La storia di Partinico: agriturismo, origini e tanto buon vino

Partinico è una ridente cittadina che consente di scoprire la pura essenza della Sicilia.

La località è perfetta per produrre numerosi cibi, tra i quali il vino occupa un ruolo di primo piano. Scopriamo insieme i punti di forza di un luogo assolutamente non banale.

Le origini di Partinico

Partinico sorge sulle pendici del colle Cesarò, tra il Golfo di Castellammare e le montagne di Borgetto e Montelepre. Le sue origini sono a metà strada tra mito e leggenda. Forse è discendente della città fortificata di Inico, ma non si ha alcuna certezza in merito. Inoltre, si narra di un altare dedicato alla dea Parthenia, dalla quale deriva l’omonima selva. I primi ritrovamenti dovrebbero risalire all’era preistorica, con alcuni resti di ville romane. Tra questi, importante è stata la Testa di Partinico, una scultura che ritrae un antico volto romano e considerata tra le più belle tra quelle raffiguranti visi umani.

La crescita di Partinico

La storia di Partinico è andata avanti con numerose invasioni da parte di popoli vandali e arabi, prima che la città fosse custodita dal monastero di Santa Maria d’Altofonte, che la diede a vari nobili e signori. Nel Settecento, il quartiere palermitano si tramuta in comune a sé stante. La situazione locale peggiorò in seguito a numerosi conflitti, con il territorio che venne impoverito in misura sostanziale. Verso gli anni Cinquanta, l’arrivo del sociologo triestino Danilo Dolci fu fondamentale per affrontare al meglio la criminalità organizzata locale, dando vita a un gruppo di intellettuali capaci di risollevare il territorio.

L’importanza dell’agriturismo a Partinico

Partinico deve buona parte del proprio successo all’agriturismo. Il settore ha vissuto una forte evoluzione da queste parti, grazie a un clima mite e a un territorio molto vertile. Il Colle Cesarò lascia a bocca aperta e si erge su una pianura estesa, proteggendo Partinico da ogni minaccia. Non mancano coltivazioni di ogni genere, dalle mandorle agli agrumi passando per gli olivi, oltre alla straordinaria produzione di vini.

Le meraviglie della cittadina palermitana

La cittadina di Partinico merita di essere vista almeno una volta nella vita per diverse ragioni valide. La Chiesa di San Leonardo è notevolmente importante, così come il chiostro della Chiesa del Carmine e le tre navate della Chiesa Madre di Maria Santissima Annunziata, senza dimenticare quella intitolata ai Santi Giovanni e Paolo. Infine, ecco il Borgo Parrini e il Santuario della Madonna del Ponte, altri due poli religiosi tutti da ammirare.

Da non perdere neanche la fontana degli Otto Cannoli, così come il Palchetto Musicale è molto suggestivo. Il Palazzo Ram è una tipica villa medicenea, mentre la Villa Margherita comprende i busti di Garibaldi e Vittorio Emanuele II e la fontana di Valguarnera è simbolo di un borgo storico. Il vero simbolo locale è la Real Cantina Borbonica, presa ad esempio per una rivoluzione industriale ante-litteram.

Come raggiungere la ridente cittadina di Partinico

Per conoscere la cittadina di Partinico e viverla tutta d’un fiato, basta uscire a Partinico-Trappeto dall’autostrada A29 e percorrere gli ultimi 3 chilometri in automobile. In treno, le stazioni di Piraineto e Punta Raisi non sono lontane rispetto alla cittadina siciliana, dato che la distanza si aggira sui 14 chilometri.

Partinico, un luogo da vivere senza alcun freno

La storia di Partinico è tutta da scoprire e consente di conoscere un luogo affascinante. Non resta altro da fare che trovare il tempo per visitarla e dare un’occhiata alle sue notevoli bellezze paesaggistiche e culturali.

© Immagine di Royo82, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Condividi

Lascia un commento

 

 / 

Accedi

Invia un messaggio

I miei preferiti