I piatti tipici di Marianopoli

Crocevia di genti e culture, la Sicilia è antico e consolidato melting pot culinario. Non fa eccezione Marianopoli, che per la sua posizione trova spunti e lasciti da molte tradizioni locali siciliane. Il tutto si traduce in squisiti piatti, alcuni dei quali vogliamo qui proporvi.

Bucatini con broccoli

Al cavolfiore lessato e ridotto in purea, si aggiungono pinoli appena dorati. Pomodoro, olio, cipolla e acciughe divengono una gustosa salsa. Aggiunto il cavolfiore e condito, il composto va a condire la pasta cotta al dente, per essere gustata ben calda.

Busiati al ragù di porco

Un ottimo ragù di maiale, cotto tassativamente a cottura lenta con soli ingredienti della zona, va a condire i “busiati”: pasta fresca ottenuta con ferri da calza, spesso antichi. Per una miglior cottura la pasta deve essere forata. Unito il tutto, ecco una delizia memorabile.

Zucca in agrodolce

Fette di zucca, fritte al naturale. Tolto l’eccesso d’olio, si salano dopo la cottura. Fettine di aglio soffritte accolgono aceto bianco e zucchero: evaporato il liquido, ecco tornare le fette di zucca in padella ad insaporirsi con l’aglio. Infine, un trito di menta sopra, ed attendere che si freddi prima di gustarla!

Caponata di melanzane

Un classico siciliano, che anche a Marianopoli troverete in tutto il suo sapore e i suoi profumi.

È un fritto di vari ortaggi, conditi con salsa agrodolce di pomodoro, sedano, cipolle, olive e capperi.

Originariamente un piatto di pesce (il “capone” siciliano, cioè la lampuga), con la sostituzione del pesce con le melanzane è diventato gustoso piatto povero di terra.

Cosciotto di agnello ripieno

La pastorizia dà ottimi frutti a Marianopoli: oltre a ricotta e tuma, protagoniste della sagra di inizio gennaio, anche le carni sono deliziose e ottimamente preparate.

Due cosciotti di agnello vengono cuciti insieme, ed insaporiti con pancetta, funghi e finocchietto. Saltati in padella con burro, erbe aromatiche, aglio, noce moscata, oltre a sale e pepe, vengono poi arricchiti con “muddica”, ossia pangrattato. Infine, in forno con le patate e il vino bianco, per raggiungere la cottura adeguata, in un tripudio di sentori olfattivi e gustativi.

“Sasizza frijuta”

Salsiccia fritta, delizia da non perdere. Una intera “ruota” di salsiccia suina, ricoperta di forte vino rosso locale, finché non evapora tutto. A quel punto, la fuoriuscita del grasso “friggerà” la salsiccia, che vi arriverà croccante fuori e tenera dentro, con un’esplosione di profumi e sapore. Irrinunciabile.

Cassata siciliana

Infine, il dolce. E se proverbiale è la ricotta di Marianopoli, altrettanto è la cassata che ne viene prodotta. Dolce pasquale che archivia i sacrifici della quaresima, è caratterizzato dai decori barocchi ma con origini antichissime: è agli arabi, che introdussero in Sicilia lo zucchero, che dobbiamo questa delizia. Il nome viene infatti da “quas’at”, vale a dire una scodella grande e tonda. Ogni pasticcere ha i suoi segreti, e ogni variante locale la sua identità: per gustare un’ottima cassata, non vi resta che arrivare a Marianopoli.

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