Il Barocco di Naro

Principale tra le attrattive della città di Naro, il suo barocco, originale ed elegante, è testimoniato da pregevoli architetture che renderanno particolarmente affascinante il vostro tour. Un itinerario artistico e culturale imperdibile fra inestimabili tesori settecenteschi.

La storia più antica di Naro si perde nel mito: secondo alcuni, si identificherebbe con la leggendaria città di Camico, la città eretta da re Cocalo, monarca dei Sicani, per accogliere Dedalo giunto dalla Grecia. In epoca romana la città si chiamò Carconiana, iniziando a coltivare una vocazione agricola che ancora oggi caratterizza la comunità di Naro.

Inoltre, non mancano i resti di insediamenti paleocristiani, in particolar modo di catacombe, e di ville romane. Nel medioevo, dopo l’epoca bizantina, è durante il periodo arabo e normanno che Naro vive un’epoca di sviluppo e fortificazione, con testimonianze ancora ben presenti e che possibile ammirare: è l’epoca della “fulgentissima”, dall’appellativo rivolto a Naro dall’Imperatore Federico II.

Storia del barocco a Naro

A partire dal XVI secolo Naro ottiene importanti privilegi, anche per merito della propria posizione, tra cui il Titolo di Città la possibilità di amministrare la giustizia ed eleggere i propri rappresentanti.

Nel XVII e XVIII Naro vive una nuova epoca di splendore: i vari ordini monastici iniziano a costruire o rinnovare chiese e monasteri, e altrettanto succede in molteplici edifici civili: nasce il barocco di Naro, che caratterizza ed impreziosisce ancora oggi il tessuto urbano della città.

Dove ammirare il barocco a Naro

Figlio della controriforma cattolica, il barocco a Naro ha una precisa personalità: allo sfarzo di altre località contrappone una inconfondibile eleganza. Già la scalinata che attraversa la parte storica della città è importante testimonianza, come ovviamente le molte architetture religiose: la chiesa del SS. Salvatore, di fondazione medievale, a cui era annessa un tempo il Monastero delle Benedettine; la chiesa di San Niccolò di Bari, la cui facciata è ornata da motivi manieristici, espressione del primo barocco siciliano; la chiesa Madre e l’ex collegio dei Gesuiti, entrambi costruiti fra il 1610 ed il 1619; la chiesa di Sant’Agostino, che integra nel barocco elementi architettonici gotici; la chiesa ed ex convento di San Francesco, edificata nel 1635 su una precedente struttura duecentesca; il Santuario di San Calogero, eretto nel 1599 sulla cripta ove soleva dimorare San Calogero, l’eremita Protettore di Naro, a cui sono dedicati importanti festeggiamenti che hanno nel Santuario il proprio fulcro ed attirano moltissimi visitatori e turisti da ogni parte della Sicilia e del mondo.

Come raggiungere il barocco di Naro

Per ammirare il meraviglioso barocco di Naro si può raggiungere la città per via stradale: con automezzo proprio o a noleggio, o facendo ricorso alle frequenti autolinee, gli assi viari utili sono le strade statali 115, 410 e 576, che non fanno sentire la necessità di una stazione ferroviaria attiva. Così anche per chi raggiunge la Sicilia in aereo: gli scali più vicini sono l’Aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, distante 170 km, e l’Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani, distante 180 km.

Condividi

Lascia un commento

 

 / 

Accedi

Invia un messaggio

I miei preferiti