La città del marmo in Sicilia, Custonaci

Nell’isola del sole, il borgo di Custonaci è famoso per essere la Città Internazionale dei Marmi, essendo in Europa con circa duecento cave attive, il secondo bacino marmifero in ordine di estensione.

Ma Custonaci merita di essere conosciuta anche per le sue bellezze.

Per conoscere Custonaci

Il paesino sorge su di un’altura a circa 200 metri sopra il livello del mare proprio alla fine del golfo di Bonagia e, quindi, sul lato nord-ovest sul Mar Tirreno e originando la pittoresca frazione di Cornino.

La sua storia, indubbiamente molto remota, è connessa a quella di Erice tanto che fino alla metà del XX secolo faceva parte del suo territorio.

Il suo territorio, come testimoniato da alcuni reperti archeologici, fu abitato sin dalla preistoria. Prove in tal senso le si hanno anche dalle incisioni risalenti al Paleolitico superiore, ritrovati all’interno della Grotta Miceli.

Anche nella Grotta Mangiapane, inizialmente una cavità di origine marina, sono state trovate tracce di un insediamento preistorico dal quale si originò un borgo caratterizzato da basse costruzioni utilizzate addirittura fino al termine della Seconda Guerra Mondiale e oggi, adibito a Museo Etno-Antropologico che viene utilizzato come location per un folkloristico Presepe Vivente che richiama molti turisti durante l’Avvento.

Altre tracce preistoriche sono presenti anche all’interno della Grotta Buffa e in quella del Crocifisso i cui reperti si possono vedere nel Museo Archeologico di Palermo, a Trapani al Museo Preistorico di Torre Ligny e anche al Louvre di Parigi.

Molti furono i popoli che abitarono questo territorio a partire dai Sicani per poi proseguire con gli Elimi, i Romani, gli Arabi, i Normanni e via dicendo.

Come si intuisce, è un paesino che narra la sua storia tramite luoghi suggestivi che possono essere esplorati da turisti in visita in Sicilia oltre che essere importante per via delle cave di marmo di Custonaci.

Il Marmo Perlato di Sicilia proviene da Custonaci

Il marmo di Custonaci proviene dalle circa duecento cave in attività che si trovano nel suo territorio e dalle quali si estrae il famoso Marmo Perlato di Sicilia noto per la sua bellezza e resistenza. Storicamente è accertato che l’estrazione del marmo è una pratica antichissima e si hanno prove che sin dal I secolo a.C. i romani sfruttavano gli schiavi – e successivamente i cristiani – per farli lavorare nelle cave utilizzando un procedimento estrattivo che seguiva la tecnica detta a formella che avveniva con l’ausilio di alcuni oggetti di metallo che permettevano il distacco dei blocchi dalla roccia.

In Sicilia ci sono diversi tipi di marmo come il Grigio di Billiemi e il Rosso di Piana dei Greci ma il più richiesto ed apprezzato è il Perlato di Custonaci che viene utilizzato per molti scopi. Questo marmo è conosciuto anche come Botticino di Sicilia ed ha una significativa domanda principalmente da Stati della Penisola Arabica che lo utilizzano come rivestimenti interni ed esterni di lussuosi edifici privati ma anche pubblici.

Anche in Italia questo marmo è famoso tanto che lo si trova nei rivestimenti della Basilica di San Pietro e questo in quanto risulta essere molto resistente oltre che per la sua estetica caratterizzata da un colore avorio chiaro con venature sul marrone e macchie bianche di calcite. La sua estrazione interessa tutto il bacino marmifero di Custonaci dove circa duecento cave in attività.
Oltre al marmo Perlato dalle cave si estrae anche il Perlatino che presenta le stesse tonalità ma più delicate.

Cosa vedere a Custonaci e nei dintorni

Oltre sapere che ogni anno il marmo di Custonaci copre l’85% dell’intera produzione della Sicilia e il 15% di quella italiana, il paesino è caratterizzato anche da numerose grotte che si rivelano di estremo interesse per ogni turista che si trova a passare da queste parti in cerca di attrazioni da visitare.
Ecco una lista di luoghi da conoscere che permetterà di organizzare un itinerario a seconda dei propri interessi e delle proprie esigenze.

Grotte di Scurati

Sicuramente è una delle località più interessanti che sono presenti nel territorio. Le Grotte di Scurati sono, oltre che un geosito speleologico molto apprezzato dagli appassionati, anche un insediamento preistorico di una certa importanza e si trovano proprio nell’omonima frazione appartenente a Custonaci.

Il complesso è costituito da ben nove grotte di cui, alcune, si trovano nella riserva naturale Monte Cofano.

Le grotte sono contraddistinte dai loro nomi che sono Mangiapane, Rumena, del Crocifisso, Buffa, Cufuni, Miceli, Abisso del Purgatorio, Maria Santissima e della Clava.

Quella più estesa è la Grotta Mangiapane larga 13 metri, alta circa 70 e profonda 50 ed è conosciuta anche come Grotta degli Uffizi. Questa cavità è stata scelta sin dal 1983 come ideale location per ospitare, durante il periodo dell’Avvento, il Presepe Vivente di Custonaci.

Baia di Cornino

Le spiagge che fanno parte del territorio di Custonaci sono molto apprezzate in quanto scenograficamente suggestive. Si trovano tutte nella Baia di Cornino, un litorale dominato dal massiccio Monte Cofano. La baia fa parte di un tratto di costa del trapanese e le sue spiagge risultano essere attrezzate di ogni comfort destinato agli amanti del mare che, in questo punto risulta essere limpido anche grazie al contrasto con la sabbia bianca e soffice presente in tutto il litorale.

Riserva Naturale Monte Cofano

Si tratta di un’area protetta che interessa sia il comune di Custonaci che quello della vicina San Vito Lo Capo, entrambe nel trapanese. L’area naturale ha come principale soggetto, il massiccio Monte Cofano di origine calcarea che è anche un promontorio a forma triangolare e a picco sul mare.

Da non perdere il Santuario di Maria Santissima di Custonaci, il Parco Cerriolo, il Parco della Misericordia, Borgo Cusenza e la Tonnara del Cofano.

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