Isnello, una tradizione senza confini nella natura incontaminata delle Madonie

La cittadina di Isnello nelle Madonie offre numerose opportunità a chiunque abbia intenzione di visitarla.

Il comune è situato nel cuore della città metropolitana di Palermo e conta circa 1300 abitanti, ma agli inizi del Novecento aveva superato i 4000. Ecco cosa c’è da scoprire all’interno di un territorio nel quale la tradizione è ben radicata.

Una cittadina dal fascino intatto

Chi vuole scoprire una cittadina capace di stupire chiunque voglia visitarla può recarsi presso Isnello Madonie. Si tratta di un comune palermitano dal fascino senza confini, immerso in un’ambientazione che lascia a bocca aperta. Non appena ci si reca da queste parti, è possibile rendersi conto di una magia che toglie il fiato. Immersa nel verde, la piccola località siciliana è stata in grado di mantenere intatta la sua antica bellezza, unita a tradizioni che non vengono minimamente scalfite dai segni della modernità.

Uno scenario naturalistico che sorprende

Isnello offre uno scenario green davvero sorprendente, essendo incorniciata nel verde. Quest’ultimo la protegge dalla vita mondana che caratterizza le grandi città urbane e le consente di mantenere il proprio fascino al massimo, con la chance di trovare la pace dei sensi e acquisire una piena serenità per qualche giorno. Nei pressi del centro storico, ecco un piccolo corso d’acqua che porta il suo stesso nome e ne costituisce la pura essenza.

La storia della cittadina di Isnello

La denominazione della piccola località di Isnello nelle Madonie è collegata a diverse versioni tutte abbastanza plausibili. Sono due le opzioni maggiormente considerata, ossia l’origine siriaca e quella punica. La prima prevede una derivazione dal termine hassin, cioè fiume freddo, mentre la seconda da hassinor, che significa torrente o piccolo corso d’acqua. La bellezza infinita del paesaggio naturalistico locale è dovuta alle acque del torrente, che hanno generato vere e proprie incisioni.

Dando un’occhiata all’aspetto puramente storico, Isnello sarebbe stata abitata già a partire dall’VIII secolo, durante l’età dell’Impero Bizantino. Durante il periodo normanno-svevo tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, il villaggio fu tramutato in Regio Demanio e gli abitanti si diressero verso la zona del Castello, considerata più vivibile. Il futuro comune fu poi assorbito dalla vicina Val Demone, per poi essere posseduto da varie famiglie in occasione dell’età angioina e aragonese, tra le quali gli Abbate, i Filangieri e i Ventimiglia.

I punti di interesse della cittadina di Isnello

Isnello mette a disposizione del proprio pubblico vari punti di interesse tra i quali c’è solo l’imbarazzo della scelta. Un chiaro esempio coincide con la chiesa madre di San Nicolò, con una statua dedicata al protettore della cittadina. Varie opere inerenti al mondo della scultura impreziosiscono anche la Chiesa di San Michele Arcangelo e la Chiesa di Santa Maria Maggiore, senza dimenticare i resti del Castello locale. Il Museo Trame di Filo è invece una meta imperdibile per chiunque ami il ricamo e il cucito.

Gli appassionati di scienza possono sentirsi a loro agio grazie al Centro Internazionale delle Scienze Astronomiche, un ampio parco astronomico che ospita numerose iniziative in merito. Per elogiare la tradizione, ecco le cosiddette Frottole che precedono cortei e processioni per le vie del paese. Importante è anche l’accensione della Luminaria in Piazza Mazzini, che si tiene durante la serata della Vigilia di Natale in attesa dell’avvento di Gesù Cristo.

Isnello Madonie, tutte le carte in regola per un’esperienza memorabile

Nel complesso, la cittadina di Isnello ha tutto ciò che serve per lasciare a bocca aperta chiunque voglia visitarla. Cultura, natura e tradizione sono i tre elementi caratteristici di una località assolutamente non banale, con numerose ragioni per visitarla. Non resta altro da fare che fissare una data adatta ai propri impegni e immergersi in un luogo molto diverso rispetto al classico centro urbano di ultima generazione.

© Immagine di Davide Mauro, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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