La Storia di Alì Superiore

Alì Superiore è una località in provincia di Messina che si trova ubicata sul colle Sant'Elena, nel complesso montuoso dei Peloritani, a circa 500 metri dal livello del mare.

Si tratta di un borgo molto grazioso, che offre tanti luoghi interessanti da visitare ma che soprattutto ha una storia particolare, che ha radici in un tempo lontano.

Ecco la storia di Alì Superiore e cosa non perdersi durante una visita al borgo.

L’età antica di Alì Superiore

Tutte le notizie relative ad Alì Superiore si trovano all’interno di uno scritto che risale al 1754 e ha come titolo “Della Storia di Alì e suo territorio”, redatto da fra’ Serafino d’Alì, che racconta le origini del borgo e la sua storia fino a quella data, in particolare del periodo medievale.

Secondo questo testo, il paese sarebbe stato fondato da esuli greci nel 638 a.C., prima sulla costa, poi per evitare le incursioni dei pirati sarebbe stato spostato più in alto, sulle pendici del Monte Scuderi. Tuttavia questo luogo non si sarebbe rivelato adatto a causa dell’esposizione alle intemperie, per cui fu deciso il suo spostamento nell’attuale posizione. In questa nuova locazione il paese prosperò sotto la guida della città di Messina ma con le guerre puniche del 250 a.C. l’abitato fu distrutto dai siracusani e poche notizie si hanno dell’epoca successiva, in particolare quella sotto la dominazione dei romani.

L’età medievale di Alì Superiore

Lo scritto riprende il suo racconto dal 1093, quando Ruggero I, Re di Sicilia, decise di donare il territorio di Alì e quello di Itala ai monaci basiliani che vivevano nel monastero dedicato a Pietro e Paolo. Per questo motivo Alì divenne proprietà della chiesa e sotto questa guida prosperò notevolmente nei secoli successivi.

Durante il XVI secolo, Alì fu il centro di rotte commerciali visto che sul suo territorio si coltivavano gli ulivi e si estraevano minerali di ogni tipo. Proprio grazie alla ricchezza della popolazione, in questo stesso periodo furono trovati i fondi per la costruzione del Duomo, datato 1565, nonché del Convento dei Cappuccini, edificato invece nel 1574. Ottimi i rapporti fra la cittadina e Messina, che offriva la sua protezione in cambio di agevolazioni commerciali.

L’età moderna e contemporanea di Alì Superiore

Nel 1674, però, la città di Messina si rivoltò contro la dominazione spagnola e per questo motivo Alì rimase fedele al regno iberico, per cui i messinesi procedettero alla devastazione del borgo come punizione per il tradimento.

Da questo duro colpo il paese non si riprese mai del tutto, e alla devastazione si aggiunse qualche secolo dopo anche in tremendo terremoto: nel 1783 una violenta scossa rase al suolo quasi mezzo abitato. Il paese trovò la forza di risollevarsi ma gli abitanti preferirono trasferirsi più a valle, dando vita a Marina di Alì.

Quando nel 1812 fu abolito il feudalesimo, il territorio di Alì ritrovò la sua libertà e poté costituirsi in comune. Nel 1910 Marina di Alì riuscì a separarsi ufficialmente dal resto del paese, diventando il comune di Alì Terme mentre il vecchio paese per distinguersi adottò il nome non ufficiale di Alì Superiore.

Cosa vedere ad Alì Superiore

Tante sono le cose che si possono ammirare ad Alì Superiore. Uno degli edifici più interessanti è certamente rappresentato dalla Chiesa del Santissimo Rosario che si trova nella parte più alta del paese ed è stata edificata nel 1624 per volere della famiglia Fama. Più antica è invece la Chiesa dello Spirito Santo, che risale al 1445: nella sua struttura è presente una finestra circolare di epoca medievale che fa pensare alla costruzione su una precedente chiesa. Il Convento dei Cappuccini, invece, fu realizzato nel 1574 ma nel 1589 la sua superficie venne ampliata per far posto a numerose cappelle annesse. Dal punto di vista dell’architettura civile, due i palazzi di grande pregio: il primo è il Palazzo Maggiore, realizzato a cavallo fra il Cinquecento e il Seicento; il secondo è invece quello della famiglia Fama, della stessa epoca, che spicca per il suo stile tipicamente ispirato al manierismo michelangiolesco.

Come arrivare ad Alì Superiore

Coloro che desiderano raggiungere Alì Superiore per scoprire più da vicino la sua storia potranno farlo partendo in auto da Messina e percorrendo la SS114.

Chi, invece, proviene da Palermo dovrà scegliere prima la A20 e poi proseguire sulla E90, così come coloro che invece partono da Trapani. Da Siracusa la strada di riferimento è la E45 mentre da Catania si deve seguire prima la A18 e poi la E45. Infine da Enna la strada indicata è l’A19 e poi la E932.

Alì è dotata anche di una sua stazione ferroviaria che si trova sulla linea che collega Messina a Siracusa, inoltre è servita dalle linee di autobus locali dell’azienda pubblica AST.

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