La Storia di Antillo

Antillo è un piccolo centro situato in provincia di Messina nella Valle d'Angrò che si trova a circa 500 metri di altezza, inserito in un contesto collinare e pedemontano dei Peloritani.

Si tratta di una delle ormai rare realtà rurali della Sicilia che hanno mantenuto inalterate le loro antiche tradizioni locali, contribuendo a rendere questo borgo di circa 900 abitanti un’affascinante meta per il turismo di élite.

Le origini di Antillo

Secondo le testimonianze disponibili, Antillo è quasi sicuramente nato come villaggio di pastori che sfruttavano le terre arroccate sulle pendici dei Monti Peloritani.

Visitando l’interessante Museo Agro-Pastorale del comune è infatti possibile ammirare numerosi attrezzi e utensili risalenti ad alcuni secoli fà, che confermano la presenza dei primi insediamenti umani intorno al VII secolo a.C.

Come in molte altre parti della Sicilia, anche ad Antillo si susseguirono molte invasioni dapprima da parte dei Greci e poi dei Romani, che stabilirono in questa zona dell’isola alcune importanti colonie.
Successivamente il borgo venne conquistato dagli Ostrogoti che, durante la lunga fase delle invasioni barbariche, rimasero stanziali per decenni, confinando spesso la popolazione nell’entroterra.
Gli Arabi, invece, rimasero soltanto pochi anni, per cedere il passo ai Bizantini che qui, come in numerose altre località, fondarono cittadelle fortificate, utili per dominare il territorio circostante e sfruttare le risorse naturali.
I Normanni, che istituirono la Baronia di Savoca, trasformarono Antillo in uno dei più importanti feudi della zona, anche grazie alla ricchezza delle sue risorse boschive e pastorali.

Soltanto nel 1845, cioè prima della dichiarazione dell’Unità d’Italia, Antillo divenne un comune autonomo e poté quindi ampliare i suoi confini estendendosi a livello urbano ed extraurbano.
È proprio in questo periodo che si verificò un notevole incremento demografico che portò l’iniziale nucleo abitativo a 2000 residenti, un numero mai raggiunto in precedenza.

Verso la prima metà del ‘900, tuttavia, ebbe inizio un progressivo spopolamento di Antillo, causato dal desiderio di emigrare verso la costa, che ha portato al dimezzamento della popolazione (oggi di meno di 1000 persone residenti).

Il problema di questo comune è in parte collegabile alla sua posizione piuttosto defilata e non facilmente raggiungibile con le vie di comunicazione più utilizzate. Pertanto la popolazione è costituita prevalentemente da anziani, mentre le nuove generazioni preferiscono dirigersi verso centri in pianura oppure sulla costa. Nonostante questo problema, la cittadina rimane un’affascinante meta turistica per i visitatori alla ricerca di pace, tranquillità e contatto con una natura ancora incontaminata.

Che cosa vedere ad Antillo

Antillo offre ai turisti l’occasione per ammirare incredibili paesaggi naturali, come la Valle dei Platani, un’oasi di flora e fauna autoctone difficilmente visibili altrove.

Nel centro urbano, invece, è possibile percorrere pittoreschi vicoli contornati da abitazioni rurali in pietra locale, con i caratteristici tetti a lamelle di ardesia.
Sulla Piazza Principale si trova la Fontana Vena, che dal 1894 fornisce ancora oggi acqua a chi desidera gustare sapori primitivi e non inquinati: qui i turisti si radunano per attingere una bevanda fresca, purissima e con un sapore sorprendente. Sempre sulla Piazza si trovano il Monumento ai Caduti, che ricorda tutte le vittime dei conflitti mondiali, e il Monumento dell’Emigrante, dedicato a tutti i cittadini che in passato sono stati costretti ad abbandonare il proprio paese alla ricerca di fortuna.

Nel centro della Valle d’Angrò e udibile anche ad Antillo, si trova l’imponente Campana della Pace, che con le sue 5 tonnellate di peso e i suoi 6 metri di circonferenza rimane una delle più interessanti attrattive della zona e che, unico esemplare al mondo, suona incessantemente.

La Chiesa Madre, edificata nel 1770 e poi ristrutturata nel 1936, contiene la pregevole statua della Madonna di Provvidenza, considerata la patrona del paese e venerata ogni anno il 22 agosto con una festa. Nella basilica si può ammirare anche un antichissimo Organo a Canne del Polizzi e una preziosa statua di sant’Antonio da Padova.

Come arrivare ad Antillo

Per chi parte da Messina, Antillo è raggiungibile in auto percorrendo l’autostrada A18 (Messina-Catania) uscendo al casello di Roccalumera, per proseguire lungo la strada statale 114 e poi sulla strada provinciale 12.

Sono disponibili anche bus in servizio da Messina portano al paese in circa un’ora e mezzo, mentre la linea ferroviaria impiega poco più di un’ora. Il percorso è piuttosto ricco di curve per cui la velocità dei veicoli non può essere elevata, anche se la distanza da Messina è di soli 55 chilometri.

© Immagine di Hwman, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

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