La produzione locale di mandorle e di ricotta si evince anche nelle ricette più tradizionali.
Cosa visitare nelle vicinanze di Villafrati
Una delle strutture che più raccoglie consensi e apprezzamenti nelle immediate vicinanze di Villafrati sono le terme arabe, che in realtà sono conosciute con il nome di Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella visto che non si tratta di bagni termali risalenti alla dominazione araba ma è una struttura di epoca romana. A breve distanza meritano una visita anche il Laghetto di Borgo Drago e il bosco di Ficuzza che è uno dei polmoni verdi di tutta la Sicilia. Rocca Busambra, invece, è il paradiso per gli amanti dell’arrampicata.
Come è possibile arrivare a Villafrati
Coloro che partono da Palermo e vogliono raggiungere Villafrati in auto potranno farlo percorrendo la Ss121 oppure la Sp77.
Coloro che si muovono da Catania, invece, dovranno prima percorrere la A19 e poi proseguire sulla Ss121.
Da Messina la strada più indicata prevede di percorrere prima la A20 e poi la E90 mentre da Trapani i visitatori sceglieranno l’A29 e subito dopo la E933.
Da Siracusa, infine, si deve prendere prima la A19 e poi la E932 mentre da Enna e da Agrigento la strada consigliata è la Ss189.
Villafrati non dispone di una sua stazione ferroviaria, per cui coloro che preferiscono muoversi in treno potranno fare riferimento alle stazioni vicine di Casteldaccia, di Altavilla Milicia oppure di San Nicola Tonnara e da lì proseguire verso il borgo con le linee di autobus messe a disposizione dall’azienda AST.
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