Cosa vedere a Favignana, la “farfalla sul mare”

Il pittore Salvatore Fiume ha definito l'isola di Favignana "farfalla sul mare", per via della sua curiosa forma, fa parte dell'arcipelago delle Egadi, che si stende tra il basso Mar Tirreno e il Canale di Sicilia, a soli 7 km dalle coste trapanesi.

Favignana ha molto da offrire ai visitatori e la prima cosa che salta all’occhio sono i suoi paesaggi, incontaminati, autentici e selvaggi, mai intaccati dal turismo che inevitabilmente tocca questa isola splendida.

Favignana: cosa vedere

A Favignana c’è solo un piccolo borgo marinaro che si chiama Favignana come l’isola: altrove ci sono solo qualche casupola sparpagliata nel territorio. Il paese sorge nella parte settentrionale dell’isola e la sua parte più antica risale al ‘600, in particolare il Rione di Sant’Anna. I vicoli sono in pietra balata, prelevata direttamente dal Monte Erice e l’atmosfera che si respira è rilassata e piacevole. Sulla Piazza Madrice si affaccia la Chiesa Santissima Annunziata mentre in Piazza Europa sorge di fatto l’unico monumento di tutta Favignana, ovvero la statua dedicata a Ignazio Florio.

Dopo una passeggiata sul lungomare, che porta fino al porticciolo sul quale si affacciano le basse e colorate case dei pescatori, si consiglia di raggiungere il Palazzo Florio: si tratta della residenza di una delle più potenti famiglie dell’Italia dell’800. Si pensi che possedevano quasi 100 navi e producevano vino: si recavano sull’isola di Favignana non solo per godersi l’estate in un vero paradiso terrestre, ma anche per controllare i lavori della Tonnara. All’esterno Palazzo Florio mostra uno stile neogotico, mentre all’interno è un tripudio di liberty e ospita anche un Museo che custodisce reperti naturali ma anche archeologici.
Il vecchio Stabilimento Florio è a proposito uno dei simboli di tutta l’isola, emblema della lunghissima tradizione dell’isola nella lavorazione del tonno. La tonnara fu acquistata dai Florio nel 1841 e fu per loro volere ristrutturata e ampliata dall’Almeyda. Fu lo stesso Ignazio Florio a introdurre la conservazione del tonno sott’olio, dopo la bollitura e la conservazione nelle classiche scatolette di latta con linguetta.

Oltre a visitare gli ambienti di lavorazione, con caldaie dove il pesce veniva bollito, tavoli dove veniva inscatolato, resti di barche e attrezzi, l’ex Stabilimento Florio ospita anche un Museo Archeologico: questo spazio conserva molti reperti provenienti da tutta l’isola e dalle altre isole Egadi, tra cui spicca la cosiddetta Fiasca del Pellegrino, ossia una bottiglia di vino del ‘400.

Le spiagge più belle di Favignana

Il punto più alto di tutta l’isola di Favignana è il Colle Santa Caterina, in cima al quale sorge l’omonimo Castello di Santa Caterina, una costruzione ormai diroccata sita su una rupe di roccia calcarea sferzata da secoli dalla salsedine e da quel vento caldo di ponente. Il Castello risale al XV secolo, nato quindi in piena dominazione aragonese: in realtà la fortezza si è sviluppata in origine da una torre di difesa saracena del IX secolo, modificata poi dai normanni. Con i Borbone il Castello di Santa Caterina è diventato anche prigione. Per raggiungerlo bisogna percorrere un bel sentiero sterrato per una cinquantina di minuti, fino ad arrivare al castello, da cui la vista spazia su tutta Favignana e su Levanzo, l’altra isola delle Egadi.

Un altro dei luoghi più panoramici di Favignana è Punta Sottile, l’estremità occidentale dell’isola dove sorge il faro: non c’è luogo migliore per godersi il tramonto, con il sole che si tuffa nel mare colorato di arancio.
Una vacanza a Favignana non può non comprendere un tour in barca tra grotte e spiagge come Cala Azzurra, arenile sabbioso dall’aspetto esotico dove il mare è meravigliosamente calmo, perfetto dunque per la balneazione anche dei più piccoli.

C’è poi Cala Rossa, tra le più belle spiagge di Favignana: è fatta di scogli ma i fondali sono sabbiosi, rivelando acque straordinariamente cristalline perfette per fare immersioni o snorkeling. Il nome Cala Rossa rimanda alla presenza di rocce rossastre sulla sinistra: la leggenda narra che il mare si tinse di rosso nel 241 a.C., in occasione di una battaglia navale tra Roma e Cartagine.

Molto famosa è la spiaggia del Bue Marino, formata sostanzialmente da scogliere punteggiate da grotte scavate dall’uomo durante l’antica estrazione del tufo (molte delle quali trasformate in vere e proprie serre lussureggianti).

Visitate Favignana e godetevi l’atmosfera di questa isola, i suoi ritmi lenti e compassati, l’omonimo borgo marinaro e le sue spettacolari spiagge.

© Immagine di Tommie Hansen, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons

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