Gela, la storia di un’antica città siciliana

Gela, il cui nome era fino al 1927 Terranova di Sicilia, è un'importante città siciliana che fa parte della provincia di Caltanissetta. Scopriamone le origini e la storia.

Gela è una città di oltre 70.000 abitanti che si trova nella parte più meridionale della Sicilia in un territorio che si sviluppa essenzialmente a 50 metri sul livello del mare.

Le origini di Gela sono alquanto antiche come del resto conferma il fatto che nel corso dei secoli ha preso nomi differenti. Secondo le ricostruzioni storiche, questo centro abitato è stato fondato nel VII secolo a.C. ed era chiamato Lindos. Successivamente per diversi decenni la città venne chiamata Gela probabilmente fino al momento in cui nel 405 a.C. venne completamente distrutta per poi essere ricostruita nel 339 a.C. da Timoleonte.

Purtroppo il destino di questa comunità sembrava essere segnato perché dovette fare i conti dopo neppure 50 anni con una nuova distruzione che sembrava definitiva. Fortunatamente anche in ragione della vicinanza ad un importante fiume omonimo che probabilmente ha dato il nome alla città, si è riformato un nuovo nucleo abitativo che nel corso dei secoli ha cambiato più volte nome. Intorno al 1550 fu chiamata Terranova e successivamente nel 1862 Terranova di Sicilia. Nel 1927 per ricordare anche i fasti dell’antica città greca è stata nuovamente chiamata Gela.

La storia di Gela

La storia di Gela ha inizio intorno al quinto millennio a.C., ma per avere la parvenza quantomeno di piccolo centro abitativo, bisognerà aspettare l’anno 668 a.C. grazie all’arrivo dei greci provenienti dalla città di Lindo.

Ci sono evidenze storiche di quanto accaduto grazie alla ricostruzione effettuata dallo storico ateniese Tucidide che ha avuto modo di raccontare come i coloni greci che provenivano da Rodi e da Creta decisero di occupare questo spazio e di sceglierlo per costruire la loro città che venne chiamata Lindioi.

Un altro anno importante nella storia di Gela è il 500 avanti Cristo. Questo fu un periodo piuttosto difficile per la città perché ebbe inizio la tirannide con il dominio di Cleandro. Ci furono diverse dispute tant’è che quest’ultimo venne assassinato favorendo l’ascesa al potere di suo fratello Ippocrate. Questo evento sanguinario fu tuttavia importante per Gela perché ebbe inizio un periodo di grande splendore sotto la guida di Ippocrate sia dal punto di vista economico che politico.

Purtroppo la città venne messa nel mirino dei cartaginesi i quali la attaccarono e la distrussero completamente nel 405. Successivamente fu il condottiero Corinzio Timoleonte che decise di occuparsi della ricostruzione insediando coloni dell’isola di Kos.

Purtroppo la rinascita non ebbe grande fortuna anche in ragione della nuova tirannia che portò praticamente alla distruzione di Gela di cui non si ebbe più traccia fino al 1233 quando Federico II di Svevia decise di ricostruire la città e di dargli il nome di Eraclea Terranova. Successivamente, come detto nel precedente paragrafo, assunse il nome di Terranova di Sicilia e quindi di Gela dal 1927.

Da sottolineare che anche durante la Seconda Guerra Mondiale Gela ha avuto un ruolo fondamentale perché nel luglio del 1943 vi sbarcò la settima armata americana. Inoltre in questa zona tra il 10 e il 11 luglio dello stesso anno ci fu un’epica battaglia conosciuta proprio come Battaglia di Gela in cui gli americani combatterono contro una divisione tedesca e una italiana.

Cosa vedere a Gela

Sul territorio di Gela ci sono diverse strutture architettoniche di interesse dal punto di vista culturale e storico come la chiesa madre dedicata a Santa Maria Assunta che è tra i più fulgidi esempi di stile neoclassico sul territorio. Assolutamente da visitare sono anche la chiesa di Sant’Agostino la cui realizzazione venne avviata nel 1439 e la chiesa dei frati minori cappuccini. Per quanto concerne l’architettura civile le più importanti costruzioni risalgono tutte al Novecento come Palazzo di Città realizzato in stile razionalista oppure il museo archeologico che è stato progettato da Luigi Pasquarelli. In aggiunta ci sono diversi siti archeologici che possono essere visitati come l’Acropoli di Gela che fa riferimento alla parte antica di questo territorio. Sorprendente è anche l’area archeologica del Bosco Littorio, un’area sabbiosa accompagnata da una vegetazione estremamente fitta dove sono stati rinvenuti i resti di un antico quartiere del 480 d. C. Gli amanti del mare invece, potranno godere di qualche ora di relax e di sole presso la spiaggia di Manfria.

Come arrivare a Gela

Per arrivare a Gela partendo da Agrigento è necessario percorrere circa 75 km per complessivi 70 minuti di marcia attraversando la strada statale 115. Per chi invece arriva da Caltanissetta i chilometri sono 70 per un totale di 60 minuti circa di viaggio attraverso la strada statale 626.

© Immagine di Giovanbattista Brancato from Abbiategrasso – Milan, Italy, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

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